Domenica 30 gennaio 1972 in Calabria sarà ricordata come una giornata felice, un intero Popolo rappresentato dal piccolo Catanzaro di Nicola Ceravolo e Gianni Seghedoni batte, con il volo d’angelo di Mammì la corazzata Juventus.
Mentre nel mondo questa data è ricordata per la strage del Bogside, popolarmente nota come Bloody Sunday (“Domenica di sangue” o “Domenica maledetta”) avvenuta appunto il 30 gennaio 1972 nel quartiere di Bogside a Derry, in Irlanda del Nord, durante una marcia di protesta organizzata dalla Northern Ireland Civil Rights Association (NICRA) contro la cosiddetta Operazione Demetrius, che aveva visto l’internamento senza processo di cittadini irlandesi sospettati di terrorismo. Tale giornata verrà poi cantata dagli U2 con la celeberrima Sunday Bloody Sunday.
Di quella gara si è raccontato tanto, ma forse non tutto.
Come noto il campo era un pantano, il freddo e l’acqua la facevano da padroni. I biglietti andarono a ruba nella settimana antecedente e lo stadio era stracolmo in ogni ordine di posto. Il piccolo, grande Catanzaro ci crede e a cinque minuti dal termine passa in vantaggio grazie ad una deviazione di testa di Mammì, sempre lui, che beffa Carmignani.
Quell’esultanza di Mammì a braccia alzate, diventerà un’icona per tutti i tifosi giallorossi, quella corsa e la sua dichiarazioni in un’intervista anni dopo: “...mi misi a girare attorno al campo, a braccia tese come se dovessi urlare, ma dalla mia bocca non usciva un solo suono…”
Facciamo un viaggio nel passato grazie alla viva voce di Flavio Pozzani, portiere giallorosso di quel giorno, che ci racconta le emozioni che di quella gara e l’azione che porto al goal di Angelo Mammì.
Poi il portierone giallorosso sfata la leggenda del campo bagnato di cui tanto si è parlato e favoleggiato.
La gioia del dopo gara ed il sostanzioso premio partita per la prima vittoria in serie A.
Pozzani si congeda con un saluto ai tifosi del Catanzaro
La redazione di UsCatanzaro.net ringrazia Flavio Pozzani per la disponibilità e per aver condiviso con tutti noi le emozioni di quel giorno
In copertina i portieri giallorossi della stagione 1971-1972 Luciano Bertoni e Flavio Pozzani in una pausa d’allenamento
Redazione 24
JUVE MERDA SEMPRE !
Pozzani confonde quella rete con quella di Napoli dove fu Gori a disegnare una parabola perfetta ad Angelo Mammì. A beneficio degli sportivi calabresi, quel giorno allo stadio c’erano cosentini, reggini, crotonesi e vibonesi, ricordo che in entrambe le partite a pari merito con Mammì fu proprio Flavio Pozzani l’eroe di quelle partite parando l’impossibile. Nel secondo tempo anzi agguantò all’indietro un pallone che lo aveva superato inchiodandolo sulla linea di porta. La partita fu vinta con merito perché è meno noto che anche quel 30 gennaio l’arbitro ci annullò una rete di Busatta intorno al quarto d’ora dalla fine ed ovviamente nulla potette inventarsi sul colpo di testa in tuffo di Mammì che beffò Morini. Mammì di testa era davvero bravo. Il fango semmai diede una chance a Carmignani , perché la palla all’improvviso rallentò sulla pozzanghera, Carmignani da terra la schiaffeggiò dall’alto verso il basso rallentandone la corsa, ma le urla dei tifosi secondo me scatenarono una tromba d’aria che finì col sospingerla in fondo alla rete. Un augurio che questo possa presto riaccadere.
Lunga vita all’ U.S. Catanzaro!