Il Catanzaro non si ferma. Tre gol nel secondo tempo valgono la terza vittoria consecutiva e il secondo posto in classifica, in attesa di posticipi e recuperi.
Dopo lo stop per le Nazionali che ha visto il “Ceravolo” ospitare la sfida Under 20 Italia-Polonia, lo stadio catanzarese riapre i cancelli perché le neopromosse Catanzaro e Feralpisalò si affrontano per la decima giornata del torneo di serie B.
Un cielo velato dovuto allo scirocco accoglie spettatori e squadre al loro arrivo al “Ceravolo”. Ci saranno anche scrosci di pioggia durante la partita ma il manto erboso rimarrà perfetto per tutta la durata della gara. Sono circa diecimila i presenti sugli spalti, con 12 tifosi provenienti dalla cittadina lombarda: alle 16:15, al calcio d’inizio, il “Ceravolo” ha un bellissimo colpo d’occhio.
Mister Vecchi vuole dare continuità alla buona prestazione fornita nel derby in trasferta con il Brescia e conferma il 3-5-2. Alcune assenze costringono però l’ex tecnico dell’Inter a cambiare alcuni attori. Infatti, all’annunciata defezione di Balestrero squalificato, si aggiungono i due esterni titolari Martella e Le parole del tecnico giallorosso al termine della gara vinta dai giallorossiq, che non sono al cento per cento della condizione. Sugli esterni, pertanto, giocheranno Bergonzi e Felici, mentre Kourfalidis vince il ballottaggio con Fiordilino nel mezzo.
Anche il Catanzaro di Vivarini cambia qualcosa. L’assenza di Krajnc infortunato è bilanciata con Veroli mentre sulla corsia di destra rientra il greco Sounas che parte così dal primo minuto al posto di Brignola. Ma la vera novità è la coppia proposta in attacco: per la prima volta da quando è iniziato il torneo, Biasci si accomoda in panchina. Al suo posto, all’esordio, la coppia formata da Iemmello e Donnarumma.
Il leit motiv della sfida è il solito: Catanzaro a cucire il gioco e Feralpisalò dietro e pronta a ripartire. I giallorossi con la loro rete di fitti passaggi conquistano il campo e il loro pregevole fraseggio ha solo l’handicap di non trovare l’ultimo passaggio .
Il Catanzaro potrebbe passare in vantaggio già all’ottavo con Donnarumma. Bravo però è il giovane estremo difensore Pizzignacco a gettarsi sui piedi dell’attaccante e neutralizzare. Sfortunata è invece la punta quando, sulla respinta del portiere e sulla palla recuperata da Vandeputte, con un delizioso pallonetto scavalca il portiere ma il salvataggio sulla linea di Pilati vale un goal. L’ammonizione a Scognamillo, da parte dell’arbitro Monaldi (al primo anno di B), fa arrabbiare panchina e spettatori. Il difensore, che entrerà in diffida, non tocca nemmeno il calciatore verdeblù che cade a terra. Diverso il metro di giudizio sul fallo di Felici che calpesta Brighenti (tacchetti affondati sulla nuca) e in altre situazioni che avrebbero meritato il giallo, in particolare su molte ripartenze catanzaresi.
La partita continua con il Catanzaro in dominio, ma con la Feralpisalò pericolosa quando i giallorossi sbagliano le misure in fase di riconquista palla degli avversari. Al ventunesimo l’attaccante Butic (che al Ceravolo aveva fatto un gran goal in Supercoppa), servito deliziosamente da Felici, trafigge Fulignati. Arbitro e collaboratore annullano e anche il Var conferma la posizione irregolare dell’attaccante croato al momento del passaggio del compagno.
Al 30′ e al 33′ Iemmello e Donnarumma mettono in mostra esperienza e classe duettando in due azioni che potrebbero dare il vantaggio ai giallorossi. Prima Pizzignacco interviene su Iemmello smanacciando la sua conclusione ma l’azione è viziata da fuorigioco. Poi il portiere para in due tempi un gran sinistro del bomber catanzarese, smarcato da un delizioso tacco di Donnarumma nel cuore dell’area di rigore.
Una punizione ben calciata da sinistra dall’interessante Felici chiama Fulignati al primo intervento serio della sua partita. Nel finale di tempo, con il Catanzaro sempre in proiezione offensiva, c’è una bella conclusione di Scognamillo da fuori che termina a lato e una ripartenza micidiale catanzarese che vede Sounas sbagliare l’ultimo passaggio su Katseris che aveva una prateria davanti per andare a rete.
