Ce l’ha messa tutta il Catanzaro. L’impegno non è certo mancato, oggi come in quasi tutte le partite disputate finora dagli uomini di Brevi, ma l’impegno non basta per raggiungere la vetta. Si deve essere anche bravi e fortunati. E per quanto a bravura e fortuna i giallorossi oggi hanno mostrato tutti i loro limiti, che sono poi gli stessi che si portano dietro da tutto il campionato.
Nel primo tempo qualcosa di diverso si è visto. Nella prima mezzora i giallorossi hanno provato a costruire il gioco con degli ottimi scambi invece di affidarsi ai soliti lanci lunghi dalla difesa in cerca di… nessuno! Ma purtroppo il cambio di registro è durato poco e già nella ripresa si è tornato all’antico con l’aggravante della frenesia nel cercare il gol che ha finito per avvantaggiare il Prato che non ha fatto nulla se non difendersi per 90 minuti.
Purtroppo le numerose azioni da gol create dalle Aquile non si sono concretizzate in segnature per l’imprecisione degli attaccanti e per la bravura del portiere ospite che oggi è sicuramente da segnalare quale migliore in campo tra i suoi.
Con questo pareggio il Catanzaro viene raggiunto in terza posizione dal Lecce che ha sbancato L’Aquila, mentre il Perugia allunga grazie al quasi tennistico risultato di oggi sul Gubbio.
Seguiranno i servizi dai nostri inviati al Ceravolo.
TM