Rassegna stampa

Catanzaro, pari amaro

Passa due volte in vantaggio ma si lascia raggiungere dal Benevento
Proteste per la direzione di gara del signor Mazzoleni
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Un pareggio che lascia l’amaro in bocca agli oltre 6.500 spettatori accorsi al Ceravolo ieri pomeriggio. Il 2-2 di Catanzaro-Benevento è un risultato che sta stretto ai padroni di casa. Tutte e quattro le reti sono state realizzate nella prima frazione di gioco.
Un primo tempo spettacolare, in cui i giallorossi di Braglia hanno annichilito gli avversari sia atleticamente sia dal punto di vista del gioco espresso in campo. La ripresa è stata giocata su ritmi decisamente più blandi. Inadeguato l’arbitraggio del signor Mazzoleni di Bergamo (fratello del più noto direttore di gara approdato nella Can di A e B, subito dopo aver arbitrato la finale play off del 15 giugno Catanzaro-Acireale). Due i probabili rigori negati al Catanzaro. Il primo su Corona che al 9′ del secondo tempo è steso in area da un avversario, l’altro per un fallo di mano in area sannita allo scadere della gara. Il Benevento, da parte sua, non ha fatto granché nel corso dei 90′ di gioco. La prima rete è frutto di un’ingenuità della difesa calabrese, quella del pareggio di una fortunata serie di deviazioni sul calcio di punizione tirato da Vanacore. La difesa giallorossa si conferma il reparto più fragile del Catanzaro 2003/2004. Il solo Zappella, che ha il grosso merito di sbloccare il risultato all’8′, conquista la sufficienza. Evanescente Molino, che perde di gran lunga la sfida a distanza con Corona. Un centravanti che, oltre a segnare puntualmente, non lesina un impegno costante sul campo. Conferma a pieni voti anche per uno dei protagonisti della vigilia, Robson Toledo fa ammattire i difensori sanniti per tutto il primo tempo. Dopo le ultime opache prestazioni, Gentili si accomoda in panchina, lasciando il posto a un incerto Lafuenti. Braglia schiera il consueto 3-4-3, relegando in panchina capitan Ciardiello. Difesa a tre con Pastore al centro, Milone e Zappella ai lati. Il centrocampo è composto da Dei e Ascoli che operano sulle fasce, e Alfieri e Briano al centro. In avanti, Corona è il punto di riferimento della compagine casalinga, mentre Toledo a destra e Ambrosino a sinistra hanno il compito di scardinare la difesa campana. Alla prima occasione, il Catanzaro va in vantaggio con Zappella. Calcio di punizione di Alfieri vicino alla bandierina del calcio d’angolo, il difensore ex Viterbese svetta in area e trafigge Lotti (8′). Neanche il tempo di festeggiare la rete che il Benevento agguanta il pareggio. E’ il 12′ quando Poziello si smarca in area di rigore e lascia partire un bolide diagonale che trafigge Lafuenti. Gli uomini di Braglia reagiscono prontamente, tornando in vantaggio con Corona che realizza di testa il suo quarto centro stagionale su corner battuto da Alfieri (16′). Al 22′ sale in cattedra Toledo che soffia la palla a un avversario sulla sinistra entra in area e lascia partire un tiro respinto da Lotti ma in area non c’è nessuno in grado di approfittarne. Al 26′ la compagine locale si affida a uno schema provato in allenamento: Alfieri batte una punizione a favore di Corona che, a sua volta, passa la palla a Toledo che a tu per tu col portiere ospite non riesce a metterla dentro. I padroni di casa continuano ad attaccare senza riuscire a concretizzare la mole di gioco creata. Travolgente Corona al 39′: dribbling continuato ai danni di tre difensori sanniti, passaggio verso Ambrosino che tira. Lotti para. La doccia fredda arriva al 46′. Briano commette fallo sulla sua trequarti. Vanacore s’incarica della punizione, il tiro subisce alcune deviazioni in area e la traiettoria del pallone beffa Lafuenti.
Nel corso della prima mezz’ora della ripresa non si registrano grosse emozioni. Il Catanzaro prova a riportarsi in vantaggio negli ultimi 20 minuti, ma ogni tentativo risulta vano. Al 35′ il solito Corona sfiora la segnatura con un tiro dall’area piccola che si spegne sull’esterno della rete. Poi una serie di punizioni calciate da Alfieri, ma il duello con Lotti è vinto dall’estremo difensore ospite. Spazio alle recriminazioni al 45′ quando un fallo in area sannita non è punito con il penalty dall’arbitro. Un punto resta il magro bottino di una partita che ha visto un Catanzaro in grado di battere nettamente sul campo la forte compagine sannita.

Enrico Foresta

Autore

God

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