La Striscia

Catanzaro “merengues” 1 – Vigor Lamezia 2

Sarà una sconfitta salutare?

Chiamatela come volete: presunzione, vanità, superbia, spocchia,  fatto sta che oggi abbiamo regalato ancora una volta una gioia, a questo punto giustamente indimenticabile, ad una squadra e a dei tifosi che sono venuti umilmente a Catanzaro per giocarsi non la partita della vita, ma una normale sfida, mettendo in campo l’agonismo necessario in un incontro che per loro è stato derby.

Sulla parola derby vorrei soffermarmi;

E’ vero che per i tifosi giallorossi i derby veri sono con altre squadre calabresi, ma un conto è, che lo dicano i tifosi, un altro paio di maniche è che lo dichiarino gli addetti ai lavori, con in testa l’allenatore Fausto Silipo che dovrebbe mantenere alta la tensione a prescindere dal nome dell’avversario.

Il fatto di aver fatto giocare Bueno in quelle condizioni, dopo appena due minuti l’argentino si toccava già la gamba, conferma che oggi la presunzione l’ha fatta da padrona, “posso rischiare anche di giocare in dieci”, avrà pensato qualcuno, “tanto noi siamo forti e siamo belli, anche se dietro mi mancano Caccavale e Di Meglio”.

Se vogliamo scendere nei particolari tecnici oltre che all’approccio sbagliato della partita basti rileggersi la formazione schierata oggi.

Giocando con tre attaccanti, di cui uno all’1% della condizione, serviva un centrocampo fatto da almeno due “Gattuso”, che nel nostro caso si chiamano Coppola e Benincasa, d’altronde nelle precedenti partite era stato fatto così e non si era sofferto più di tanto, giocando anche contro squadre più forti della Vigor vista oggi..

E’ stato lanciato nella mischia Berardi, il quale dopo dieci minuti si è totalmente estraniato dal giuoco e non per colpe sue, sia chiaro, ma perché la Vigor Lamezia  aggrediva il centrocampo sfruttando anche i due terzini i quali dovevano controllare le incursioni (si fa per dire) di Benincasa a destra e di un confusionario Ferrigno a sinistra.

Con questo non sto a dire che Berardi è un campione inespresso, ma giudicarlo sulla base di quello che si è visto oggi mi sembra esagerato.

Silipo aveva pensato magari che i suoi lanci potessero illuminare il giuoco sulle ali, ma a destra nel primo tempo ha agito Benincasa che giocava sulla stessa linea di Ciano, a sinistra c’era Ferrigno che faceva il trequartista, l’attaccante, ed il centrocampista, e poi c’era (si fa per dire) Tomi.

Siamo ad inizio stagione e la condizione è quella che è, ma sorreggere gia tre attaccanti in condizioni normali è difficile, poi se ci mettiamo Bueno a mezzo servizio, Ferrigno in condizioni precarie e disastrose, la frittata è pietanza servita.

Preso il goal, il “Real Madrid” è sparito del tutto, qualcosina è stata sistemata nella ripresa con l’innesto di Merito e lo spostamento al centro di Benincasa.

Non abbiamo prodotto giuoco ma almeno la Vigor non ci ha surclassato, l’ala Merito pur non facendo faville ha tenuto impegnato Pippa, e Benincasa oltre che a recuperare qualche pallone cercava d’impostare.

Dire impostare è una parola grossa, in quanto avrò contato almeno una cinquantina di passaggi in orizzontale.

Certo che è stata una brutta scoppola, se sarà salutare lo capiremo già nei prossimi giorni, da come la società affronterà questa situazione, facendo capire in primis che i campionati non si vincono né con i nomi, né perchè ti chiami Catanzaro.

Spero che anche i tifosi capiscano al più presto questo pensiero esposto nelle ultime tre righe.

Non è molto difficile, se non abbiamo vinto mai la C2 un motivo ci sarà.

SF

 

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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