La ripresa inizia con gli stessi effettivi. La tendenza della partita è sempre la stessa. Negli spogliatoi Vivarini probabilmente avrà spiegato ai suoi ragazzi come interpretare al meglio la fase di non possesso, con la prima pressione degli attaccanti sui difensori. I frutti di questo ritrovato equilibrio maturano al 51′. La Feralpisalò vuole uscire dal basso ma Donnarumma pressa su Ceppitelli. L’ex difensore cagliaritano, con alle spalle tante partite in A, sbaglia l’appoggio e Vandeputte s’impossessa del pallone. Il doppio dribbling del belga a disorientare Pilati è devastante: palla sistemata sul destro e fendente che trafigge Pizzignacco. 1-0.
La replica dei ragazzi di Vecchi è immediata e l’ex cosentino La Mantia (un altro che al Catanzaro aveva segnato), ben servito in diagonale, colpisce il palo esterno della porta sotto la “Capraro”.
Da questo momento in poi per almeno dieci minuti la Feralpisalò alza il baricentro e si procura qualche angolo. I cambi di Vecchi (Compagnon e Fiordilino) danno freschezza. Vivarini inserisce Stoppa e Biasci per Sounas e Donnarumma. Il Catanzaro impiega ancora qualche minuto per rimettersi in ordine e Fulignati compie il suo secondo decisivo intervento della partita respingendo un’angolata conclusione di Kourfalidis.
Sarà questo l’ultimo squillo dei leoni del Garda perché, dopo pochi minuti (74′), da una pressione alta di Scognamillo la palla arriva a Stoppa. L’esterno scuola Samp mette al centro e Biasci di testa in tuffo anticipa magistralmente Ceppitelli e deposita il pallone sull’angolo lontano alla destra di Pizzignacco che non può arrivarci. Il “Ceravolo” esplode e il tris giallorosso arriva da un tiro cross di Vandeputte al 78′ con Bacchetti che devia di spalla e segna il goal dell’ex ma nella propria porta.
Da qui in avanti, con uno stadio che ribolle di gioia, il Catanzaro aziona la modalità controllo e aspetta solo il triplice fischio finale anche se Katseris sfiora il poker.
Una partita vinta con pieno merito dal Catanzaro, che ha lavorato ai fianchi un buon avversario, che è passato in vantaggio a inizio ripresa, che ha saputo soffrire con pazienza e aspettare il momento giusto per mandare al tappeto la Feralpi.
Negli ultimi dici minuti Vivarini inserisce anche Pontisso e Brignola in luogo di Ghion e Vandeputte. A cinque minuti dal termine c’è invece l’esordio in casa di Ambrosino per capitan Iemmello. All’uscita dal campo del capitano, lo stadio gli regala una standing ovation da brividi. Ieri Iemmello ha in pratica giostrato da trequartista, con giocate sublimi e l’intelligenza di saper stare in campo e cercare la giusta posizione.
Al triplice fischio si assistono alle solite scene che da due anni a questa parte vanno in replica al “Ceravolo”. Lo stadio canta, il cerchio dei calciatori sotto la curva, i cori e tutti gli spettatori che rimangono sugli spalti ad applaudire. Con Vivarini che vicino alla sua panchina si gusta sorridente ed emozionato lo spettacolo. Quello spettacolo che lui sta regalando a una tifoseria che non vedeva un calcio così bello da almeno un ventennio. Uno spettacolo che, con la dovuta umiltà, potrà tranquillamente continuare.
Dopo un giorno di riposo, il Catanzaro comincerà a preparare il suo ritorno al “Sinigaglia” di Como. La squadra sarà seguita da tanti tifosi che gremiranno l’impianto lariano, non solo perché il Catanzaro da quelle parti manca da tempo, ma perché vedere giocare i giallorossi oggi è davvero uno spettacolo.
Foto tratte dai canali social dell’Us Catanzaro 1929
Storico hai visto quel figlio di troia di Monaldi?
Lo avevo anticipato, ho scritto dopo il video del Mister. Monaldi merita la radiazione e i lavori forzati a vita . Lurido.
Chi è che vuole lo stadio nuovo a Canicattì con 30mila posti???
Ieri solo 10mila, troppo pochi per la stagione che stiamo facendo..
Per ora va bene così..il servizio parcheggio-navetta funziona alla grande
Ora va rimane solo una cosa: far capire al catanzarese, che non può arrivare 10 min prima della partita e pretendere di parcheggiare accanto al cerchio di centrocampo
Togliere la ringhiera che della curva Est e allungare il settore distinti. Destinare ai tifosi ospiti solo la porzione della est che io chiamo “stricaturu”
Mille posti vanno agli ospiti e mille vanno a noi…
Che poi, non lo dite a nessuno, a Bergamo stanno rifacendo la curva in campionato in corso.. e nessuno caca il cazzo.. però shhhhhhh acqua in bocca che non lo sa nessuno