Sconfitta inaspettata del
Catanzaro, secondo in classifica, sul campo della Vis Pesaro, che lotta
per restare fuori dalla zona play out. I padroni di casa sono stati bravi a
passare in vantaggio alla prima vera occasione e poi a non farsi più riprendere
dagli ospiti. Il calcio appassiona milioni di tifosi anche perché non sempre
quello che in apparenza appare scontato trova riscontro sul campo. Così quello
che sembrava dovesse essere solo un punto di passaggio per una squadra lanciata
verso il vertice della classifica, il Catanzaro, si è
trasformato in un imprevisto pomeriggio di festa per un ambiente, quello biancorosso, davvero bisognoso di un´iniezione di fiducia.
La Vis ha ritrovato la
vittoria dopo un mese, ma l´ultimo successo ottenuto nel derby con la Fermana sembra ancora più lontano nel tempo tanto sono
stati i momenti critici vissuti dalla squadra, sia in campo che fuori in queste
ultime settimane.
Contro il Catanzaro la Vis
ha costruito un piccolo capolavoro. Ieri tutto sembrava congiurare contro i pesaresi: tifosi in sciopero ed in perenne contestazione
nei confronti del presidente Bruscoli (ieri seduto in panchina accanto al tecnico Fabbri), ancora molti titolari indisponibili e
avversario di primissimo rango pronto ad approfittare della situazione. Invece
i biancorossi hanno strappato con il cuore e con
l´orgoglio i tre punti ad un Catanzaro forse troppo sicuro
di sé e che quando ha cercato di far tornare l´inerzia della partita dalla
propria parte era ormai troppo tardi.
Anzi, i calabresi, a parte un colpo di testa del neo
entrato Ambrosino alla mezzora della ripresa, non hanno mai
seriamente impensierito Ginestra (a parte il palo colpito al 24′ del
primo tempo da Campo dopo deviazione del portierone pesarese) mentre in più di un´occasione hanno rischiato di
subire il raddoppio della Vis.
La squadra di Fabbri ha trovato alimento nel gol
realizzato al 13′ su rigore da Costantino Borneo.
L’azione che ha portato alla concessione del penalty è
nata grazie a un assist di Barison per lo stesso
attaccante biancorosso, atterrato al momento della
conclusione a rete da Ascoli. Per Mariuzzo
(insufficiente comunque la sua direzione di gara) è
stato impossibile non indicare il dischetto, meno comprensibile il cartellino
giallo al posto del rosso mostrato al numero 5 ospite visto che il fallo è
stato commesso in chiara posizione di ultimo uomo. Da quel momento si è
assistito ad un continuo ma sterile possesso palla del
Catanzaro, pericoloso più che altro con tiri dalla distanza grazie a punizioni
concesse con troppa magnanimità dallâarbitro, e a undici ragazzotti
in maglia biancorossa vogliosi di regalare e ragalarsi un pomeriggio da eroi.
Tutti hanno gettato sul prato del Benelli orgoglio e coraggio, badando molto alla sostanza e
senza mai perdere la calma quando i giocatori catanzaresi hanno cercato con
mestiere di alzare il livello agonistico della gara. Qualche pallone è stato
rimandato nella metà campo altrui senza tanti complimenti ma qualche rilancio
ha fatto nascere interessanti manovre di contropiede da parte dei pesaresi.
La Vis avrebbe potuto chiudere
la gara già al 70′ se Boccaccini, servito
magnificamente da Borneo, non fosse scivolato davanti
a Lafuenti al momento di calciare in porta. Anche Borneo ha avuto sui piedi la
possibilità di realizzare il centesimo gol in carriera e superare nella
classifica cannonieri Corona (ieri assente insieme a Ferrigno). Traguardi
largamente alla portata di Borneo, chissà però con
quale maglia li taglierà . Ora il Catanzaro si
allontana dall’Acireale e guarda la testa della classifica da più lontano.
Tomas Del Bianco
da Il Quotidiano
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