Che sarebbe stata una gara sofferta lo avevamo immaginato. Il campo al limite della praticabilità, reso viscido dalle copiose piogge dei giorni scorsi, ed il curriculum del Vico Equense squadra coriacea che nonostante la classifica aveva prima di oggi incassato solo 3 reti, erano elementi che facevano pensare ad una gara difficile. Invece tutto era iniziato nel migliore dei modi per le Aquile che, complice la maldestra deviazione di Scogliamiglio, passavano in vantaggio al 16′. Nel primo tempo il Catanzaro avrebbe potuto rendere molto più rotondo il risultato anche se intorno al 22′ era Vono a compiere il miracolo salva risultato. Nella ripresa i giallorossi commettono l’errore di lasciare molto spazio al Vico Equense che non si fa pregare e pareggia con Trapani al 60′. La frittata sembra servita. Il Vico Equense con la complicità del campo pesante che fa emergere la fatica e la difficoltà incontrata dai giallorossi nel tessere precise trame di gioco sul campo scivoloso, si ritrae a difesa del risultato utile.
Inizia la girandola delle sostituzioni e si giunge cosi ai minuti finali, durante i quali si consuma il mistero del gol “fantasma” di Mosciaro. E finalmente, al 92′, la marcatura di Longoni che sancisce la vittoria per le Aquile.
Con questa vittoria il Catanzaro “rosicchia” due punti alla capolista Gela che non va oltre lo zero a zero a Siracusa, e nonostante la penalizzazione di 3 punti giunta in settimana, si conferma insieme a Juve Stabia e Cassino quale componente del gruppo delle pretendenti per la vittoria finale.
TM