Undici giorni separano il Catanzaro da quella che ormai è considerata da tutti fra le pagine più nere della storia del calcio in città: la roulette dei play-out.
Sappiamo bene che nel gioco del calcio non c’è mai nulla di scontato, però il risultato conseguito al termine della stagione è deprimente. Spareggio per non retrocedere fra i dilettanti e per giunta in uno scontro fra due città amiche e con tifoserie che si rispettano. Era davvero difficile fare peggio di così.
Da sportivi, in una situazione normale, bisognerebbe accettare il verdetto del campo proprio perché nel calcio nulla è certo. Ma dire che questo Catanzaro arriva ai play-out con il vento in poppa e carico come non mai, oggi è pura eresia.
Da due giorni sono ripresi gli allenamenti e risulta davvero inutile scrivere di tecnica o tattica. Ci si allena quasi come si stesse preparando un torneo parrocchiale. Nessuna tensione, nessuno sguardo tirato o cattivo, come se chi veste la casacca del Catanzaro, stesse indossando una maglia qualsiasi.
Da segnalare la protesta isolata, ma carica di significato, di un tifoso che ieri ha distribuito figurine di calciatori del grande Catanzaro. Difficile capire se qualcuno abbia compreso, ma l’impressione è che questo gruppo sia impermeabile a qualsiasi richiamo ambientale.
Del resto, anche a Fondi, contro una squadra appagata dai risultati provenienti dagli altri campi, si è vista l’ennesima prova senza carattere dei giallorossi.
Atteggiamento dimesso, quasi da partita d’allenamento, come se la posta in palio fosse la bambolina che regalano alle giostre e non la salvezza di una gloriosa squadra qual è il Catanzaro.
Il sito ufficiale della società è fermo ai convocati di Fondi, la società è muta, Erra è solo e basta guardare il suo volto nelle conferenze stampa per capire l’aria che tira.
Agli allenamenti s’intravede solo la vice presidente Gessica Cosentino con una presenza ormai quasi inutile, Preiti, non pervenuto ma, anche lui, con enormi responsabilità circa l’allestimento della squadra e la gestione del gruppo. Stesse considerazioni valgono per il presidente, che da poco dovrebbe essere rientrato dalla trasferta in terra asiatica.
Proprio mister Gicos dovrebbe fare capolino al Poligiovino nella giornata di domani. Paradossalmente, con tutti i limiti evidenziati da una conduzione deficitaria della sua proprietà, rimane l’unica speranza per dare una scossa all’ambiente e ai tesserati, visti gli scadenti risultati ottenuti dai suoi delegati.
Sono leciti a questo punto i dubbi dei tifosi circa lo scarso impegno dei calciatori. Tirare i remi in barca o addirittura pensare a uno svincolo automatico in caso di retrocessione per poi accasarsi a costo zero presso altri lidi (vedi calciatori sotto contratto) visto l’andazzo, potrebbe non essere utopia.
L’anno scorso, in una situazione diversa, Cosentino arrivò alla vigilia di un Catanzaro-Lecce. Era la seconda di mister Erra e le grida del presidente si sentirono dagli spalti del Poligiovino.
Dopo la strigliata, il Catanzaro si risvegliò d’improvviso. Arrivarono vittorie e si ritornò almeno a sperare in qualcosa. Oggi la realtà è molto diversa e se le cose rimarranno così, l’epilogo non potrà che essere negativo. Inutile appellarci alla passione dei tifosi, quella c’è e rimarrà per sempre, ma stavolta possono fare davvero poco.
I principali attori sono loro, mister Gicos, tecnico e calciatori. L’augurio è che in questi undici giorni, il presidente prenda in mano la situazione, partecipi attivamente agli allenamenti, affronti anche le urla dei sostenitori giustamente delusi e arrabbiati, ma almeno facesse il presidente, perché in un anno totale di deleghe, anzi due, i risultati sono stati davvero da incubo.
