Il Catanzaro chiude il girone d’andata con l’ennesima goleada ai danni del Potenza e stabilisce il nuovo record di punti per la serie C (51) dopo 19 giornate. Superata la Reggina di Toscano che nel 2019 si fermo a quota 49. Numeri stratosferici per i ragazzi di Vivarini che non possono ancora festeggiare, visto che il calendario propone nell’antivigilia di Natale, la difficile sfida col Picerno.
L’imbattibilità del Potenza
L’orario d’inizio di Catanzaro-Potenza è insolito per una partita di calcio. Ma alle 12:30 gli spalti del Ceravolo sono affollati da circa 7.500 spettatori, compresi i 124 tifosi ospiti, assiepati in curva Mammì e accolti con amicizia dai sostenitori giallorossi. Alla vigilia della sfida, i lucani arrivano da ben otto risultati utili consecutivi in campionato (due vittorie e sei pareggi) e lottano per uscire dalla zona play out in una classifica cortissima, almeno dal quarto posto in giu. Il Catanzaro vuole ripartire con una vittoria il percorso interrotto dallo 0-0 di Foggia, confermarsi dominatrice del torneo e mantenere l’imbattibilità per tenere a distanza le dirette inseguitrici.
Il pre-partita
L’assenza contemporanea di due esterni come Situm e Tentardini costringe Vivarini a lanciare dal primo minuto il giovane Katseris che vince il ballottaggio con Rolando. Per il resto è la solita formazione con il consueto e rodato 3-4-1-2. Mister Raffaele sull’altra sponda risponde con un 3-5-2 con Logoluso preferito a Steffé, ancora in condizioni fisiche precarie. Quando le squadre entrano in campo due momenti coinvolgono i presenti. Con uno striscione gli Ultras Catanzaro ricordano Sinisa Mihajlovic durante il minuto di silenzio concluso con un lungo applauso finale di uno stadio visibilmente commosso. Successivamente, dalla curva Ovest a lui intitolata, parte la coreografia per ricordare Massimo Capraro. Un bellissimo sventolio di bandierine giallorosse con un lungo striscione che ricorda l’importanza di Capraro nella storia del tifo organizzato. I tifosi del Potenza partecipano, ricordando a loro volta Massimo con uno striscione.
Partenza sprint
Il terreno di gioco è allentato per via delle piogge cadute in città in settimana. Mentre la coreografia è ancora in scena, il Catanzaro passa subito in vantaggio. Dalla sinistra Iemmello lavora un pallone per Ghion. La percussione del centrocampista è dirompente: semina due avversari in area e serve all’accorrente Katseris che di destro bagna con la rete il suo esordio in campionato da titolare. Il greco è il sedicesimo marcatore della rosa del Catanzaro in questa stagione. Sono passati soltanto 46 secondi e il Catanzaro è già in vantaggio. Il Potenza reagisce immediatamente, come si aspettava Vivarini alla vigilia. I lucani pressano alti e sviluppano le azioni sulla fascia sinistra, dove l’asse Katseris-Martinelli non è ancora rodato alla perfezione. Una punizione di Di Grazia è il preludio alla rete del pari che arriverà sempre grazie all’esterno rossoblù ex Catania allo scoccare del settimo minuto. Una bella verticalizzazione potentina trova l’attaccante lucano in area sul lato sinistro. Di Grazia calcia in anticipo di prima sul palo lungo, eludendo l’intervento di Brighenti e Fulignati.
La pazienza del Catanzaro
Il Catanzaro non si scompone, non va in ansia per il pari subito e con personalità ricomincia a fare la partita. L’ampiezza della manovra è una caratteristica al pari della pressione alta sui portatori di palla avversari. Verna riconquista un pallone nel mezzo che affida a Iemmello che pesca Sounas. Questa volta la verticalizzazione è di marca giallorossa. Sounas serve sulla corsa Biasci, l’attaccante anticipa Gasparini che lo stende. Sul dischetto Iemmello cede il pallone a Biasci che non trovava la rete da quattro partite. Portiere a sinistra e palla a destra: Catanzaro di nuovo in vantaggio al 16′ minuto.
