Partita sfortunata per le Aquile che, affrontando una delle formazioni più attrezzate per il salto di categoria, sono incappate in una serie incredibile di errori individuali che hanno spianato la strada agli avversari. La squadra di Mister Vivarini ha iniziato bene la gara spingendo gli ospiti nella propria metà campo ed andando vicino al vantaggio con Biasci che da pochi passi su invito dalla sinistra di Vandeputte tira incredibilmente a lato.
Il Parma ci prova in ripartenza ma inizialmente la difesa di casa si disimpegna abbastanza bene. Al 18′ Krajnc viene troppo facilmente saltato da Bonny che mette a centro area per l’accorrente Man. Nulla da fare per Fulignati: il Parma è in vantaggio. Il Catanzaro accusa il colpo ma abbozza la reazione buttandosi in avanti, gli ospiti colpiscono ancora in contropiede ed una dormita difensiva costringe Scognamillo a commettere fallo su Bonny. Rigore battuto da Benedyczak al 25′ e raddoppio degli ospiti. Il Catanzaro ferito cerca ad ogni costo il gol che rimetterebbe i GialloRossi in partita, ma sono troppo ampi gli spazi che vengono lasciati agli ospiti sulla fascia sinistra.
Giunge così al 39′ il terzo gol sempre ad opera di Benedyczak che a centro area con la difesa schierata trova il tiro sporco che finisce all’angolo alla destra di Fulignati. Le Aquile sanno che un gol potrebbe dare linfa ad una flebile speranza di rimonta e provano a rimettere la partita in sesto ma le buone iniziative di Iemmello e compagni sono sterili. Ci simette anche l’arbitro quando nel finale di tempo fischia un fallaccio di Estévez, dopo che Vandeputte da buona posizione aveva concluso alto sulla traversa, ammonendo il calciatore ospite ma decretando la fine del tempo senza lasciar battere la punizione.
Il secondo tempo inizia con alcuni cambi da una parte e dall’altra, ma è ancora il Parma a trovare subito al 47′ la quarta rete, complice una difesa GialloRossa oggi veramente approssimativa. Partipilo appena entrato batte Fulignati su passaggio in area di Sohm dalla sinistra. Qui praticamente finisce la partita. I ragazzi di Mister Vivarini continuano a provarci per senso del dovere ma la gara è ormai compromessa. Da notare che Situm ha dovuto abbandonare il campo per infortunio al 81′ per un fallaccio di Zagaritis, solo ammonito dal mediocre Aureliano di Bologna, lasciando il Catanzaro, che aveva già operato tutti i cambi, in inferiorità numerica. Al 84′ c’è il pokerissimo del Parma con Colak che riceve in area dal subentrato Di Chiara e dopo essersi girato di piatto trafigge Fulignati sul primo palo.
Con questa sconfitta il Catanzaro rimane a 10 punti in classifica, al pari di Modena e Palermo che hanno una gara in meno. Precede il Venezia con 11 punti, mentre la testa della classifica è del Parma che sale a quota 13.
TM
Chiamare infortunio quello di Situm è immorale. È un fallo premeditato sull’uomo che dava più fastidio, con le sue sgroppate sulla fascia.
Comunque che la giornata era storta si è capito subito quando quel mediocre arbitro ha interrotto l’attacco di Ghion al centro verso l’area del Parma. Poi ieri purtroppo non ha funzionato quasi niente, attacco fantasma ( vedi Iemmello) centrocampo propositivo ma come copertura zero, difesa è meglio non parlarne. Purtroppo oltre alla bravura del Parma ci siamo messi noi ad affrontarlo a viso aperto e siamo stati puniti, cosa che succedeva l’anno scorso alle squadre avversarie quando pretendevano di affrontarci a viso aperto e ne prendevano 5.
Ripeto quanto già scritto giorni fa….troppa fretta di liberarsi di Martinelli. Per spirito di sacrificio e centimetri di altezza avrebbe quasi certamente limitato il numero di gol incassati sia a Lecco che con il Parma.
Dovendo però pensare al presente, c’è da augurarsi che Situm torni prima del previsto.
Quel maledetto che l’ha azzoppato speriamo finisca presto in dialisi fino all’ ultimo giorno della sua vita. Augurargli la morte sarebbe un regalo.
AVANTI AQUILE!