Avversario di turno

Cesena: dove la riconoscenza è di casa

Confermato Castori, i romagnoli sono a un passo dalla salvezza

Esiste
ancora la riconoscenza nel calcio? Un interrogativo ormai frequente nel mondo
del pallone che rappresenta – forse – il principale motivo
d’interesse di questo Catanzaro-Cesena pasquale, anche
soltanto come spunto di riflessione per cercare di comprendere alcuni degli
errori stagionali che hanno fatto scivolare i giallo-rossi
in fondo alla classifica. All’interrogativo, probabilmente, le due
società neo-promosse risponderebbero in maniera diametralmente opposta,
almeno a giudicare dal comportamento nei riguardi degli allenatori della
promozione. Da una parte Braglia,
esonerato dopo cinque partite ma già da agosto sfiduciato
. Dall’altra Castori, confermatissimo
al timone del Cesena nonostante la pluriennale squalifica dopo la rissa nella
finale play-off col Lumezzane, nonostante fosse un
esordiente in serie B come Braglia, nonostante un
inizio di stagione non certo brillante, anzi simile a quello del Catanzaro.
Dall’alto della sua gabbia nella tribuna del “Manuzzi“,
Castori guiderà con ogni probabilità il Cesena
alla salvezza. Alla faccia di Braglia e dei tifosi del Catanzaro.

IL CAMPIONATO – La vittoria di misura sul Torino
nell’ultima gara prima della sosta ha interrotto una serie negativa (un
punto nelle precedenti quattro partite) che stava riportando il
Cesena
in piena zona retrocessione. Il gol di Ciaramitaro,
invece, ha ridato fiducia alla truppa di Castori, appollaiata
a metà classifica
a metà strada (sei punti) tra play-out e
play-off. Una stagione partita in sordina, senza eccessive pretese, ma pian piano lievitata verso una salvezza tranquilla. La rosa non
ha subito modifiche sostanziali rispetto allo scorso anno. Confermato il blocco
della promozione, si è badato all’acquisto di giovani dalla serie
C o ai prestiti dalle squadre del massimo campionato. Neanche il mercato di
gennaio ha portato scossoni. Sono andati a farsi le ossa in C un piccolo
plotone di giovani bianco-neri che trovavano poco spazio; è partito
senza lasciare rimpianti anche il ventenne centravanti del
Brescia
Alberti (solo cinque presenze in
bianco-nero); sono arrivati a rimpolpare la rosa l’ala genoana Della
Morte (approdato alla tredicesima squadra della sua carriera
“zingaresca”) e il 21enne attaccante della Lucchese
Masini. Per il resto tutto
confermato, compresa la strana coppia in panchina Castori-Gadda
.
Dopo un inizio altalenante, con una squadra micidiale in trasferta (catenaccio
e contropiede), adesso il Cesena si è assestato
su ritmi da salvezza, grazie ai punti racimolati tra le mura del “Manuzzi”, espugnato negli ultimi cinque mesi solo dal
Perugia.

SUL CAMPO – Il modulo preferito da Castori è il
4-4-2, a volte sporcato per un 4-4-1-1 più
prudente. In porta gioca l’ex barese Indiveri.
Davanti a lui una linea difensiva composta da Ambrogioni e Rea sulle fasce, Rinaudo
e Bocchini al centro. Le principali alternative sono gli esterni Ficagna e Ingrosso. A centrocampo l’arrivo di Della
Morte ha aperto il ballottaggio sulla fascia destra con Biserni,
mentre l’altra corsia è occupata ormai stabilmente da Piccoli, con
Groppi prima alternativa. Al centro formano una cerniera insuperabile e ben
assortita Pestrin e Confalone:
il primo autore di un unico splendido gol proprio contro il
Catanzaro
; il secondo formidabile incursore e autore di ben nove reti
(nelle ultime venti partite). In attacco il bomber Cavalli (undici gol per lui)
è affiancato da Bernacci
o sostenuto da Ciaramitaro nella versione più
difensiva del modulo di Castori. In vista del Catanzaro,
il tecnico romagnolo dovrà fare a meno di Rea, infortunato, e di Confalone, fermato dal Giudice Sportivo. Rientrano dopo la squalifica Indiveri e Piccoli.
Dovrebbero accomodarsi in panchina Viviano e Groppi, anche se il secondo potrebbe giocare come terzino sinistro (in alternativa Ficagna). Al posto di Confalone
giocherà Ciaramitaro, match winner contro il Torino, mentre Bernacci
dovrebbe affiancare Cavalli in attacco. Anche se
Castori potrebbe optare per l’inserimento di Salvetti in appoggio a Cavalli (l’escluso sarebbe Bernacci).

