Potrebbe essere di uno dei due giovani scomparsi nello scorso mese di agosto a Catanzaro lo scheletro trovato dai carabinieri stamattina in un casolare abbandonato a San Floro. Giuseppe Fraietta, di 24 anni, e Luigi Grande, di 20, sparirono, rispettivamente, l’8 agosto ed il 12 agosto. Una vicenda che fino ad oggi è rimasta avvolta nel mistero.
I due giovani vivevano entrambi nel rione Fortuna di Catanzaro. Poco tempo prima della sua scomparsa, Grande si era trasferito a Borgia, nella frazione Roccelletta. Grande era incensurato, mentre Fraietta nel giugno del 2008 era stato arrestato, con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, proprio a Roccelletta di Borgia, la stessa zona cioè in cui si era trasferito Grande. Borgia, tra l’altro, è un centro vicino San Floro. Un elemento che viene preso in considerazione dagli investigatori per identificare la persona cui appartiene lo scheletro trovato stamattina.
Lo scheletro trovato dai carabinieri nel casolare abbandonato presenta due fori nel cranio che, secondo quanto viene ipotizzato, potrebbero essere stati provocati da colpi di arma da fuoco. Si tratta di un elemento che rende ancora più concreta la possibilità che la persona cui appartiene lo scheletro sia stata uccisa ed il suo cadavere occultato.
I carabinieri hanno sentito i familiari di Giuseppe Fraietta e Luigi Grande per raccogliere elementi utili all’identificazione della persona trovata morta. Secondo il medico legale che ha effettuato i rilievi, le condizioni dello scheletro trovato nel casolare sono compatibili col tempo trascorso dalla scomparsa di Fraietta e di Grande. Per stabilire, però, se lo scheletro appartiene all’uno o all’altro dei due scomparsi si dovrà attendere l’esito del Dna che sarà disposto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.