Il Direttore generale della Giustizia Civile presso il Dipartimento degli Affari di Giustizia del Ministero con proprio atto del 4 ottobre 2010 ha disposto l’iscrizione della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Catanzaro nel registro degli organismi deputati a gestire tentativi di conciliazione a norma dell’art. 38 del decreto legislativo 17 gennaio 2003 n.5, recante norme sulla definizione dei procedimenti in materia di diritto societario e di intermediazione finanziaria, nonché in materia bancaria e creditizia.
Il provvedimento aggiunge un ulteriore e importante elemento al raggiungimento degli obiettivi di completezza dei Servizi di Conciliazione in aggiunta a quanto già previsto dalla legge n. 580 del 1993 di riforma del sistema camerale che all’art 2 dava alle CCIAA la possibilità di istituire servizi di conciliazione e arbitrato per la risoluzione alternativa delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori, così come ribadito dal d.lgs. n. 23 del 15 febbraio 2010.
Mentre tutto il sistema camerale italiano si avvia a celebrare nelle prossime settimane la VII Settimana della conciliazione, soddisfazione viene espressa da parte del presidente Paolo Abramo per l’ulteriore riconoscimento della validità del contributo di competenza e della solidità dell’impianto organizzativo messo in atto dalla Camera di Commercio di Catanzaro. «La nostra – ha commentato Paolo Abramo – è stata una delle prime istituzioni camerali ad affrontare e recepire le grandi opportunità offerte dai sistemi alternativi di risoluzione delle controversie rispetto alla giurisdizione ordinaria. E’ un decennio che ci occupiamo delle tematiche della conciliazione, approfondendone gli aspetti normativi e applicativi. Oggi, considerato il successo delle pratiche di mediazione e l’allargamento delle competenze, e il rinnovato interesse che viene rivolto anche in ordine alla obbligatorietà di esperire tentativi preliminari di mediazione, posso ben affermare che, come Camera, abbiamo dimostrato grande intuito nelle possibilità offerte dalla legge istitutiva della conciliazione. La quale è non solo un metodo di lavoro alternativo alle pratiche tradizionali, ma implica un approccio culturale nuovo verso un sistema moderno di amministrazione della giustizia. Con la grande attenzione che dedichiamo a questo settore, che si aggiunge alla altre numerose funzioni delle Camere di Commercio, intendiamo dare un significativo aiuto al sistema ingolfato della giustizia tradizionale, in una materia interessata da continue modifiche intervenute sulla scorta dei mutamenti che si registrano nel mondo delle imprese e del vivere civile».
La funzione della Camere di Commercio come istituzione di riferimento per la soluzione delle controversie fra imprese e fra imprese e consumatori è stata più volte riconosciuta dal legislatore, anche in virtù del perfezionamento nell’offerta del servizio di conciliazione basato sui criteri generali della imparzialità e dell’indipendenza del conciliatore, insieme alla adozione di un regolamento unitario e di un tariffario trasparente, riconoscibile e conveniente.