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Catanzaro, un altro punto col Cittadella

Scritto da Francesco Panza

Veneti subito in vantaggio e rimontati da un rigore di Donnarumma. I giallorossi attaccano ma non vanno oltre il secondo pareggio di fila

Ancora un pareggio per il Catanzaro nella sfida inedita contro il Cittadella, al termine di una partita che si è messa subito male, ma che i giallorossi sono riusciti a riprendere e forse, alla fine, avrebbero anche meritato di vincere. I veneti si confermano, come previsto alla vigilia, una squadra tosta, rognosa, di categoria.

Il colpo d’occhio del “Ceravolo”

Si riaccendono i riflettori del “Ceravolo” per la settima di campionato, turno infrasettimanale. Ad accogliere i 22 calciatori all’ingresso in campo ci sono 9.500 spettatori, di cui nove provenienti dal Veneto. Le due squadre si presentano con stati d’animo diversi. Il Catanzaro arriva dal bel pari conquistato a Bari, il Cittadella dalla pesante sconfitta 0-3 in casa contro il Como. I veneti sono al decimo posto a tre punti dai giallorossi.

Le scelte dei tecnici

C’è qualche novità nel 4-3-1-2 schierato da mister Gorini che rivoluziona in parte la squadra. Debutta Angeli in difesa con Salvi e Carriero (ex di Avellino e Casertana), schierato nel mezzo. Spazio anche per Cassano e Maistrello che contro il Como avevano giocato nei minuti finali. Vivarini, sostituito dal vice Milani in panchina, assiste alla sfida dagli sky box e schiera il Catanzaro con una sola modifica rispetto alla formazione che ha impattato a Bari. Infatti, nel suo 4-4-2, c’è la conferma di un ottimo Katseris nel ruolo di terzino destro con Veroli sull’altra sponda. Scognamillo e Brighenti sono i centrali del reparto difensivo, mentre l’unica novità è il rientro di Ghion per l’indisponibile Pompetti. Il reparto offensivo vede Sounas e Vandeputte rispettivamente esterni di destra e sinistra con la confermata coppia Donnarumma-Biasci davanti.

Lo squillo del Cittadella

Il Cittadella vuole sfatare l’handicap che ha visto i granata (ieri in maglia gialla) subire cinque reti nei primi otto minuti in questo avvio di stagione. Per questo motivo parte forte, con una pressione alta sui portatori di palla catanzaresi per bloccare l’iniziativa agli avversari. L’obiettivo è raggiunto dopo appena tre minuti. All’altezza della bandierina destra dell’area giallorossa Ghion è contrastato con efficacia da Cassano, giovane centrocampista di Gorini. Il cross al centro è respinto di testa centralmente da Veroli che trova al limite l’ex Latina Carissoni. Il suo destro potente e angolato s’insacca alla destra di Fulignati, vanamente proteso in tuffo. Con il vantaggio acquisito il Cittadella prende fiducia e, pur non creando pericoli, limita il Catanzaro con tanta densità. I veneti quando subiscono la pressione hanno la soluzione di lanciare lungo per Magrassi e Maistrello che fanno a sportellate con i difensori giallorossi e danno così respiro alla manovra.

Il doppio rigore

Il Cittadella non può reggere tutti i novanta minuti questa pressione. Pian piano il Catanzaro inizia ad alzare il baricentro. Grazie soprattutto alla coppia di destra Katseris-Sounas, con Ghion in cabina di regia, inizia a fare viaggiare il pallone e a far correre gli avversari. Un tiro di Vandeputte fuori bersaglio e una conclusione al volo di Brighenti sono il preludio al calcio di rigore per fallo di Vita su Biasci, fermato fallosamente mentre sta per calciare a rete in piena area. Il tiro dell’ex Donnarumma è debole e centrale. Dopo qualche istante, mentre il gioco è già ripreso, l’arbitro è richiamato dal Var. Il rigore si ripete perché il portiere albanese Kastrati, al momento del tiro, è con entrambi i piedi davanti alla linea di porta. Il replay ha miglior fortuna. Donnarumma angola sulla sinistra del portiere calciando più forte. È il gol del pareggio. Per gli amanti della statistica, Donnarumma è alla quarta gara di fila in cui riesce a trovare gol o assist contro il Cittadella.

