Intervistiamo

Centrale biomasse a Sorbo: le perplessità del centrosinistra

Nota dei capi gruppo di minoranza al Comune di Catanzaro

In merito alla autorizzazione di una centrale a Biomassa solide nel Comune di Sorbo San Basile, i capigruppo delle minoranze al Comune di Catanzaro esprimono alcune perplessità inerenti gli effetti che l’esercizio della stessa potrebbe arrecare direttamente ed indirettamente alla città di Catanzaro. “La So.Ri.Cal, con una comunicazione lo scorso anno chiedeva ai responsabili dei dipartimenti ambiente della regione Calabria di valutare, meglio e preventivamente, le possibili ripercussioni che la centrale durante il suo possibile esercizio potrebbe arrecare al Lago del  Passante (principale serbatoio idrico della cita di Catanzaro), in riferimento agli inquinanti che andrebbero inevitabilmente a riversarsi sull’area – scrivono al sindaco Sergio Abramo, al presidente del consiglio comunale e al presidente della Commissione Igiene -. Con nota inoltrata successivamente dall’ARPACAL, l’agenzia regionale, rispondeva al quesito dichiarando che sono stati richiesti ed integrati dalla società proponente, ulteriori apparecchiature di filtraggio e di protezione, ma spetterà ai sistemi di monitoraggio, eventualmente preposti di valutare l’efficienza degli impianti di abbattimento di inquinanti. I limiti emissivi, sappiamo che vengono garantiti dall’osservanza delle prescrizioni ARPACAL e dalle perizie asseverate fatte dal progettista della centrale, ma non esistono studi capaci di dimostrare gli effetti di accumulo di inquinanti nel tempo sia nel suolo che nell’aria. Vorremmo capire quali siano i sistemi di abbattimento del cloro, prodotto che dalla combustione del legno (ivi presente) genera DIOSSINA e come essa verrebbe in tal caso fermata e non immessa in atmosfera o nel vicino serbatoio idrico. La città di Catanzaro, capoluogo di regione, deve porre particolare attenzione alle questioni riguardanti un territorio ad esso vicino. L’eventuale inquinamento delle falde acquifere e dell’aria, ritenuta tra le più pulite d’Europa (Citazione del Prof. Montanari – Istituto Nanodiagnostic, Modena), vanno monitorati preventivamente e non a posteriori Chiediamo – concludono i capigruppo delle minoranze al Comune – che la commissione igiene possa avviare un’indagine, da condurre nell’arco di 30 giorni, con la collaborazione di tecnici interni o esterni da scegliere possibilmente in forma paritaria e senza oneri per le casse comunali, per valutare con attenzione gli effetti nocivi potenziali sulle riserve idriche della città”.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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