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Catanzaro spuntato, Foggia battuto a fatica

Scritto da Redazione

I giallorossi dominano ma vincono solo grazie a una testata dell’ex Curcio. Venerdì a Udine per preparare l’esordio con la Cremonese

Finisce 1-0 per il Catanzaro il turno preliminare di Coppa Italia, sul campo neutro del “Luigi Razza” di Vibo Valentia. I giallorossi entrano così nel tabellone principale della seconda competizione calcistica italiana, regalandosi venerdì prossimo una trasferta di lusso alla “Dacia Arena” di Udine per il primo turno. Cose a cui non eravamo più abituati da decenni.

La prima partita ufficiale dell’anno

Il battesimo ufficiale della Coppa Italia e della stagione professionistica 2023/2024 avviene dunque in una location e in condizioni strane. Si gioca a Vibo, ma si affrontano il Catanzaro di Vivarini, appena promosso, e il nuovo Foggia di Cudini che la serie B l’ha persa in finale play-off contro il Lecco e poi di nuovo nelle aule dei tribunali calcistici (e non solo) estivi, vista la riammissione dei lombardi. Su disposizione della Questura di Vibo la sfida si gioca a porte chiuse per questioni di ordine pubblico che esulano dalla rivalità (che non c’è) tra le tifoserie. Sugli spalti un centinaio di persone fra dirigenti delle due squadre, accreditati e operatori dei media. Il match, da regolamento, è ad eliminazione diretta. Visto il clima autunnale, non può neanche definirsi calcio d’agosto. La temperatura è attorno ai 21 gradi; prima e durante la partita forti scrosci d’acqua accompagnano la giornata in terra vibonese.

Il ricordo del play-out

Arrivando allo stadio Vibo, per noi che eravamo presenti, è impossibile non ricordare quella drammatica giornata del 28 magigo del 2017 quando il Catanzaro, vicino al baratro dei dilettanti, venne a giocarsi davanti a 2.000 sostenitori giallorossi la gara di ritorno del play-out con la Vibonese. Un pareggio 1-1 che salvò il Catanzaro dalla serie D e dalla fine di un’epoca calcistica. Sono passati solo 6 anni. Oggi i giallorossi si ritrovano nel calcio che conta e hanno ripagato i loro tifosi dalle tante delusioni e dalle paure passate, l’ultima proprio nello stadio degli amici vibonesi.

Cantiere Catanzaro

Come confermato anche alla vigilia da Vivarini, il Catanzaro arriva alla sua prima gara ufficiale della stagione come un cantiere aperto, spuntato in attacco e con qualche tassello ancora da assemblare alla rosa che andrà a disputare la prossima serie B. Il Foggia, dopo la delusione della finale playoff persa non naviga in acque tranquille. È in ritiro da pochi giorni con la squadra ancora da completare. Catanzaro-Foggia è una classica del Sud e fu anche l’ultima gara casalinga del Catanzaro nello scorso campionato. Entrambe le squadre, sia pur rimaneggiate, vogliono onorare l’impegno e regalarsi la sfida di primo turno contro l’Udinese, venerdì prossimo 11 agosto alle 18.

Le formazioni in campo

Catanzaro e Foggia arrivano al match ancora rimaneggiate. Vivarini manda in campo una sorta di 4-2-3-1 con i giocatori in campo che spesso si scambiano i ruoli. Degli attaccanti veri attualmente in rosa, l’unico disponibile è Biasci che si accomoda in panchina, non essendo al 100% della condizione. Giocherà uno scampolo di partita nel secondo tempo. Fuori Iemmello, che assiste alla sfida dagli spalti, e Ambrosino, in cura a Catanzaro per un disturbo al polpaccio. La formazione che Vivarini manda in campo è per 10/11 composta da calciatori della scorsa stagione. Davanti a Fulignati, sulle due fasce agiscono Situm e Scognamillo, con il ministro della difesa Brighenti affiancato dall’unico volto nuovo, il centrale bulgaro Krastev. La linea mediana è affidata a Verna e Ghion, con i tre  più avanzati che sono Brignola a destra, Sounas centrale e Vandeputte a sinistra. I tre spesso si scambiano la posizione in campo a seconda delle situazioni di gioco. In avanti è l’ex capitano rossonero Curcio a fare la punta centrale. Il Foggia, pur rimaneggiato nell’undici iniziale, schiera sei calciatori che un mese e mezzo fa avevano disputato la finale la B. Il 4-3-3 di Cudini, ex mister di Andria e Campobasso, è abbastanza coperto e lineare. La squadra pugliese gioca dietro la palla, si difende con tutti gli uomini e si affida alle ripartenze del veloce Garattoni e dell’estroso Peralta. Beretta cerca di tenere impegnata la difesa catanzarese e spesso si scontra in duelli corpo a corpo con il giovane Krastev.