Luna Park Catanzaro
Da questo momento in poi inizia lo spettacolo che sarà solo di marca giallorossa. La terza rete che chiude il primo tempo con il doppio vantaggio dei giallorossi è da cineteca. È addirittura Fulignati, con un millimetrico lancio di quaranta metri, a pescare Vandeputte sulla sua corsia preferita. Lo stop di Vandeputte, con conseguente dribbling a saltare Gyamfi, è da far rivedere ai bambini delle scuole calcio. Il belga arriva sul fondo dalla sinistra e in area ci sono ben quattro calciatori in maglia rossa ad attendere il pallone. La finta di Biasci è per Sounas che di sinistro di prima intenzione calcia sotto l’incrocio dei pali alla destra del portiere. È la sesta rete per il greco in questo torneo. Termina un primo tempo scoppiettante, con una partita già indirizzata che ha divertito i tifosi presenti sugli spalti. L’unico rammarico è per le tre ammonizioni subite, compresa quella di Martinelli che, diffidato, sarà assente nel prossimo turno.
La ripresa è accademia
Il secondo tempo inizia con gli stessi effettivi del primo tempo. Il Catanzaro chiude la partita con un gol di rapina di Biasci che arriva al 51′. Scambio in area Iemmello-Ghion, un difensore respinge la conclusione del centrocampista catanzarese e Biasci firma poker e doppietta personale che lo porta in doppia cifra (10) in questo campionato. Passano solo tre minuti e Vandeputte dopo uno scambio con Ghion si sistema sul destro un pallone al limite dell’area e fulmina con un tiro a incrociare l’estremo difensore dei leoni. Vandeputte raggiunge a sei reti Sounas nella classifica dei marcatori. All’appello manca il cannoniere del girone Pietro Iemmello. La rete del tennistico 6-1 sarà del bomber giallorosso dopo una disattenzione dei calciatori del Potenza. Iemmello scavalca con un lob il portiere e di testa deposita in rete a porta sguarnita eludendo il disperato recupero di un difensore potentino. Prima della sesta rete Bombagi da fuori aveva colpito un palo. Bombagi era entrato al 18′ del secondo tempo per Biasci insieme a Fazio che aveva preso il posto di Martinelli e che probabilmente lo sostituirà venerdì a Picerno. Poi spazio anche per Curcio al posto di Sounas e Cinelli e Rolando per Katseris e Ghion.
Festa e record
Al triplice fischio i giallorossi festeggiano sotto la curva. La squadra raccoglie l’applauso di tutto lo stadio per l’ennesima prestazione da incorniciare. Oltre al record assoluto di punti in serie C, il Catanzaro in questo girone d’andata ha snocciolato altri record. Sei reti all’attivo al “Ceravolo” mancavano da un Catanzaro-Trapani 6-3 della stagione 2018/19. Per ritrovare un 6-1 bisogna risalire addirittura all’anno 1935, quando i giallorossi sconfissero la Fermana. Con il Crotone vincente a Giugliano, restano invariati i punti di distacco sulla seconda, mentre il Pescara sembra allontanarsi definitivamente, dopo la sconfitta in casa contro il Picerno. Proprio i lucani ospiteranno i giallorossi venerdì 23 alle 14:30 nell’ultima partita dell’anno. Sarà una sfida difficile perché il Picerno arriva da 6 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 8 partite. Il girone di ritorno, come sempre, sarà un altro campionato. Le difficoltà aumenteranno perché tutte le avversarie vorranno battere il Catanzaro per compiere un’impresa, tutte avversarie si rafforzeranno, tutte le avversarie saranno assetate di punti per raggiungere i propri obiettivi. Servirà il Catanzaro vero, quello ammirato sino ad oggi, quello che ha stupito anche i più ottimisti tra i tifosi.
SE NON LE VINCIAMO TUTTE FANNO SALIRE GLI ZINGARI , SAIA E PANETTELLA SONO DA RADIAZIONE IMMEDIATA , IL PRIMO NON ASPETTAVA ALTRO CHE AMMONIRE I DIFFIDATI ,I L SECONDO HA REGALATO AGLI ZINGARI UN RIGORE CHE NON ESISTE NEANCHE SU MARTE ! QUANTI RIGORI HANNO REGALATO ALLA SOTTOSPECIE ?!
nonostante siamo un rullo compressore , siamo ” costretti a vincere quasi tutto il resto delle partite ” sol perchè i topi di fogna che ci inseguono con la compiacenza di arbitri e sistema faranno di tutto per ostacolare il nostro cammino, ma quest’anno siamo superiori a tutto ,anche ad eventuali e sicure ingiustizie arbitrali prossime che ci saranno( cartellini gialli gratuiti…docet), perchè noi giochiamo a calcio , loro giocano sporco con le mazzette per comprare partite e arbitri, ma quest’anno non c’è ne per nessuno rimarrete con l’uovo al culo, grandissimi luridi