CATANZARO – Il nuovo anno s’inaugura con l’arrivo del Chieti. A sentire il suo ex allenatore Piero Braglia, il 2004 non poteva iniziare con maggiori difficoltà : “Non ci credete? Vedrete che squadra difficile sarà !†Il tecnico, che meglio non potrebbe conoscerla per averla allenata sino a pochi mesi addietro, aggiunge: “Rispetto alla passata stagione, ha conservato il suo fiero carattere, ha mantenuto i migliori giocatori, ha immesso gente importante come Califano che, insieme a Quagliarella, costituiscono un attacco estremamente temibile. Ha soltanto cambiato modulo.†Poi, ricorda i suoi ex, forse teme la loro voglia di ben figurare davanti a lui ed esclama: “Non escludo che i loro propositi siano arricchiti da questo stimolo, è certo che non rientra nel nostro atteggiamento mentale temere alcuno. Faremo la nostra gara, come abbiamo sempre fatto. Fra l’altro, non sappiamo veder giocare gli altri, dobbiamo farlo noi. Certo è che il Chieti è un bel complesso, sostenuto da difensori come Zattarin e Petitto e, più avanti, da Rajcic e Suppa.†Infine, accantona momentaneamente i pensieri sull’avversario e parla del suo Catanzaro: “Siamo preparati a soffrire. Sappiamo che, a parte le particolari sollecitazioni dei nostri prossimi avversari, tutti ci affrontano con il coltello fra i denti. S’è parlato molto di noi, forse un pò troppo. E’ normale che quando s’incontrano formazioni come la nostra, ben sistemate in classifica, accompagnate dal fascino della piazza importante e da una spropositata quantità di lusinghe ricevute, tutti moltiplichino le forze. S’aggiunga che il nostre grande pubblico trascina noi e, contemporaneamente, provoca gli avversari. Ai giorni d’oggi, è più probabile che, davanti a buone platee, i giocatori non si lasciano intimidire, ma moltiplichino l’impegno e la concentrazione, specie quelli più attrezzati sul piano caratteriale.†La squadra s’è allenata anche ieri pomeriggio, come aveva fatto anche la mattina della fine dell’anno. Le maggiori cure le continua a calamitare in infermeria Mario Alfieri, pedina fondamentale del centrocampo, che si trascina un’infiammazione al tallone. Il regista è da giorni costretto ad allenarsi in maniera ridotta. Chiaramente, il Chieti non è il solo pensiero del 2004, che inizia all’insegna degli imminenti rinforzi. L’ascolano Bonfiglio (74) dovrebbe essere il primo ad aggregarsi. La piazza ha molto gradito il nome di Bonfiglio che, fra l’altro, ha scoperto ulteriormente le ambizioni della società . Le ambizioni del Catanzaro, la sua piazza, nonché un contratto pluriennale, avrebbero fatto cedere il bomber di Messina dall’attendere chiamate da squadre di B, con il Venezia sopra tutte. I tifosi sognano che lui e Corona possano diventare la coppia siciliana del gol e della fortuna. Per il centrocampo, il Catanzaro avrebbe definitivamente abbandonato la pista di Caserta, per via delle pretese dell’Igea (200 mila euro circa). L’alternativa, a questo punto, è Domenico De Simone (75) dell’Avellino, uno dei congelati della gestione Zeman, forse meno elegante di Caserta, ma tatticamente più solido. Nonostante i 28 anni, si tratta di un elemento di collaudata esperienza che, nella passata stagione, era stato fortemente richiesto da Dellisanti che lo aveva avuto a Benevento e che, in quella in corso, è gradito a Braglia che lo ha avuto per 2 stagioni a Chieti. Il centrocampista, a parte le ultime 18 presenze nell’Avellino (7 in B), le 48 di C1 nel Chieti e le 117 nel Benevento (58 in C1), ha militato, ancora prima, nel Castel di Sangro (18 in C1) e, nella stagione 94-95, nell’Ischia (C1). Mancano, infine, novità di rilievo sul trasferimento di Zattarin, che starebbe direttamente trattando il suo svincolo. Se non dovesse accadere nulla nelle prossime ore, sarà curioso verificare come Florimbi si regolerà per la sua prossima utilizzazione a Catanzaro. Infine, a Serrastretta è stato inaugurato un ennesimo club giallorosso, inaugurato dalla dirigenza al completo.
Fabio Blasco