Il Catanzaro fa la partita

Con il Foggia chiuso dietro, è il Catanzaro ad avere il pallino del gioco. La circolazione della palla è veloce anche se ancora mancano precisione e lucidità per sorprendere gli avversari. La supremazia territoriale giallorossa è netta, ma le difficoltà arrivano nei pressi dell’area di rigore. Senza attaccanti di ruolo e con una difesa chiusa, gli spazi si restringono e arrivare davanti Dalmasso non è facile. Un colpo di testa non sfruttato di Scognamillo che faceva e una rete annullata a Krastev in fuorigioco, sono gli squilli del Catanzaro nei primi venti minuti. Quando il Catanzaro allenta la pressione, il Foggia ci prova con una rapida ripartenza di Garattoni e con un colpo di testa di Marini che impegnano Fulignati, prima con una respinta in due tempi e poi bloccando la conclusione aerea. Il Catanzaro è poco brillante e si va al riposo sullo 0-0.

Il gol dell’ex

La ripresa è identica allo scenario dei primi 45 minuti di gioco. Al 50’ ci prova Krastev con un tiro da lontano alto di pochissimo. Sounas, dopo cinque minuti su assist di Situm, conclude di poco a lato. Una bella incursione di Verna non si conclude per un soffio. Il Foggia cerca ogni tanto di uscire dal guscio e Schenetti da fuori calcia bene ma la palla va fuori alla sinistra di Fulignati. Al 65’ Vitali va in gol ma la posizione è di netto fuorigioco. Cinque minuti dopo iniziano i cambi: Vivarini ne effettua tre contemporaneamente. Escono Sounas, Brignola e Verna, entrano  D’Andrea, Biasci e Pompetti. Un minuto dopo il Catanzaro, con l’ex Curcio, sigla la rete della vittoria che decide il match. Su angolo dalla destra battuto da Vandeputte, Curcio svetta di testa e infila nell’angolino destro di Dalmasso che non può arrivarci. L’ex attaccante del Foggia è abbracciato dai compagni ma non esulta per rispetto verso la sua ex squadra. Nei minuti finali c’è poco da raccontare. Il Foggia non crea nessun pericolo mentre il Catanzaro potrebbe raddoppiare con un colpo di testa di Bombagi (subentrato a Curcio) che termina al lato e con un mancato assist di Vandeputte che non serve D’Andrea in campo aperto.

Cosa manca a questo Catanzaro

Tante squadre di serie B sono ancora incomplete. Il mercato è ancora molto lungo e ci sarà tempo fino al 31 agosto per tappare le falle ancora aperte nell’organico giallorosso. Tutti i reparti, come confermato anche da Vivarini nella conferenza stampa pre-partita, hanno bisogno di rinforzi. La partita di ieri ha evidenziato le lacune in attacco. Il Catanzaro è interessato a Gliozzi e a Cicerelli (più che a Canotto), anche se il sogno proibito (anche del tecnico abruzzese) resta Donnarumma. Per la difesa si lavora invece sul polacco Szyminski del Frosinone, ma potrebbero essere un paio gli innesti. Lito Fazio ieri era assente e probabilmente lascerà Catanzaro per il Francavilla. Lì ritroverebbe Villa, allenatore in seconda  di Calabro, che lo conosce molto bene. Anche Gatti, ieri in tribuna, potrebbe accasarsi altrove, magari proprio a Foggia se le parti troveranno l’accordo. Anche Welbeck e Bombagi, sia pur presenti ieri in distinta (Bombagi ha anche giocato uno spezzone), sono altri due calciatori in uscita.

Verso il campionato

Vincere fa bene, e il successo sul Foggia aumenta l’autostima. L’obiettivo reale di Vivarini è arrivare pronti per la prima ostica partita in trasferta della serie B 2023-2024. Il match di venerdì a Udine, che sarà trasmetto in diretta su Italia 1, sarà una gara importante per la possibilità di testare le formazioni tipo in vista dei rispettivi esordi in campionato: il Catanzaro sarà di scena a Cremona, contro i grigiorossi appena retrocessi in B, mentre l’Udinese è attesa subito dalla sfida casalinga contro la Juventus. I giallorossi non avranno nulla da perdere ma sarà un test probante in vista dell’esordio.

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Redazione

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2 Commenti

  • Perché essendo promossi da Marzo dobbiamo aspettare il 31 Agosto per completare l’organico? Non c’era neanche uno svincolato che poteva venire? Non era possibile prendere alcuni contatti in anticipo ed integrare alcuni giocatori (non dico tutti) per Luglio? Perché aspettare la fine di Agosto per i tasselli importanti, volendo quindi dire dovere aspettare metà Settembre per averli operativi? Molte domande che restano senza risposta…Ma a metà Settembre saremo già alla sesta di campionato e se malauguratamente ne hai perso 5 su sei, sei già nella merda.

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