CATANZARO â Lâopportunità di vincere a Sora, induce, più che mai, a pensare a Giorgio Corona, 14 gol questâanno, 76 in carriera in 169 gare, 30 anni a maggio, goleador da sempre. âSono il primo a sperarci âdice- e non solo per la trasferta di Sora. Quando, 4 stagioni addietro, lâincontrai con il Campobasso, sfiorai solo il gol. Spero di rifarmi.â Fanno ben sperare i precedenti dati del bomber, che, nei suoi gironi di ritorno, ha continuato ad essere prolifico. âInvero, non ho mai fatto differenza fra le varie stagioni dellâanno âcontinua âRe Giorgio- Nella passata stagione, con il Brindisi, nella seconda fase del torneo, realizzai quasi la metà dei 20 gol complessivi.. Con il Giugliano, lâanno prima, feci la stessa cosa, mentre a Campobasso, ricordo che ne feci un pò di meno per lâevidente parabolla discendente che la squadra subì. Comunque, parto dal principio che nel calcio e nello sport in genere, queste comparazioni hanno un significato relativo. Cambiano troppe cose per fare dei paralleli. I 14 gol di questa stagione, li ho realizzati con un gruppo di qualità , in cui tutto funziona bene. Non so cosa sarebbe successo con avversari diversi e con una squadra differente.â Quando, poi, gli si domanda lâimportanza dei suoi acuti per la gara di domani a Sora, così risponde: âNon vorrei essere banale, ma le reti servono sempre. La vittoria dobbiamo sempre cercarla, senza avere lâansia di farlo. Spesso, i gol ed i 3 punti sono un pulman o un treno che passano fuori orario ed allâimprovviso, dipendendo da variabili incontrollabili. Spesso abbiamo meritato di vincere e non ci siamo riusciti. Abbiamo meritatamente superato il Foggia, ma siamo stati meno brillanti di altre gare, in cui abbiamo avuto meno fortuna. La stessa cosa è accaduta alla Viterbese, che, allâandata, non ha con noi assolutamente disputato una buona partita ed ha vinto; domenica, invece, sâè fatta apprezzare e stava rischiando di perdere. Sostengo, in conclusione, che è indispensabile il conforto di qualche buona stella.â Nulla dice sul turn-over fra Morello e Toledo o sulla possibile utilizzazione di Luiso, ex di Sora: âNulla dico, perchè nulla sta a me dire sullâargomento. Abbiamo una rosa molto competitiva ed è normale che ci siano avvicendamenti. Eâ una storia che si ripete, nelle squadre in cui i titolari non sono 11, ma 18 o 20. Sta allâequilibrio dei giocatori capire queste cose ed affidarsi alla competenza dellâallenatore.â Come anticipato, è scontato il recupero di Caterino che giocherà al posto dello squalificato Ascoli, lâinserimento di Pierotti in sostituzione dellâinfortunato Dei, quello di Morello al posto di Toledo. Il pubblico, da parte sua, ha reagito con unâennesima prova di generosità ad un primo ed eccessivo sconforto successivo al pari di domenica: i pulman che raggiungeranno Sora, a parte i mezzi privati, non saranno meno di 15, mentre i tifosi al seguito dovrebbero essere più di 1000.
Salvatore Blasco