«Contro il Palermo possiamo dire di avere due risultati su tre. In tal senso infatti a noi il pareggio può andare anche bene. Ho parlato alla squadra ed è chiaro che vorremmo vincere, ma se arrivasse un pareggio saremmo comunque soddisfatti. È giusto però ricordare che avremo un finale di stagione non proprio semplicissimo e quindi contro i rosanero giocheremo per centrare il massimo risultato»
Come ha vissuto questi giorni e cosa le ha lasciato la scomparsa di Papa Francesco?
«Papa Francesco era un punto di riferimento per tutti. Sembrava si fosse ripreso e la notizia della sua morte ci ha lasciato senza parole. Il suo operato ha segnato una svolta epocale nella Chiesa e certamente la sua persona resterà nella storia».
Soddisfatti della scelta della data del recupero e del fatto che non giocherete sabato nel giorno dei funerali del Santo Padre?
«Sul recupero del 13 maggio non possiamo essere contenti in virtù delle due trasferte consecutive che ci toccherà affrontare, cosa che per regolamento non dovrebbe verificarsi. Purtroppo però non c’erano molte alternative. Alla fine le partite vanno giocate e aggiungerei anche vinte. Sulla partita con il Palermo avremmo preferito si giocasse domani (oggi, ndr), ma questa linea non è passata. Capisco le problematiche dei rosanero legate alla logistica, ma non le condivido. Noi siamo andati a Palermo in pullman nel match di andata e avrebbero potuto farlo anche loro. Così facendo avremmo avuto più tempo a disposizione per recuperare le energie in vista degli impegni del primo maggio. Sarebbe stato più logico giocare contro i rosanero di venerdì».
Quanto crede alla possibilità di finire il campionato davanti ai rosanero e che percentuale avete di centrare questo risultato?
«Sono molto scaramantico e preferisco non espormi. Oggi siamo avanti e mi auguro che questo vantaggio sul Palermo possa essere confermato anche a fine stagione».
Il Palermo in estate vi cede Pigliacelli per far spazio a Desplanches. Quest’ultimo però non convince e finisce per perdere il posto. Un errore di valutazione dei rosanero che vi ha fatto comodo visto il positivo bilancio di Pigliacelli con il Catanzaro?
«Non conosco le dinamiche del Palermo e ognuno fa le proprie scelte. Noi siamo contenti di Pigliacelli e posso affermare che ha sostituito degnamente Fulignati. È un portiere dotato di esperienza e personalità e con noi sta facendo bene. Avendo trovato un degno sostituto non ci siamo pentiti di aver ceduto Fulignati».
Pohjanpalo e Brunori brillano nel Palermo. Potendone scegliere uno solo, quale dei due vorrebbe non incontrare?
«Preferirei non incontrare Pohjanpalo, senza nulla togliere a Brunori che abbiamo incontrato più volte e che conosciamo bene. Pohjanpalo è sempre difficile da marcare avendo questo atteggiamento sornione durante la partita, salvo poi farsi trovare pronto al momento giusto. Certamente parliamo di due grandi attaccanti che avrei voluto anche io nel mio Catanzaro».
Gravina parla di sostegno. Floro Flores di radiazione. Da Presidente come si pone di fronte al fenomeno del calcioscommesse?
«Io sono rigido su questo argomento. Non ci può essere clemenza nei confronti di chi ha fior di stipendi e manifesta un problema di questo genere. È facile una recidiva ed è giusto che in questi casi i soggetti interessati pensino a curarsi e non a giocare. Mi dispiace per l’amico Gravina ma ad essere buonisti si ottiene poco. È un po’ come la droga. Andrebbe ammesso che si ha un problema che non è compatibile con il mondo calcistico».
Le lamentele del Palermo dopo Bari, le tante voci sul dossier da parte dei rosanero. Ha paura che ci possa essere anche inconsciamente un’influenza sull’arbitro Feliciani?
«Credo poco a queste cose. Siamo in una categoria nella quale gli arbitri hanno già maturato una certa esperienza. Quindi personalmente non penso che Feliciani possa subire dei condizionamenti».
Ha già pensato a un futuro in società per Iemmello quando deciderà di smettere?
«Pietro mi ha già fatto capire che quando smetterà vorrà intraprendere la carriera di allenatore. In tal senso saremmo pronti a offrirgli un incarico partendo dalle giovanili. Deciderà lui se smettere tra un anno o meno. Per noi non c’è alcun problema. Lui è molto amico di De Zerbi e so che la sua intenzione è quella di fare degli stage con lui. Noi ci adegueremo alle sue scelte».
Crede nella possibilità di vedere il suo Catanzaro in A?
«Alla squadra ho detto che i playoff sono una lotteria nella quale può accadere di tutto. Il calcio è bello perché imprevedibile. È giusto dunque crederci anche se ci scontreremo con squadre molto forti. Giochiamo però sempre undici contro undici e ogni partita può prendere un verso piuttosto che un altro».
Fonte Ilovepalermocalcio.com, foto uscatanzaro.net