Si chiude un anno pazzesco per i giallorossi con una vittoria fondamentale per il prosieguo della stagione. Il Catanzaro espugna Picerno, si conferma primo anche dopo il giro di boa e tiene a distanza il Crotone che non molla la presa.
Le novità in campo
È la prima partita del girone di ritorno, l’ultima del 2022. Il Catanzaro è ospite per la prima volta nel piccolo impianto del “Donato Curcio” di Picerno, intitolato al patron della squadra lucana e gremito di tifosi giallorossi. Il settore ospiti con 639 tagliandi staccati è sold-out. Un altro centinaio di supporter catanzaresi è sistemato in tribuna. È record di presenze e d’incasso per la società picernese. Fazio centrale dal primo minuto con Brighenti braccetto di destra sono le novità che propone Vivarini per sostituire lo squalificato Martinelli. Per il resto, in campo c’è la stessa formazione che ha battuto il Potenza con la riconferma di Katseris preferito a un Tentardini non al top della condizione. A conferma di un gruppo che a Catanzaro sta ben facendo, sugli spalti a dare manforte ai compagni con la loro presenza ci sono anche Situm e capitan Martinelli non disponibili per giocare.
La maglia arancione
Longo, tecnico del Picerno manda in campo il suo 4-2-3-1, con 10/11 della squadra che ha vinto a Pescara. L’unica variante è l’assenza dell’indisponibile Dettori, sostituito dal rientrante De Ciancio. L’altra novità all’ingresso delle squadre in campo è che il Catanzaro indossa una maglia natalizia speciale. Il colore è arancione come la casacca della nazionale olandese e ha il logo di Babbo Natale disegnato sullo sponsor. Le maglie verranno messe all’asta nei prossimi giorni ed il ricavato devoluto a ACSA & STE Onlus.
Una partita in salita
Le insidie della partita, ampiamente pronosticate alla vigilia, si confermano sin dai primi minuti di gioco. La forma e la fiducia dei calciatori rossoblù, l’ottima predisposizione tattica proposta dal tecnico picernese, il sintetico che aiuta chi è abituato a giocarci sono tutti fattori di rischio per la partita del Catanzaro, obbligato a vincere sempre. Per un’ora la fase di possesso, ma soprattutto quella di non possesso dei calciatori del Picerno può definirsi perfetta. L’aggressione sui portatori di palla catanzaresi inizia sin da quando Fulignati ha palla fra i piedi. Ghion e Verna hanno difficoltà a ricevere palloni per fare gioco. Nel momento in cui il Catanzaro tenta lo sviluppo dell’azione il ripiegamento con tutti i calciatori in casacca rossoblù dietro la palla è sistematico. Biasci tenta di abbassarsi senza successo per ricevere palloni giocabili. Lo fa un pò meglio Iemmello che spesso agisce in mediana per dare respiro alla manovra con la sua tecnica ed esperienza. Anche le corsie, fonte di gioco catanzarese sono ben presidiate. L’asse Scognamillo-Vandeputte-Biasci ha difficoltà perché da quella parte sono in tanti a ripiegare per difendere. Sull’altra sponda Brighenti e Katseris giocano insieme per la prima volta e i movimenti non sono armoniosi.
Picerno pericoloso
Non è solo una partita difensiva quella del Picerno. Quando riesce la squadra lucana riparte e denota un’ottima circolazione della palla che viaggia con facilità da una parte all’altra del campo. Le occasioni per sbloccare una partita tatticamente difficile sono poche. Una novità per chi è abituato a vedere giocare il Catanzaro che sotto porta produce davvero tanto. Diop di testa al dodicesimo impatta di testa un cross dalla sinistra che è controllato senza particolari patemi da Fulignati. I giallorossi ci provano più volte con Sounas che trova spazio sulla sponda destra. Prima una lieve spinta di un avversario lo sbilancia al momento della conclusione, col pallone che gli resta indietro e non gli consente di calciare. In seguito reclama un penalty per un aggancio in area ma l’arbitro fa proseguire. Infine un suo tiro cross colpisce la parte bassa della traversa e la palla ritorna in campo. Poi una giocata di di Iemmello in piena area serve Verna che da due passi calcia a lato sprecando un’occasione clamorosa.
