Porte chiuse. È questa l’ipotesi maturata nelle ultime ore dopo il divieto di vendita dei tagliandi per la gara Catanzaro-Messina in programma sabato alle 20.30.
Dopo il già accennato no alla vendita dei biglietti, era facile ipotizzare che gli organi preposti avrebbero adottato misure idonee a garantire l’ordine pubblico, potenziando magari il servizio steward, limitando l’ingresso ai soli possessori della tessera del tifoso per la tifoseria ospite oppure, come misura più drastica, chiudendo il settore della tifoseria avversari.
La scelta avrebbe addirittura avuto un senso visto che nelle ultime due sfide disputatesi in terra siciliana, erano accaduti alcuni scontri fra le due tifoserie.
Nello specifico, il 28 agosto 2014 per la sfida di Coppa Italia, dopo il solito balletto sull’apertura della vendita dei biglietti, un’ora prima della chiusura dei botteghini, la trasferta è autorizzata. Da Catanzaro partono in circa settanta ma in terra di Sicilia nessuno è al corrente dell’arrivo dei tifosi giallorossi.
Qualcuno si preoccupa di avvisare che un gruppo di tifosi calabresi stanno per sbarcare. Eppure arrivati al molo di Messina ad attenderli c’è una sola volante (non preposta per i servizi allo stadio) che “scorta” i catanzaresi fino a portarli sotto la curva dei tifosi messinesi.
Ci sono alcuni scontri, scambi di pietre e bottiglie, regolarmente perseguiti con daspo e denunce per entrambe le tifoserie.
Nella gara di campionato del 29 novembre 2014 stesso copione, ma fortunatamente pochissimi incidenti. In duecento arrivano in Sicilia da Catanzaro e nessun mezzo è messo a disposizione per arrivare al “San Filippo”. Alla fine si va in taxi mentre al ritorno si esce dallo stadio con due autobus dopo snervanti ore di attesa.
Nel gara di ritorno a Catanzaro, sono circa 150 i tifosi messinesi che giungono al “Ceravolo”, ma tutto fila liscio, a testimonianza che con i dovuti controlli, l’ordine pubblico non è messo a rischio
Ora, in attesa di una comunicazione ufficiale, non resta che commentare con sgomento il vergognoso trattamento riservato ai tifosi, ancora una volta oggetto di autentica e immotivata repressione.
Basti pensare al recente derby tra Catanzaro e Cosenza, disputato con la presenza di entrambe le tifoserie, storicamente rivali, senza che vi fosse alcuna conseguenza.
non possono vietarla solo agli ospiti?(e fare altrettanto al ritorno per pareggiare i conti)
non possono vietarla solo agli ospiti?(e fare altrettanto al ritorno per pareggiare i conti)
Spero di no sarebbe veramente insensato che schifo
mi raccomando facciamo come l’anno scorso contro il lamezia, con i lametini che erano assieme a noi in tribuna. che schifo!
offesa alla citta’ e a tutta la tifoseria…ci sono cose che non ci dicono…quindi le precedenti partite perche’ non sono state fatte a porte chiuse’…la tifoseria non si punisce a discrezione et umori….buona sera<br />
Non c’avete pensato che il problema potrebbe chiamarsi ISIS?
Gabriele ma ci fai o ci sei??<br />
Ai posteri l’ardua sentenza!!!<br />
Beata l’innocenza.
Spero che la stessa logica venga usata in altre circostanze simili e con qualsiasi altra società professionistica, serie A compresa. La società sta cercando in tutti i modi di attirare spettatori e intanto perdi l’incasso di una partita. Ha ragione Cosentino a dire che ti passa la voglia. Almeno non fate entrare (gratis) i messinesi.