CATANZARO-TERNANA 1-4: LA CRONACA

Aquile senza cuore e personalità

CATANZARO- Doveva essere la partita del riscatto, o meglio ancora della rinascita di questo Catanzaro. Ed invece la sfida del Ceravolo contro la Ternana è stata un’altra Caporetto per le Aquile. Onore alla Ternana certo, che è riuscita ad espugnare con un rotondo 4-1 uno degli stadi più insidiosi della cadetteria, ma sarebbe stato facile per chiunque battere una squadra di undici fantasmi, come si è dimostrata ieri quella giallorossa. La Ternana ha anche dimostrato in diversi casi grossi limiti in difesa. Ma chi ne poteva approfittare? Non di certo i Cammarata e i Vicari di quest’anno, solo lontani anzi lontanissimi parenti dei due giocatori che solo pochi anni fa erano sul punto di esplodere definitivamente, e Arcadio, che ha sempre mostrato il suo impegno ma che è parso davvero inconsistente come supporto in avanti. Per il resto Cagni non è esente da colpe. Sono parse del tutto discutibili le scelte del tecnico bresciano di schierare dal primo minuto il neo acquisto La Fortezza, apparso spaesato e fuori forma nei pochi minuti giocati, e di non riproporre Dei, che è uno dei pochi difensori della cadetteria a potersi vantare di aver fermato Milito e Makinwa e che non era stato tra i peggiori a Verona, al centro della difesa. La squadra è parsa senza grinta e carattere e si sono evidenziati ancora una volta grossi limiti tecnici. La società ha per il momento dato fiducia al tecnico ex Piacenza, anche se buona parte della tifoseria chiede la sua testa.
Anche se la strada si è fatta terribilmente in salita bisogna ancora sperare. Sperare soprattutto che si inverta immediatamente la rotta, con o senza Cagni e soprattutto con i nuovi acquisti, indispensabili per far raggiungere la salvezza alle Aquile. Già perché questa squadra, così com’è, non ci sembra in grado di raggiungere la salvezza.
L’inizio delle Aquile è disastroso e in 11’ la Ternana si ritrova in vantaggio di ben due gol. Al 6’ La Fortezza perde un brutto pallone nella propria tre quarti e innesca Frick che trova una prateria davanti a se e non può far altro che calciare una botta dal limite che si insacca alla sinistra di Lafuenti. Il Catanzaro ha però una ghiottissima occasione per pareggiare: Arcadio s’invola sulla fascia dopo una bella azione e crossa rasoterra per Vicari che sotto misura fallisce incredibilmente. All’11’ la Ternana colpisce: altra palla persa da La Fortezza con la Ternana in superiorità numerica e con Bonomi che è costretto a far fallo dal limite. La punizione di Jimenez, deviata dalla barriera, spiazza Lafuenti. Dopo il secondo gol arriva dal settore distinti una bottiglietta che colpisce Gigi Cagni, il quale è costretto a farsi medicare dai sanitari giallorossi. La reazione del Catanzaro sta tutta in una bella azione personale di Arcadio che lascia partire una gran conclusione dalla lunetta, che Tardioli devia in angolo. La difesa catanzarese è messa in continua apprensione, è poco precisa e la Ternana si fa sempre più minacciosa fino a che trova il terzo gol. Al 32’ liscio spaventoso di Bonomi, la palla giunge a Comandini che serve al centro una facilissima palla che Frick deve solo spingere in rete. Nella ripresa Cagni sostituisce Bonomi con Dei. Ma non cambia un granchè. Il Catanzaro trova comunque il gol della bandiera con una gran conclusione da fuori di Miceli, al secondo gol con la maglia delle Aquile. La rete del 1-3 non scuote le Aquile e al 61’ Kharja ha un’autostrada davanti a sé e serve sulla fascia Giannone che si accentra e con una conclusione di destro rende ancor più rotondo il risultato. Poi più nulla. Una cosa è certa: gli impareggiabili tifosi giallorossi non meritano tutto questo!

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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