Rassegna stampa

Catanzaro, si profila la rifondazione

La nuova formazione dovrebbe essere impostata su un più spregiudicato modulo tattico (il 3-4-3)

Garanzie sulle qualità dell’allenatore Braglia fornite direttamente da Carletto Mazzone

CATANZARO – Dovrebbe essere oggi il giorno dell’annuncio da parte della Società giallorossa dell’ingaggio del nuovo allenatore. Manca soltanto l’ufficialità a una notizia maturata nel fine settimana; notizia che abbiamo registrato forzatamente con il dubitativo. Questo perché sino a ieri l’allenatore Braglia era vincolato sulla parola con il Chieti; in particolare con il presidente Buccilli, estimatore del tecnico di Grosseto tanto da vincolarlo sulla parola per le prossime due stagioni. Ma Braglia non se l’è sentita di prolungare il contratto avendo subdorato la volontà dei responsabili della Società abruzzese di ridimensionamento nella programmazione tecnica. Da qui l’assenso di massima dato al Catanzaro e in particolare al vecchio compagno di squadra Improta; più precisamente al suo «capitano» del Catanzaro dei secondi anni ’70. Il Catanzaro, quindi, riparte con l’ambizione della conquista della C1 (cosa che, purtroppo, non gli è riuscita 15 giorni fa nella più favorevole delle opportunità) con un tecnico ambizioso e che sarebbe potuto andare al di là della sola promozione – quella conquistata con il Montevarchi nei primi anni della carriera – dalla C2 alla C1 avendo avuto un’altra occasione favorevole, quella con il Foggia nel campionato 99/2000, vietata dai playoff. Il Catanzaro, intanto, con Braglia cambia completamente gestione tecnica. Diverse, prima di tutto, le personalità tra Dellisanti – un allenatore ancorato a certi schemi – e Braglia, dalla marcata personalità che trasmette alla squadra. Ma su Braglia ecco un parere autorevole; quello di Carlo Mazzone che lo ha avuto come giocatore e come tutti i giocatori che ha avuto è rimasto in ottimi rapporti: «Sono certo, e comunque me lo auguro, che farà bene. Deve far bene perché abbiamo un verbo che non uso a caso e visto che mi continuo a sentire uno dei primi tifosi del Catanzaro del quale, ovviamente, anno dopo anno seguo le vicende e, per ultimo, quella della finale playoff con l’Acireale che, mi si creda, mi ha lasciato male; abbiamo bisogno, dicevo, che si rilanci per riguadagnare le posizioni perdute e che, giustamente, sono aspirazione di una tifoseria appassionata oltre che civilissima». «Quindi – ha aggiunto Mazzone – auguro un grosso “in bocca al lupo” a Braglia che, ormai, ha maturato l’esperienza necessaria appunto per far bene a Catanzaro e, perciò, per far cambiare rotta alla squadra giallorossa. Avrà, se può valere, il mio sostegno morale e anche quello del mio staff che, come è noto, è composto da giocatori (Menichini, Nicolini ndc ) che ho avuto in una delle mie più belle esperienze da allenatore, compreso lo stesso Braglia». Uno stimolo in più per l’ex centrocampista giallorosso che, in verità, ne dispone già tanti: «Mi si può dire che sono un brocco come allenatore – è solito dire l’ormai ex allenatore del Chieti – ma non che non ci metto nel mio lavoro tutto l’impegno che è necessario e qualcosa di più. Posso trascurare anche la famiglia, come mi è capitato avendo allenato lontano dalla mia residenza, come a Foggia, ma non la squadra alla quale dò quanto è nelle mie possibilità, ma dalla quale pretendo il massimo. Specialmente in fatto di applicazione e di impegno». Quindi cercando di forzare il discorso sulla squadra che vuole avere a disposizione si è lasciato scappare questa considerazione: «Deve essere una squadra “incazzata”; una squadra che rispecchia l’umore attuale dei tifosi giallorossi». A proposito di squadra, la ristrutturazione dovrebbe andare al di là dei 3/4 ritocchi che si pensava di attuare, naturalmente compensate con le partenze. Questo per prima cosa perché il nuovo Catanzaro cambierà modulo tattico rispetto al 4-4-2 (peraltro rigido) applicato nell’ultimo campionato. Abitualmente, infatti, Braglia fa adottare alle sue squadre il 3-4-3. «Ma – ha precisato – non sono ancorato allo schema. Dipende, prima di tutto, dai giocatori che si hanno a disposizione, mentre nel caso in cui si dovesse partire con il 3-4-3 in una partita lo si può cambiare in corsa avendo a disposizione giocatori con certe caratteristiche». Quanto ai giocatori in arrivo, Braglia ha già fornito una lista di gradimento al d.g. Improta. Comprende qualche elemento che il neo tecnico del Catanzaro ha avuto nello scorso campionato a Chieti, ma senza porre condizioni e anche perché la Società abruzzese potrebbe fare resistenze visto che ci è rimasta male per il distacco del tecnico. Da quanto si è capito i ritocchi riguarderanno tutti e tre i reparti. Si è raccomandato per i ricambi in attacco per il quale vuole elementi che, secondo il suo gergo “devono darci dentro come matti”. Intanto è attesa per oggi l’ufficialità dell’ingaggio. Ciò dopo che – come si fa sapere da Chieti – ci dovrebbe essere un comunicato congiunto – Società e allenatore – con il quale si annuncerà la fine consensuale del rapporto.

Vito Macrina – Gazzetta del Sud

Autore

God

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