Di contro, la Vibonese prepara giustamente le due partite come fosse una finale scudetto. Per queste settimane è stato ingaggiato un nutrizionista (un professionista catanzarese) per curare lo stile di vita degli atleti in funzione della preparazione che sarà cambiata, perché quando si giocheranno i play-out farà caldo. Sicuramente Campilongo procederà con gli allenamenti a porte chiuse e terrà lontana la squadra dalle tensioni.
E il Catanzaro? Al momento nulla. Tutto procede come suddetto e non ci resta che sperare che da domani qualcosa cambi sul serio e alla svelta prima che il fondo sia definitivamente toccato. Da lì non si torna indietro.
Salvatore Ferragina
Speriamo finisca presto questo scempio….
basta parole!!!
Il bravo Ferragina invoca una scossa. Gli dò ragione, ma temo che questi pseudo dirigenti e questa malcapitata squadra non riuscirebbero a sentire nemmeno scosse sismiche o crepitìio di mitraglietta Skorpion. L’ultima occasione per farci ricredere è il play-out. Da tifoso chiedo solo che se la giochino con lo spirito di "Fuga per la vittoria", non solo per salvare la categoria ma il loro Amor Proprio.
Siamo in ranti. Apofis, Saro, petilia, oreisan, Toronto, mikienzo. Non potete ignorarci. Quei due pessimisti e catastrofisti buttatelo fuori. Non se ne può più. Si augurano la D.
Per nome dei miei amici e a nome di tutta la comunità giallorossa finitela di parlare di D. Andate a tirare cicorie
bravo solo che sti scemi che GUFANO PER LA NON GLI VIENE UNA DIARREA da stare a casa mentre giochiamo !!
A questo punto…..visto che i nostri sono mosci mosci…..speriamo che il nutrizionalista catanzarese sbagli …..u mangiare.
Ah ah
Il comune…..deve mettere più container specifici…ah ahah
Noi ci crediamo ….perché siamo i veri tifosi e una per questa volta Cosentino metti prezzi popolari soprattutto per i ragazzi e riempi il Ceravolo!! Un caro saluto a tutti e forza Aquile
Già sono depresso se scrivete anche queste cose… purtroppo l’occhio del padrone ingrassa il cavallo, i padroni del Catanzaro sono cosentino e i tifosi, questa è più che una finale di champion bisogna prepararla nei minimi particolari con professionismo e tensione morale.
Forse la scossa dovrebbero darla i tifosi…..!!!!!!!!!!
Concordo! I tifosi servono soprattutto in momenti come questi
hjai detto bene ma tanti gufano per la D
Sono tranquilli perché coscienti della propria superiorità 🙂
Basterebbero 220 Volt per 5 minuti …. a chi dico io. La scoss giusta.
Cosa dire, la vibonese merita la lega pro.
Ci saranno 2 scosse. La prima scossa farà rizzare i capelli a tutti voi la seconda scossa invece ne provocherà la caduta. Ci sarà poi una terza scossa che condannera’ la piazza all’equilibrio voluto.
Apocalisse di Giovanni …..apostasia degli ultimi tempi!!
Buongiorno….cari " presunti amici" ma di sicuro con lo stesso sangue giallorosso che ci scorre nelle vene sono anche io uno degli anta che ha visto lo splendore del catanzaro , finiamola di GUFARE PER LA d, facciamo i tifosi come si facveva una volta uno tutti e tutti per uno il catanzaro basta disfattismi aiutiamo questi ragazzi a svegliarsi dal torpore se hanno vinto della partite con delle squadre molto più forti della nostra proprio dei brocchi non saranno e allora? uniamoci tutti a tifare come una volta….FORZA AQUILE….VIVA I GIALLOROSSI
Bravo concordo pienamente!!!!
speriamo che anche gli altri siano della stessa idea !!
CAZZO!!!!!!!! Diamoci tutti una svegliata se non vogliamo finire all’inferno!!!!!!!!!
chimmu è disgazziatu quant’è bruttu<br />
chimmu è disgazziatu quant’è bruttu<br><br />
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