Probabile
formazione (4-4-1-1): Indiveri; Ambrogioni,
Rinaudo, Bocchini, Groppi (Ficagna);
Della Morte, Ciaramitaro, Pestrin,
Piccoli; Salvetti (Bernacci);
Cavalli.

I PRECEDENTI – Dieci le sfide nel passato tra Catanzaro e
Cesena, sette tra i cadetti e tre in serie A. I
romagnoli non hanno mai vinto e hanno raccolto solo tre pareggi, uno dei quali
nel primo precedente risalente alla stagione ’68-69. L’anno dopo si
giocò sul neutro di Lecce per la squalifica del “Ceravolo”: decise un gol di Musiello.
In serie A due vittorie rotonde per i giallo-rossi
(4-2 nel ’76-77 e 3-0 nel ’81-82) e un pareggio (1-1
nell’anno dell’ultima retrocessione giallo-rossa). Poi due successi
del Catanzaro targati Bivi (’83-84) e Brondi-Gregori nell’ultimo precedente di quasi venti
anni fa. Edy Bivi è anche il capocannoniere
della sfida con due gol. Il computo delle reti è favorevole ai giallo-rossi: 17-5. Nel Cesena
milita attualmente Simone Groppi, figlio di Giuliano che giocò per tre
stagioni a Catanzaro, due delle quali in serie A.

L’ANDATA – Si gioca di martedì, ma il mal di trasferta
del Catanzaro prosegue, destinato a diventare
proverbiale. Una sconfitta strana al termine di una partita
mediocre, risolta da un paio di scellerate amnesie giallo-rosse
. Il Cesena in avvio sembra ben poca cosa. La sfuriata
iniziale non c’è. Anzi, dopo un quarto d’ora, è il Catanzaro a passare con un gol al volo di Corona,
l’ultimo prima del suo “regale” digiuno, su corner di Arcadio. Sembra
che i giallo-rossi possano controllare la partita
tranquillamente. Invece, dopo cinque minuti, Pestrin
scippa Briano sulla trequarti e lascia partire un
missile che sorprende Manitta. Un’occasione per parte
non schioda l’1-1 fino all’intervallo. Ma nella ripresa, dopo 10 minuti, un’altra uscita avventata
di Manitta su un lungo lancio di Pestrin
regala a Bernacci il gol della vittoria. Il Catanzaro, choccato dai due
erroracci, non si riprende più e sfiora il pari solo a tempo scaduto con
un colpo di testa di Morello che sibila a lato del palo. È la prima
partita del Catanzaro senza Carbone. Sono i primi
segnali allarmanti di una stagione da dimenticare.

I TIFOSI – La tifoseria romagnola è passionale e
sanguigna, nonostante l’ispirazione teutonica degli ultras
cesenati. Gli abbonati sono 2.700 circa, quasi 5.000
i paganti in media. Un chiaro segnale di un certo scetticismo iniziale, ma di
un entusiasmo man mano crescente che ha portato il Cesena
al sesto posto della classifica delle presenze. Reciproco rispetto tra le
tifoserie in occasione della gara d’andata.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net  

Autore

Redazione

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