Usando gli stessi identici toni del consigliere regionale Mario Magno, che ieri ha detto la sua circa l’ubicazione degli uffici dell’ASP di Catanzaro –scrive in una nota il Movimento Catanzaro nel Cuore, – anche noi diciamo la nostra ribadendo, ancora una volta, la netta contrarietà a che i medesimi uffici siano allocati al di fuori della loro sede naturale che è e deve essere il capoluogo.
Allo stesso modo reputiamo irragionevole il fatto che qualche anno fa alcuni di questi uffici furono dirottati a Lamezia Terme.
Da sempre raccogliamo e sosteniamo la preoccupazione espressa tanto dai sindacati quanto dall’intera cittadinanza in merito all’improvvisa e ingiustificata azione con cui da Catanzaro si spostarono altrove detti uffici, ritenendola scellerata ed in contrasto con il buon senso e il corretto funzionamento della pubblica amministrazione.
Ripristinare lo status quo ante significa restituire al capoluogo una parte di quelle funzioni e mansioni che, gradualmente ed ingiustificatamente, le sono state sottratte, impoverendo così il già provato tessuto istituzionale della nostra città, costantemente minato da inutili ed improbabili rivendicazioni localistiche come quelle di Magno.
Non abbiamo mai compreso perché la Direzione Aziendale avesse creato una sede a Lamezia mantenendo a Catanzaro solo quella legale. Non abbiamo mai compreso perché la Direzione Amministrativa, con relative segreterie, avesse creato una seconda sede a Lamezia. Non abbiamo mai compreso perché la Direzione Sanitaria sia stata spostata a Lamezia e avesse due segreterie, una a Catanzaro ed un’altra a Lamezia.
Pertanto riteniamo saggio ricostituire il corretto assetto e la corretta ubicazione degli uffici dell’ASP catanzarese presso la città capoluogo, la quale, fra le altre cose, insiste in una posizione favorevole ed inoltre, come già ribadito, rappresenta l’allocazione consona, coerente e deputata ad ospitare questi ed altri uffici di valenza provinciale e regionale.
Per tali ragioni occorre contrastare in tutti i modi l’eventuale impulso, a dir poco folle e scriteriato che danneggia i cittadini e mortifica un intero territorio, da parte di chi tenta di ostacolare il corretto e razionale ripristino dell’assetto istituzionale inerente all’ASP di Catanzaro.