MONOPOLI: D’Urso – Paris – Pugliese – Bonfardino – Tangorra – Caridi – Sifonetti (dal 13’ s.t. Loseto G.) – Cazzarò – Garofalo (dal 37’ s.t. Loseto G.) – D’Allocco – Memmo (dal 13’ s.t. Bitetto). A disposizione: Sardella – Migliozzi – Vittorio – Loseto F. All. Bitetto
Marcatori: Bueno (C) al 34’ p.t., al 12’ su rig. e al 22’ s.t.
Espulso: Bonfardino (M) al 1’ s.t. per somma di ammonizioni
Ammoniti: Caridi, Paris, Tangorra (M), Bueno (C)
Arbitro: Riccardo Tozzi di Ostia Lido
Assistenti: Gerardo Ciampa di Torre del Greco e Paolo Di Lascio di Salerno
Spettatori: 1.400 circa di cui circa 300 ospiti
Al trentaquattresimo le Aquile vanno in vantaggio, Priolo fa partire un cross dalla destra sul quale si avventa di testa il Killer Bueno che mette alle spalle dell’ ex D’Urso.
Nella ripresa il Catanzaro legittima la propria superiorità anche se gli avversari hanno giocato in dieci per l’espulsione Bonfardino al primo dopo un fallo su Morleo che gli costa la seconda ammonizione.
Al ventiduesimo la terza rete del Catanzaro che affonda definitivamente la vicecapolista, contropiede di Wahab che trova Bueno al centro dell’area, solo davanti alla porta di D’Urso e pronto a realizzare la sua tripletta.
La situazione che si vive a Catanzaro diventa sempre più strana.
Nelle ultime due gare la squadra ha trovato quell’equilibrio che mancava ad inizio stagione, a livello dirigenziale si notano timidi segnali di buona volontà ad andare avanti (testimoniati dai quattro acquisti per dar senso a questa rosa), quello che non si capisce e cosa avviene a livello di tifoseria. Violenta contestazione, mancanza di sostegno ed inopportune interferenze in quelle che dovrebbero essere delle trattative tra imprenditori.
Avanti adagio Catanzaro