CATANZARO â Era stata prevista una gara sofferta, ma nessuno pensava che lo fosse sino a questo punto. Le previsioni di Braglia si sono dimostrate reali. âIo non prendo in giro nessuno âesclama il tecnico giallorosso, visibilmente soddisfatto- âSapevo che LâAquila non era una compagine da sottovalutare ed aveva lo spirito, i giocatori e lâallenatore giusti per disputare una grande partita. Tutto è andato secondo pronostici. Direi che temevo anche un calo di stanchezza di qualcuno dei ragazzi. Venivamo da una settimana laboriosa, in cui non ci siamo riposati nemmeno un giorno.â Braglia, molto onestamente, così continua: âNon siamo stati brillanti come in altre occasioni e câè andata anche bene su quella traversa che nella ripresa ci ha salvati. Comunque, non dimentichiamo che abbiamo accumulato almeno 5 occasioni chiare da rete, e che, per il resto, LâAquila non sâè mai vista vicino alla nostra porta.â Dopo il primo rigore fallito da Ferrigno, il tecnico sâera sbracciato sul secondo, per farlo battere a Corona. Alla fine, invece, Biancone sâè assunta la responsabilità ed è stata la vittoria. Sullâepisodio, dice: âNon câè dubbio che sono contento dello spirito cameratesco che câè fra i ragazzi, però, se Biancone avesse fallito, non so cosa alla fine sarebbe accaduto. La squadra ha chiaramente dimostrato di saper lottare e soffrire.â Poi, Giorgio Corona, per lâennesima volta mattatore: âSul mio gol, devo ringraziare Ferrigno che mi ha servito alla perfezione, anche se sono contento per la buona esecuzione che son riuscito ad inventare. Entrambi i rigori fischiati dallâarbitro sono stati netti e scaturiti da chiari falli che ho subito.â Ferrigno, da parte sua, commenta: âEâ stata una vittoria più difficile di quella con il Crotone e con il Giulianova. Ci abbiamo creduto, dimostrando di essere uomini, prima di giocatori. Il rigore più che parato lâho sbagliato. Infatti, ho abboccato alla finta del portiere. Però, alla fine la vittoria è stata meritata, perché abbiamo costruito tante occasione da rete.â Biancone, raggiante per lâesecuzione decisiva dagli 11 metri, così manifesta la sua gioia: âQuesta volta, ho realizzato un rigore decisivo per i 3 punti. Ero troppo convinto di metterlo dentro, ci credevo fortemente ed ho chiesto a Corona di calciarlo. Abbiamo vinto perché siamo una squadra forte tecnicamente ed interiormente.â Il dirigente generale Gianni Improta, ha ancora disegnato in volto i tratti della sofferenza: âEâ questa la dimostrazione che gare facili non ne esistono. Temevamo un nostro calo mentale ma, direi che le maggiori difficoltà sono provenute soprattutto dai nostri avversari, che hanno dimostrato di essere una buona squadra, che non merita assolutamente la posizione che occupa in classifica.â Eâ stata una vittoria che tutto il Catanzaro ha dedicato alla prematura scomparsa del dodicenne tifoso Mirko Gullì, la cui foto era sulle maglie-ricordo, indossate dai giocatori ad inizio gara.
Fabio Blasco