Il tema tattico non cambia
Lo spartito della sfida è sempre lo stesso. Picerno dietro la palla, pronto a ripartire dopo la conquista del pallone, Catanzaro che tenta di manovrare con estrema difficoltà. Pochi pericoli per Crespi e Fulignati. La ripresa inizia con lo stessa tema tattico e poche occasioni: il Picerno punge in ripartenza, il Catanzaro su angolo con un colpo di testa di Brighenti. Al 68′ Longo effettua due cambi perché il Catanzaro sta prendendo sempre più campo per la stanchezza degli avversari. L’uscita di Kouda e Diop è decisiva per i giallorossi perché i due erano stati tra i migliori. Vivarini nel frattempo aveva inserito Bombagi e Cianci per Sounas e Biasci. La manovra aveva già trovato una maggiore continuità e pericolosità con le squadre più allungate.
Gol mancato, gol subito
Una palla in uscita, persa in trasmissione da Katseris al 70′, favorisce la ripartenza dell’esterno D’angelo. Il suo cross al centro è un pallone d’oro per Gerardi, entrato per Diop. Il piattone sinistro è un rigore in movimento che l’esperto attaccante spara alto nel boschetto dietro la porta di Fulignati. Ribaltamento di fronte. Passano meno di due minuti. Bombagi serve Vandeputte sulla sua corsia preferita. Il belga si porta palla sul destro e pennella sul secondo palo per Cianci che con uno stacco imperioso indirizza il pallone verso la porta. Crespi para ma non trattiene: il tap-in dell’attaccante di Bari Vecchia è vincente. La corsa verso i tifosi giallorossi che stanno dall’altra parte del campo è commovente. La favola di Cianci si sta compiendo: un calciatore l’anno scorso bistrattato e che in questa stagione, pur giocando poco, si fa trovare sempre pronto, con grande umiltà e con il sostegno dei tifosi. Cianci segna un gol pesantissimo proprio a 20km da Potenza, dove nella stagione 2020 era esploso prima di finire a Bari e poi a Catanzaro.
Finale sul velluto
Con il Catanzaro che sblocca il match, Vivarini mette dentro forze fresche. Entrano Pontisso per Verna e Rolando per Katseris oltre a Cinelli per Ghion nel finale. Il Picerno non ha più la forza per recuperare e non produce nulla di preoccupante. Il Catanzaro potrebbe raddoppiare con Bombagi su punizione, con Cianci e con Vandeputte, ma forse sarebbe stata una punizione troppo severa per la squadra lucana.
Pausa per ricaricarsi
Il Catanzaro arriva alle feste natalizie conservando i sei punti di vantaggio sul Crotone che è rimasta l’unica avversaria dei giallorossi visto l’incredibile distacco accumulato dal Pescara in un mese scarso, passato da 3 a 16 punti. I numeri dicono che il Catanzaro sta disputando un campionato incredibile, cosa molto rara in serie C. Le ultime due vittorie sono pesanti contro due squadre come Potenza e Picerno che arrivavano da lunghi periodi d’imbattibilità (8 partite). Sappiamo quanto sia difficile incontrare squadre in salute e in autostima, ma il Catanzaro ha centrato sei punti. Adesso i lavori per i giallorossi riprenderanno il 2 gennaio. La prossima partita al “Ceravolo” è in programma il 7 gennaio contro il Taranto. Si aprirà un anno fondamentale per la storia del Catanzaro, mai così vicino a tornare nel calcio che conta. Un anno che ci auguriamo di grandi soddisfazioni anche per tutto quel popolo giallorosso che soffre, spera e non ha mai mollato negli ultimi 30 anni di semidilettantismo. Buon Natale e buon 2023!
ViVarini è l’uomo guida giusto perchè tra cognome e nome porta le tre V di Vitaliano protettore, Velluti pregiati della città e Vento immancabile…………