Due trasferte, 8-0. Il Catanzaro trasforma due partite fuori casa su due campi insidiosi in due allenamenti. Quattro gol alla Turris e quattro all’Andria per mandare un ulteriore segnale al campionato, dopo le goleade con cui aveva regolato nelle prime giornate tutte le sue avversarie, tranne il Cerignola.
Una settimana particolare
La settimana che precede Andria-Catanzaro è stata travagliata per i tifosi giallorossi. L’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive aveva catalogato la sfida come partita a rischio, con l’obbligo di tessera. I tempi ristretti e il sistema di emissione delle tessere andato in tilt hanno provocato una serie di disagi fino all’emissione del tagliando d’acquisto. Alla fine, a fronte dei circa 500 tifosi previsti, ad Andria ne arrivano circa 150 che si sistemano nel settore ospiti con striscioni e bandiere giallorosse. A parte i classici cori di sfottò, non accadrà assolutamente nulla. Sia l’afflusso sia il deflusso si svolge senza alcun intoppo.
Testacoda pericoloso
È un classico testacoda quello che si disputa al “Degli Ulivi”. Il Catanzaro deve rinunciare a Situm che non appare nella lista dei convocati. Il croato accusa un risentimento muscolare e sarà rivalutato con esami strumentali in settimana. Vivarini mantiene come di consueto il suo 3-4-1-2 e sposta Vandeputte a destra con Tentardini a sinistra. Ghion per Pontisso è l’altra variazione rispetto alla formazione che aveva battuto la Turris. Dall’altra parte Cudini propone un 3-5-2 per cercare di frenare la forza del Catanzaro, infoltendo il centrocampo e le corsie esterne.
Partenza nervosa
L’altra arma che l’ex tecnico del Campobasso vuole utilizzare è quella di mettere la partita sul piano di un livello agonistico alto e soprattutto nervoso. I calciatori in maglia bianca, con banda verticale azzurra, ci provano sin dai primissimi minuti. Vandeputte, nei pressi della panchina di Vivarini è subito colpito dopo pochi secondi da un avversario. Il parapiglia è sedato dall’arbitro. L’Andria nei primi minuti si chiude bene. Pur lasciando il pallino del gioco a un Catanzaro, in difficoltà nel trovare spazi, crea due pericoli. Al 5′ l’olandese Bolsius salta netto in area di rigore Scognamillo il quale evita di toccarlo. Il calcio dell’attaccante andriese è una sorta di tiro cross che termina fuori di poco. La manovra del Catanzaro è lenta, e l’Andria ha il tempo per piazzarsi e chiudere i varchi. Un’incursione di Biasci e un tiro alto di Vandeputte sono gli unici due squilli dei giallorossi che rischiano di capitolare al ventesimo su un’azione a palla inattiva con una sponda di Dalmazi per Candellori che non ci arriva per un soffio.
Il Catanzaro accelera
Scampato il pericolo il Catanzaro inizia a fare sul serio. La manovra adesso è più fluida. La circolazione della palla è più rapida. I continui passaggi all’indietro, con gli intelligenti movimenti di Iemmello che rincula per partecipare all’azione, aprono le maglie della difesa dei ragazzi di Cudini sia centralmente sia sulle corsie esterne. Con tutti i calciatori giallorossi che partecipano alti alla manovra, per l’Andria ripartire adesso è quasi impossibile. Bolsius perde una palla all’altezza della metà campo. Verna la cede a Iemmello che fornisce un assist tracciante di categoria superiore per Vandeputte. Il belga da destra, a tu per tu con l’estremo difensore avversario, batte a rete e porta in vantaggio il Catanzaro. Siamo alla mezz’ora e da qui in poi il restante quarto d’ora che manca al termine del primo tempo sarà una lezione di calcio dei ragazzi di Vivarini e un incubo per l’Andria e per i suoi tifosi.
Il Catanzaro la chiude
La seconda rete è da scuola calcio. L’azione è tutta in verticale e parte da Brighenti che cede a Vandeputte. Il belga trova Iemmello che di destro, sul filo del fuorigioco, batte Zamarion. La terza rete arriva in chiusura di tempi con un’avventata uscita di Zamarion che lascia sui piedi di Biasci un pallone da depositare in rete per il tre a zero. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, caratterizzato dalle tre reti di marca catanzarese che di fatto archiviano la pratica Andria, i giallorossi potrebbero segnare almeno altre tre volte. Due conclusioni di Vandeputte e Iemmello sono respinte sulla linea. Ghion arriva a due passi da Zamarion. Un tiro di Scognamillo è sventato sempre dall’estremo difensore avversario. Una conclusione di Tentardini sfiora il gol. Parate e imprecisioni evitano un passivo ancora più pesante per i pugliesi.
La ripresa è accademia
Sipos per l’ex catanzarese Urso e Curcio per l’ammonito Biasci sono i cambi che i due tecnici propongono per una ripresa che sarà di puro controllo del Catanzaro. I giallorossi non affondano i colpi. L’Andria prova a segnare almeno la rete della bandiera. Fulignati sventa un calcio piazzato ben battuto da Arrigoni e compie il suo primo e unico intervento al 49′. L’Andria ci riprova con Fabriani: una conclusione da fuori che sfiora il palo. Con il controllo totale del match Vivarini inizia la girandola dei cambi. Nell’ordine, oltre a Curcio, entreranno Pontisso e Bombagi in luogo di Verna e Sounas. Proprio Bombagi al 74′ fornisce un’assist bellissimo a Vandeputte che segna la sua doppietta personale. Il belga, pur giocando a destra in un ruolo a lui non congeniale, smentisce un po’ tutti e firma una prestazione perfetta.
Festa e contestazione
C’è spazio anche per Cianci (al posto di Iemmello) e per l’esordio di Katseris. Si aspetta adesso solo il fischio finale, ma c’è il tempo per vedere una conclusione alta dell’andriese Hadziosmanovic e un tiro di Curcio sventato da Zamarion. In sole sette partite, il terzo poker della stagione e la doppia vittoria in trasferta con otto reti segnate non si erano mai visti nella storia del Catanzaro. Si festeggia sotto la curva giallorossa, si contesta in quella di fede andriese. Il Catanzaro continua la sua corsa con la consapevolezza di essere forte. A far ben sperare, però, è soprattutto la mentalità di questa squadra che sembra essersi calata alla perfezione nel ruolo di favorita di un torneo difficile come il girone meridionale della C. Oltre alla tecnica e alla qualità riconosciute, la voglia e la cattiveria agonistica dimostrate sono elementi essenziali per fare bene.
Avanti con la Viterbese
Sabato si ritorna al Ceravolo alle 17:30 contro la Viterbese che ieri ha espugnato Monopoli trovando la prima vittoria stagionale. Poi il turno infrasettimanale di martedì alle 21, proprio contro il Monopoli. Un doppio confronto da affrontare con la massima attenzione e usando tutti gli elementi della rosa, proprio come Vivarini sta facendo, per far sentire tutti importanti e protagonisti verso un obiettivo che nessuno ormai può più nascondere.
A tratti devastanti specie dopo i primi venti minuti l’ Andria non ci capiva piu’ niente . Bravi ragazzi e Viva .
👏👏👏