CATANZARO â Il Catanzaro câè
ma non si vede. Può essere racchiuso in queste poche parole il messaggio
che Piero Braglia ha voluto inviare durante il test di oggi pomeriggio. Del
4-4-2 provato la scorsa settimana neanche lâombra. Pierino la peste
è rimasto fedele alla difesa a tre ampiamente collaudata in campionato,
e difficilmente cambierà idea. Il tecnico di Grosseto, comunque, se ha
lasciato intendere che sarà il 3-4-3 il modulo da impiegare contro il
Paternò, ha preferito mischiare le carte per evitare parole inutili da
parte della stampa e soprattutto per fare ombra su quello che sarà lâundici
titolare che affronterà i siciliani.
Il risultato di 7 a 1 in favore dei giallorossi, è stato merito della
squadra che ha affrontato il secondo tempo, ovvero lo standard titolare del
Catanzaro. Durante la prima frazione di gioco, infatti, Braglia ha mandato in
campo quelli meno impiegati nella prima parte di campionato, fatta eccezione
per Ivano Pastore; in porta è andato Gentili; a completare la linea difensiva,
oltre allâex tarantino impiegato al centro, ci hanno pensato Ascoli a
destra e Zattarin a sinistra; Pierotti, Andrisani, Ottonello e Machado hanno
formato la linea di centrocampo, mentre in zona offensiva sono stati impiegati
Morello, Luiso e Biancone. La prima parte di gara è terminata 1 a 1 grazie
alla rete messa a segno da Luiso. Migliore in campo sicuramente il giovane Ottonello,
che ha stupito il pubblico presente il tribuna con qualche colpo davvero geniale.
Nella ripresa si è visto un altro Catanzaro. Una squadra cinica e capace
di annientare dopo pochi minuti il Sambiase. Braglia ha messo in campo la solita
formazione: Zappella, Ciardiello (che ha rilevato Pastore, ovviamente stanco),
Ascoli; Dei Briano, De Simone e Caterino; Toledo, Corona e Ferrigno. Nulla da
fare per Alfieri, rimasto ancora fermo, che domenica sarà obbligato a
vestire la maglia da tifoso ed accomodarsi in tribuna: la fascite dÃ
ancora problemi. La formazione titolare ha messo la palla nel sacco ben 6 volte
grazie alle marcature di Ferrigno (2), Corona (2), un autogol ed una grandissima
realizzazione da fuori area di Mimmo De Simone.
I tifosi che si aspettavano una rivoluzione tattica, dunque resteranno delusi.
Braglia, dal canto suo ha espresso chiaramente che «i problemi del
Catanzaro, se ci sono, non sono sicuramente legati al modulo. Tutti i giocatori
devono arrivare in porta â ha continuato il tecnico â e
tentare di mettere la palla nel sacco. Credo sia più una questione di
fame, ci vuole più grinta e voglia di lottare». Braglia ha
speso qualche parola anche per il prossimo avversario: «Con il Paternò
non sarà assolutamente facile. Vi invito a visionare la cassetta di Crotone-Paternò
per farvi vedere con chi avremo a che fare. Sarà dura».
ma non si vede. Può essere racchiuso in queste poche parole il messaggio
che Piero Braglia ha voluto inviare durante il test di oggi pomeriggio. Del
4-4-2 provato la scorsa settimana neanche lâombra. Pierino la peste
è rimasto fedele alla difesa a tre ampiamente collaudata in campionato,
e difficilmente cambierà idea. Il tecnico di Grosseto, comunque, se ha
lasciato intendere che sarà il 3-4-3 il modulo da impiegare contro il
Paternò, ha preferito mischiare le carte per evitare parole inutili da
parte della stampa e soprattutto per fare ombra su quello che sarà lâundici
titolare che affronterà i siciliani.
Il risultato di 7 a 1 in favore dei giallorossi, è stato merito della
squadra che ha affrontato il secondo tempo, ovvero lo standard titolare del
Catanzaro. Durante la prima frazione di gioco, infatti, Braglia ha mandato in
campo quelli meno impiegati nella prima parte di campionato, fatta eccezione
per Ivano Pastore; in porta è andato Gentili; a completare la linea difensiva,
oltre allâex tarantino impiegato al centro, ci hanno pensato Ascoli a
destra e Zattarin a sinistra; Pierotti, Andrisani, Ottonello e Machado hanno
formato la linea di centrocampo, mentre in zona offensiva sono stati impiegati
Morello, Luiso e Biancone. La prima parte di gara è terminata 1 a 1 grazie
alla rete messa a segno da Luiso. Migliore in campo sicuramente il giovane Ottonello,
che ha stupito il pubblico presente il tribuna con qualche colpo davvero geniale.
Nella ripresa si è visto un altro Catanzaro. Una squadra cinica e capace
di annientare dopo pochi minuti il Sambiase. Braglia ha messo in campo la solita
formazione: Zappella, Ciardiello (che ha rilevato Pastore, ovviamente stanco),
Ascoli; Dei Briano, De Simone e Caterino; Toledo, Corona e Ferrigno. Nulla da
fare per Alfieri, rimasto ancora fermo, che domenica sarà obbligato a
vestire la maglia da tifoso ed accomodarsi in tribuna: la fascite dÃ
ancora problemi. La formazione titolare ha messo la palla nel sacco ben 6 volte
grazie alle marcature di Ferrigno (2), Corona (2), un autogol ed una grandissima
realizzazione da fuori area di Mimmo De Simone.
I tifosi che si aspettavano una rivoluzione tattica, dunque resteranno delusi.
Braglia, dal canto suo ha espresso chiaramente che «i problemi del
Catanzaro, se ci sono, non sono sicuramente legati al modulo. Tutti i giocatori
devono arrivare in porta â ha continuato il tecnico â e
tentare di mettere la palla nel sacco. Credo sia più una questione di
fame, ci vuole più grinta e voglia di lottare». Braglia ha
speso qualche parola anche per il prossimo avversario: «Con il Paternò
non sarà assolutamente facile. Vi invito a visionare la cassetta di Crotone-Paternò
per farvi vedere con chi avremo a che fare. Sarà dura».