Intervistiamo

Caterina Laria: il pm chiede 6 anni

Scritto da Redazione
Attualmente candidata al consiglio comunale di Catanzaro con la lista “Scopelliti Presidente”,

Sei anni di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici. E’ questa la richiesta di condanna avanzata dal pubblico ministero Gerardo Dominijanni nei confronti di Caterina Laria, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, accusata di concussione tentata e consumata. Il pm, questo pomeriggio, ha concluso la propria requisitoria davanti ai giudici del tribunale collegiale, dove ha in seguito preso la parola l’avvocato Giancarlo Pittelli, difensore della Laria.

Quest’ultima era stata rinviata a giudizio il 9 febbraio 2011 dopo essere finita sotto inchiesta per presunte pressioni che, secondo l’accusa, avrebbe fatto per l’approvazione del progetto di una fondazione del capoluogo di regione in cambio dell’impiego di persone appositamente segnalate. Si tratta dell’unica contestazione rimasta in piedi, considerato il tempo trascorso da quando una denuncia a suo caricofece partire le indagini. Era il 2004 quando un esposto fece aprire il caso, nell’ambito del quale parte offesa e’ la fondazione “Città solidale onlus” – non e’ comunque costituita parte civile – presieduta da padre Piero Puglisi, in base alla tesi accusatoria secondo la quale quest’ultimo avrebbe ricevuto dalla Laria la precisa indicazione che lei si sarebbe impegnata per l’approvazione di un progetto presentato dall’ente guidato da padre Puglisi, se lui in cambio avesse accettato di impiegare nell’esecuzione alcune persone segnalate dall’allora assessore. Una circostanza, quest’ultima, che l’imputata ha specificamente contestato in aula, spiegando di aver incontrato i protagonisti di tutta la vicenda, ma di non aver mai fatto alcuna pressione ponendo condizioni per l’approvazione del progetto.

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