Un’altra partita

Il Catanzaro ritrova fiducia, ma il primo tempo termina senza particolare sussulti a parte una sassata di testa di Pavan intercettata da Fulignati e un altro colpo di testa di Maistrello servito sempre su palla inattiva con il  pallone a lato. La ripresa è solo giallorossa. Il Catanzaro attacca sotto la “Capraro”. Il Cittadella si affida spesso ai lanci lunghi sui suoi arieti per fare respirare centrocampisti e difensori che sono molte volte in balia dei calciatori giallorossi. Il Catanzaro accelera la manovra e il pallone scorre da un lato all’altro dal campo con più velocità. La fase di non possesso del Cittadella funziona di meno ma davanti il Catanzaro con Biasci e Donnarumma non trova la stoccata vincente.

Il pareggio non si schioda

Un tiro di Verna da fuori è il primo tentativo della ripresa. Con l’ingresso di Stoppa per Sounas e di Iemmello per Donnarumma, il Catanzaro inizia a creare pericoli. Sono proprio di Iemmello e Stoppa le due conclusioni che impensieriscono Kastrati con due tiri da fuori. Il portiere intercetta non senza difficoltà. Col passare dei minuti il Cittadella arretra sempre di più il baricentro sotto la pressione catanzarese. Iemmello per due volte sfiora il vantaggio. Liberato da una sponda di Veroli e da una disattenzione dei centrali veneti, calcia al volo ma il pallone sbatte sul corpo di Kastrata. Sulla ribattuta il bomber libera un destro dal basso verso l’alto che finisce sopra la traversa. L’ultima vera occasione è quasi allo scadere dei minuti di recupero. Stoppa è bloccato da un difensore al momento della conclusione, e il pallone termina lentamente nelle braccia del portiere. Nel Catanzaro erano entrati anche D’Andrea per Biasci e Oliveri per uno stremato Katseris, autore di un’ottima prestazione.

Gli applausi del “Ceravolo”

Al triplice fischio, il popolo giallorosso applaude, soddisfatto per la prestazione fornita dalla squadra. La partita di ieri è l’ennesima prova dell’equilibrio che regna nel campionato di serie B, in cui è importante muovere la classifica e prestare attenzione perché ogni avversario ha caratteristiche diverse e calciatori che possono farti male in qualsiasi momento della partita. Ne è consapevole lo stesso Vivarini che lo ripete spesso in conferenza stampa. Il Catanzaro di ieri ha saputo reagire allo svantaggio ed evitare il riaffiorare della psicosi-Parma. Poi ha trovato la pressione e il muro difensivo di una squadra super organizzata come il Cittadella. C’è rammarico perché con un pizzico di fortuna poteva arrivare la vittoria e perché alcuni calciatori non vivono un momento di forma e brillantezza perfette (Donnarumma ne è un esempio). Le nota positive: ancora una volta il Catanzaro ha fatto la partita e i giovani schierati iniziano a crescere. È stata mantenuta intatta l’identità di gioco, cercando sempre la vittoria, ma stavolta con molto più equilibro e senza inutili sbilanciamenti.

Verso “Marassi”

Domenica alle 16:15 il Catanzaro torna dopo tanti anni al “Ferraris” di Genova per una sfida affascinante contro la Samp. Sarà un match di grande agonismo, coi giallorossi relativamente tranquilli e i liguri che non hanno ancora trovato la giusta quadratura. La Samp non vive un momento bellissimo visti i risultati di queste prime giornate. Il popolo doriano non è soddisfatto, Pirlo è in bilico. Ma il Catanzaro non dovrà cullarsi perché il livello qualitativo della serie B è assai più altro. Servirà attenzione, concentrazione e soprattutto umiltà. Con il sostegno di tantissimi tifosi giallorossi che hanno bruciato in poche ore gli oltre 2mila biglietti del settore ospiti, acquistando anche biglietti in altri settori. A Genova il tour de force settimanale si concluderà per rivolgere il pensiero all’altra partita inedita contro il Südtirol a Bolzano.

Autore

Francesco Panza

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