CATANZARO. Morello al nono minuto, Corona al diciannovesimo: sono bastati meno di venti minuti al Catanzaro per chiudere il conto con il Paterno’, rimasto aperto dallo scorso 7 marzo quando la nebbia scesa sul “Ceravolo” aveva determinato il rinvio della gara. I giallorossi calabresi, a pari merito con l’Acireale, sono ora al terzo posto nella classifica del girone B della C1 con 49 punti, a tre punti dalla vetta, occupata dal Crotone (52), e ad un punto dalla Viterbese, che occupa la seconda piazza con 50 punti. Subito i padroni di casa, sostenuti dal solito numeroso pubblico nonostante la giornata feriale, hanno messo in chiaro le cose, dato che i tre punti servivano per riprendere quota, in vista della trasferta de L’Aquila di domenica prossima, e per non farsi distanziare dal Crotone, corsaro nel posticipo del lunedi’ a Lanciano. Sul manto erboso del vecchio comunale non c’e’ stata storia: il punteggio sarebbe stato piu’ pesante se Toledo nel primo tempo e Biancone nella ripresa non avessero mancato l’appuntamento con la terza rete. Per ora la missione degli uomini di Braglia, chiamati a bissare il successo di domenica scorsa contro il Giulianova, e’ compiuto. La posizione in area play-off e’ consolidata. Il Benevento, che si era avvicinato pericolosamente, e’ ora sotto di cinque punti. Da annotare la sostituzione dei due attaccanti titolari, Ferrigno e Corona, a meta’ gara, a beneficio di Biancone e Luiso. Con il gol di ieri, Corona e’ a 16 marcature complessive, secondo in graduatoria dietro a Borneo che ne ha 18. Dal 29 minuto del primo tempo, i siciliani hanno giocato in 10 per l’espulsione, dovuta alla doppia ammonizione, di Tombesi. Fra i padroni di casa e’ stato ammonito Toledo. Sulla partita non c’e’ niente da dire, abbiamo vinto meritatamente. E’ stata una gran bella gara sopratutto nella prima mezz’ora, poi non c’e’ stata storia. Dobbiamo andare avanti, poi vedremo”. Poche parole da parte dell’allenatore Pietro Braglia, negli spogliatoi del “Ceravolo”, sulla vittoria del suo Catanzaro. Il trainer toscano, come sempre, evita di esaltarsi ed invita alla prudenza sulle prospettive. Per cui, sollecitato a rispondere sulla gara in programma domenica all’Aquila, ha risposto senza enfasi, ma senza rinunciare ad essere tagliente: “Noi siamo sempre andati in trasferta per vincere, anche se qualcuno dice il contrario. Il problema e’ che non sempre ci si riesce. Il fatto che in trasferta- ha spiegato – facciamo un po’ di fatica e’ compensato dal fatto che in casa vinciamo spesso e volentieri. Speriamo ora di invertire la rotta fuori casa. Abbiamo cambiato modo di stare in campo anche per questo. Occorre giocare in velocita’ come abbiamo fatto oggi”. L’allenatore ospite, Maurizio Pellegrino, ex giocatore del Catanzaro, che non ha nascosto la sua emozione nel tornare nello stadio catanzarese, non ha mosso obiezioni rispetto al risultato finale. “Credo che sulla vittoria del Catanzaro ci sia pochissimo da dire, nel senso che e’ stata meritatissima. Noi siamo venuti qui per fare la nostra onesta partita. Ci mancavano quattro titolari – ha detto – ed era una squadra imbottita di giovani. Abbiamo cercato di fare il possibile ma contro questo Catanzaro oggi era molto difficile, considerata anche l’inferiorita’ numerica”. Il Catanzaro, secondo Pellegrino, “ha grandi grandissime possibilita’ di arrivare in testa alla classifica: Forse deve credere di piu’ nelle sue possibilita’ rischiando di piu’ anche fuori casa”.
A.N.
Catanzaro, missione compiuta
I giallorossi vincono per 2-0 nel recupero col Paternò e si portano a tre punti dalla vetta.
da Giornale di Calabria