La gara ha offerto discreti spunti di carattere tecnico-tattico.
Il nuovo Catanzaro targato Cuttone si presentava con un semplice 4-4-2 facendo debuttare i nuovi acquisti Criniti e Falconieri, mentre il Noicattaro rispondeva con un modulo speculare in cui spiccavano le individualità di Moscelli e Zotti.
La partita iniziava subito bene per il Catanzaro che riusciva ad esprimere una manovra veloce e briosa imprimendo un buon ritmo soprattutto sulle fasce laterali dove Criniti dava vivacità ed era molto pericoloso.
La difesa non correva molti rischi con Gimmelli in posizione centrale, il centrocampo era ben organizzato con Benincasa al rientro ed in attacco si distingueva Falconieri che si procurava un paio di occasioni da gol.
Il Noicattaro sembrava avere un atteggiamento passivo, era aggredito, e si limitava solo ad iniziative personali veloci con palla bassa tra Moscelli e Zotti da un lato e Roselli e Suarez dall’altro che venivano prontamente sventate dalla retroguardia giallorossa.
Il primo tempo si chiudeva con il Catanzaro che meritava il vantaggio, ma che non riusciva nell’intento per errori di conclusione o mera sfortuna (doppio palo).
La ripresa del gioco, dopo i primi dieci minuti di leggera attesa, presentava di nuovo il Catanzaro proteso in avanti alla conquista del vantaggio.
Cuttone inseriva Brutto al posto dell’impreciso Merito con Marchano già in campo per l’infortunato Frisenda.
Criniti non abbassava l’intensità delle giocate, Brutto dava nuova spinta sull’opposto, ed il Catanzaro confezionava altrettante palle gol sventate da interventi prodigiosi del portiere Sassanelli.
Benincasa svolgeva meglio il suo compito perché prendeva lui, e non Berardi, la seconda palla dalla difesa, riuscendo a neutralizzare Coppola, e la squadra continuava a macinare gioco con tranquillità ed ordine tattico.
Il Noicattaro rimaneva con lo stesso modulo, e cominciavano a spegnersi le giocate di Zotti e Moscelli, mentre in difesa si registrava un approssimativo Di Meo.
La partita non si sbloccava e si annotava la inutile, e dannosa, espulsione di Brutto per proteste nei confronti del guardalinee.
In conclusione: il Catanzaro visto al Ceravolo gioca discretamente con equilibrio ed ordine manovrando bene sulle fasce laterali, purtroppo manca la finalizzazione che per sfortuna od imprecisione non arriva. E’ evidente che bisogna insistere su questa strada anche se, a questo punto della stagione, serve di più conquistare i tre punti che ricevere consensi o altro.
Di Paolo Carnuccio