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Catanzaro-Virtus Francavilla 3-1: l’analisi tecnico-tattica

Mister Calabro
Scritto da Paolo Carnuccio

A differenza della scorsa stagione, gli esterni sono molto più presenti nel gioco della finalizzazione

La prima uscita del Catanzaro di Calabro suscita tanti spunti di riflessione sul piano tattico. La gara contro il Francavilla è bella, intensa e densa di analisi.

Calabro propone un 3-4-2-1: Branduani tra i pali, la linea di tre con Martinelli e Gatti  (al posto dello squalificato Scognamillo) con Fazio nel mezzo; a centrocampo Verna e Cinelli centrali con Rolando a destra e Porcino a sinistra, immediatamente dietro a Carlini e Vandeputte, mentre Vasquez è unico riferimento di punta.

Il Francavilla si contrappone con un 5-3-1-1, con Nobile tra i pali, Carella, Idda, Miceli, Caporale ed Enyan in difesa, Tchetoua, Franco e Prezioso a centrocampo, Maiorino linea a sé, dietro l’unica punta Ekuban.

La squadra giallorossa parte di gran carriera, nei primi dieci minuti si nota una pressione asfissiante sulla palla in ogni zona del campo. Il ritmo è altissimo nella fase di recupero, il Catanzaro corre tantissimo e, da una bella azione, sul lato sinistro nasce il gol di Vasquez di pregevole fattura.

Il Francavilla appare frastornato, accusa il colpo e non riesce ad organizzare una minima dinamica di gioco perché viene attaccato da un Catanzaro fresco e brillante.

Il primo tempo scorre via piacevolmente, in fase di possesso gli uomini di Calabro sfruttano tantissimo l’out mancino dove Porcino e Vandeputte scambiano spesso l’altezza della loro posizione garantendo continuità dinamica.

Il movimento orizzontale di Carlini (motivatissimo già dalla prima partita di campionato)   quasi sempre dal lato sinistro genera superiorità numerica che la squadra pugliese non riesce a capire, ed a difendere con i suoi centrocampisti che si muovono per la marcatura individuale ma poi lasciano libero nello spazio la mezzapunta giallorossa.

Sull’altro lato Rolando è bravissimo a lavorare sull’intera fascia laterale, pur non muovendo la palla dalle sue parti, lo si nota avere una visione periferica integrale che lo porta ad alzare ed abbassare la linea di posizionamento a seconda dello sviluppo delle varie situazioni di gioco.

Il Catanzaro è aggressivo come non mai, riconquista facilmente la palla e la gioca spesso sul lato, mentre nel mezzo Cinelli appare ancora a corto di condizione, e Vasquez si muove sempre con grande intelligenza nel creare spazio per la ricezione.

Branduani fa apprezzare la sua presenza respingendo un siluro di Maiorino (il migliore dei pugliesi).

Nel secondo tempo il ritmo si abbassa, il Catanzaro sembra rifiatare ed il Francavilla pareggia su calcio di rigore.

A questo punto inizia la reazione degli uomini di Calabro che però, a differenza delle solite prestazioni, possiede delle caratteristiche diverse.

Dinanzi al Francavilla che, raggiunto il pari, si rintana nella sua area di rigore, il Catanzaro comincia ad allargare il suo gioco; decide cioè, a fronte dell’inevitabile calo di intensità nella riconquista della palla, di fare gioco sugli esterni.

Vengono in luce i movimenti provati in allenamento, le continue rotazioni tra il centrocampista esterno ed il difensore di fascia (Rolando-Verna), i movimenti orizzontali  e gli inserimenti di Carlini, le inversioni tra Vadeputte e Porcino.

Il Catanzaro ripassa in vantaggio con un gol bellissimo di Vasquez che, dopo aver fatto sponda di petto per un compagno nella propria metà campo, corre per settanta metri per fiutare la finalizzazione e mettere in porta il gol del due a uno.

A questo punto sale l’autostima e la partita viene definitivamente messa in cassaforte dal gol di un buon Vandeputte.

La chiave tattica

Il gioco, il Catanzaro di Calabro, indipendentemente dal valore dei suoi calciatori rispetto a quelli della passata stagione, appare gestire l’andamento del punteggio di gara con più raziocinio. In parità la squadra ha agito con personalità ed aggressore sul portatore. Quando il Francavilla ha pareggiato i giallorossi hanno messo in campo quanto provato in allenamento. Sul 2-1 le Aquile hanno spinto sull’acceleratore con autostima e personalità per sistemare in ghiaccio i tre punti.

 Cosa ha funzionato

Il coinvolgimento degli esterni, sia sul posizionamento che sulle dinamiche di sviluppo. Rolando e Porcino forniscono ampiezza massima, laddove tanto più spazio esiste quanto più è possibile lavorare i movimenti basici (semplicissimi) di rotazione con il centrocampista.

A destra Verna-Rolando, mentre a sinistra è Vandeputte che si inverte e ruota con Porcino avendo la superiorità numerica di Carlini.

A differenza della scorsa stagione, gli esterni sono molto più presenti nel gioco della finalizzazione, e questo è molto importante nel sistema di gioco utilizzato (che può prevedere l’impiego di una sola punta) dove la propensione individuale al gol può essere aiutata dalle dinamiche collettive.

 Cosa non ha funzionato

La condizione di Cinelli, è un giocatore che va fatto giocare per recuperare forma e capacità di assemblamento nel centrocampo del Catanzaro. Con il Francavilla porta a casa la sua sufficienza gestendo di esperienza il lavoro sulle linee di passaggio piuttosto che sul contrasto con l’avversario.

 

 

Autore

Paolo Carnuccio

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