Non si e’ tenuto questa mattina nella Prefettura di Catanzaro il previsto incontro tra le organizzazioni sindacali e la Catanzaro servizi per l’applicazione del contratto integrativo aziendale a causa di un disguido d’orario.
“Restano indecifrabili – secondo un comunicato dei sindacati – gli atteggiamenti tenuti dagli amministratori della Catanzaro Servizi, i quali dopo aver firmato l’accordo integrativo aziendale, hanno messo in atto iniziative tendenti a svilire quanto sottoscritto, questo probabilmente avallato dai Comune di Catanzaro e da Italia Lavoro che sono i due soci della Catanzaro Servizi. Le organizzazioni sindacali, dimostrando grande senso di responsabilita’, al fine di evitare disaggi alla cittadinanza, in diverse occasioni hanno tentato, con richieste d’incontro avanzate anche alla presidenza della societa’, di evitare azioni conflittuali. Purtroppo ad oggi con gli atteggiamenti tenuti, si e’ arrivati alla conclusione che la Catanzaro Servizi non intende mantenere gli impegni assunti. Le federazioni sindacali Filcams -Fisascat – UIltucs – prosegue la nota – hanno chiesto al funzionario della Prefettura di riconvocare le parti anche perche’ e’ stata attivata la procedura di raffreddamento prevista dalla legge che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi ritenuti di pubblica utilita’. I lavoratori e le organizzazioni sindacali vogliono evitare disagi alla cittadinanza e percio’ – si fa rilevare -hanno chiesto inoltre un incontro ad Italia Lavoro e al Comune di Catanzaro da tenersi a brevissima scadenza per l’applicazione del contratto sottoscritto in tutte le sue articolazioni, facendo presente che le furberie comunque non pagano. Pagano nell’azienda invece le singole clientele cui gli amministratori della societa’ ricorrono in continuazione per concedere aumenti di livello ed incentivi ad personam non concordati ne giustificabili” (CNN 2.12.2003)
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