È passato un mese dalla conquista della Supercoppa di serie C che ha mandato in archivio l’indimenticabile stagione 2022/23, con il Catanzaro protagonista di un campionato trionfale, concluso con la promozione ottenuta in larghissimo anticipo. Dopo pochi giorni, la tanto attesa firma di Vivarini, la terza pietra angolare dopo le conferme di Foresti e Magalini. Il tecnico giallorosso si è legato al Catanzaro per altri due anni, con la fumata bianca annunciata dal presidente Noto in occasione della festa celebrativa del 18 maggio.
In questo mese, la società giallorossa si è messa alacremente al lavoro su vari fronti per non farsi trovare impreparata. La serie B è dietro l’angolo. Serve uno scatto importante per essere all’altezza del prossimo torneo, composta da società storiche e realtà super attrezzate per la categoria. La Serie B manca a Catanzaro da 17 anni, quella vera da più di 30. E il gap si fa sentire.
Sono tanti i punti su cui sarà necessario intervenire e investire. Un occhio di riguardo “obbligato” è per lo stadio “Nicola Ceravolo” che mostra le sue rughe e che è già interessato dai lavori di adeguamento richiesti dalle norme federali per la categoria superiore. La sinergia tra la società giallorossa e il Comune, proprietario dell’impianto, sembra funzionare. I lavori sono stati suddivisi in tre lotti: il filone più impegnativo e complesso riguarda il manto del “Ceravolo”. Per sistemarlo si lavorerà al drenaggio, all’inserimento dei tubi e della sabbia silicea, infine alla posa dei rotoli d’erba naturale.
Gli altri lavori di maquillage, ma non solo, riguarderanno la rimozione delle panchine, che saranno incassate nel settore distinti, finalmente senza più barriere e recinzioni. E poi l’illuminazione dell’impianto e altri lavori infrastrutturali come servizi igienici da incrementare, sala hospitality, sala Var, tribuna Vip e parcheggi all’interno dell’impianto sono le altre opere da eseguire per ottenere il via libera all’omologazione da parte della FIGC.
Al momento, dall’Amministrazione Comunale e dai tecnici incaricati, trapela un cauto ottimismo sulla possibilità che il Catanzaro possa disputare tutte le partite casalinghe del prossimo torneo in casa visto che, dopo il leggero ritardo nell’aggiudicazione dei lavori, il crono-programma finora sembra correttamente rispettato. Si farà di tutto per scongiurare la necessità di giocare in campo neutro all’esordio: un’eventualità che peserebbe anche sulla campagna abbonamenti.
La prima data che aprirà la stagione 2023/24 sarà quella dell’esordio in Coppa Italia “Frecciarossa”. Non ci sono ancora date e tabellone ufficiale, ma sulla base del regolamento e delle date dello scorso anno, è presumibile il via nell’ultimo weekend di luglio. Il torneo vedrà la partecipazione di 40 società (44 se comprendiamo anche le squadre che giocheranno il turno preliminare come il Catanzaro). I giallorossi, che l’anno scorso furono sconfitti a Modena per 3-1, dovrebbero esordire contro il Vicenza in casa, ma è probabile il campo neutro o l’inversione di campo. In caso di successo sarà l’Udinese l’avversaria successiva, in un quadrante di tabellone che ospiterebbe anche Cagliari, Palermo e Milan. I rossoneri, insieme alle altre 7 sette teste di serie (Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Roma, Juventus e Fiorentina), entreranno in gioco a partire dagli ottavi di finale.
C’è attesa per capire le novità sul fronte organizzativo. Oltre alla conferma di Foresti e Magalini, è verosimile pensare che l’organigramma societario sarà allargato con una serie di figure necessarie per essere attrezzati alla B. Anche per quanto riguarda il settore giovanile dovrebbero esserci delle novità.
Sul fronte calciomercato, da sempre quello più intrigante per i tifosi, circolano i primi nomi di possibili acquisti e cessioni. Il gioco ormai lo conosciamo bene e da anni abbiamo scelto di sottrarci all’inutile corsa allo scoop di mercato. Di sicuro il Catanzaro sarà interessato da un’importante operazione di ringiovanimento sulla quale incidono molto le regole sulla composizione delle rose, in particolare il numero massimo di over che provocherà inevitabilmente molti addii dolorosi.
In lista di partenza è facile immaginare che ci siano tutti gli “over” che hanno giocato di meno nel corso dell’ultimo torneo, mentre la società, anche per bocca dello stesso Vivarini, è intenzionata a confermare i protagonisti di quest’anno. A completare l’organico dovrebbero si dovrebbero aggiungere un secondo portiere under, due difensori, due-tre centrocampisti e due attaccanti.
Per quanto riguarda le partecipanti al prossimo campionato di B, occhi puntati al ritorno della finale play-off fra Lecco e Foggia che si disputerà domenica 18 giugno. All’andata i lombardi hanno espugnato lo “Zaccheria” per 2-1 con gol decisivo di Lepore su punizione e coda polemica dalla sponda pugliese per l’arbitraggio del sig. Bonacina.
Finalmente una società che ha idee chiare e sa cosa fare per crescere. Da quasi 15 anni scrivo che per tornare da protagonisti nel calcio che conta occorre puntare nelle infrastrutture. Da quasi 15 anni scrivo che serve: 1) uno Stadio adeguato alle normative vigenti (il Ceravolo è uno stadio rimasto fermo agli anni 70/80 chee senza interventi sarebbe stato idoneo ancora per poco alla serie C). 2) Centro sportivo modello Sudtirol, ottimo il poligiovino ma non basta (ricordo a tutti che il Catanzaro fino a qualche anno fa si allenava nello spazio tra la porta e la curva est). 3) Centro medico di proprietà con staff medico di livello utile a curare in casa e accellerare il recupero dei propri tesserati (ricordo a tutti che i calciatori che si infortunavano facevano gli esami strumentali al pugliese e poi per la riabilitazione e il recupero venivano mandati in vacanza fuori regione). 4) settore giovanile (i campioni si costruiscono in casa). Negli anni 70/80 bastava investire tutto nella squadra mentre oggi per crescere occorre investire a 360 gradi. P.S. È arrivato anche il tabellone.
È necessario evitare che questo soggetto continui a scrivere fesserie
Sarà molto difficile, se leggo i nomi delle nostre avversarie mi viene lo scoramento, però è positivo che si sia scelto di mantenere la struttura della squadra, questo è un anno di transizione, se dovessimo riuscire a mantenere bene la categoria, la società potrebbe pensare ad investire nelle strutture.
Lo sta già facendo.