Non è una sistemazione definitiva, ma dopo da protesta di Rosy Angotti contro l’amministrazione comunale, Via San Francesco del Quartiere Gagliano è stata, almeno temporaneamente, oggetto di in un intervento tampone che per il momento ha reso meno pericolante l’intero tragitto. “Questo – dice la signora Angotti – solo grazie all’intervento, sia pure in forma amichevole, del maresciallo dei carabinieri della locale Stazione, Martino Puccio, che dopo aver letto le mie dichiarazioni sui giornali ha chiamato i responsabili del Settore, invitandoli a predisporre, almeno temporaneamente, un intervento di ripristino delle condizioni minime si sicurezza, considerato che intorno a Via San Francesco gravitano molti anziani, alcuni dei quali con seri problemi di deambulazione. Quello che la politica non ha fatto da anni, disinteressandosi totalmente, lo ha fatto in due giorni il comandante della Stazione dei Carabinieri, che ringrazio pubblicamente anche a nome di tutti coloro che hanno condiviso la mia protesta”.
“La strada tuttavia, al di là di questo piccolo ma significativo intervento, ha bisogno di una sistemazione definitiva ed in tal senso stiamo attivando – continua Rosy Angotti – una petizione popolare da inviare al sindaco della città e al dirigente del Settore Gestione del Territorio che invito sin d’ora a prendere personalmente visione delle pessime condizioni dell’intero percorso”. “Gagliano non è certamente Corso Mazzini, ma questo non significa che dobbiamo essere considerati cittadini di serie B e che le nostre legittime proteste non debbano essere ascoltate.
“Corso Mazzini e Corso De Seta sì, Via San Francesco no? E’ questo il modo di agire dell’amministrazione comunale? E quanto conta – chiede Angotti – la voce dei cittadini onesti che nulla hanno a che fare con le stanze di Palazzo S. Chiara e dei vari assessorati dislocati sul territorio? Mi piacerebbe sapere con quale criterio si individuano le priorità d’intervento, considerato che ormai da diversi anni riceviamo la identica risposta e cioè che mancano i fondi necessari”.
“Da tempo – continua – segnaliamo i nostri disagi, senza ottenere mai alcunché, se escludiamo la visita di cortesia dell’assessore Nicola Ventura e quella di qualche consigliere circoscrizionale. Poi il nulla. Il menefreghismo totale e la mancanza assoluta di risposte. Nessuno interviene per eliminare le grosse buche, nessuno toglie la spazzatura attorno ai cassonetti con periodicità, nessuno si prende a cuore un problema così piccolo dal punto di vista economico, ma certamente rilevante sotto il profilo igienico-sanitario e della sicurezza”.
“Certo, altri sono ora i problemi che assillano i nostri amministratori, ma un pizzico di attenzione in più nei confronti delle zone periferiche non guasterebbe e indurrebbe i cittadini ad avere maggiore fiducia nelle istituzioni”.
“La strada tuttavia, al di là di questo piccolo ma significativo intervento, ha bisogno di una sistemazione definitiva ed in tal senso stiamo attivando – continua Rosy Angotti – una petizione popolare da inviare al sindaco della città e al dirigente del Settore Gestione del Territorio che invito sin d’ora a prendere personalmente visione delle pessime condizioni dell’intero percorso”. “Gagliano non è certamente Corso Mazzini, ma questo non significa che dobbiamo essere considerati cittadini di serie B e che le nostre legittime proteste non debbano essere ascoltate.
“Corso Mazzini e Corso De Seta sì, Via San Francesco no? E’ questo il modo di agire dell’amministrazione comunale? E quanto conta – chiede Angotti – la voce dei cittadini onesti che nulla hanno a che fare con le stanze di Palazzo S. Chiara e dei vari assessorati dislocati sul territorio? Mi piacerebbe sapere con quale criterio si individuano le priorità d’intervento, considerato che ormai da diversi anni riceviamo la identica risposta e cioè che mancano i fondi necessari”.
“Da tempo – continua – segnaliamo i nostri disagi, senza ottenere mai alcunché, se escludiamo la visita di cortesia dell’assessore Nicola Ventura e quella di qualche consigliere circoscrizionale. Poi il nulla. Il menefreghismo totale e la mancanza assoluta di risposte. Nessuno interviene per eliminare le grosse buche, nessuno toglie la spazzatura attorno ai cassonetti con periodicità, nessuno si prende a cuore un problema così piccolo dal punto di vista economico, ma certamente rilevante sotto il profilo igienico-sanitario e della sicurezza”.
“Certo, altri sono ora i problemi che assillano i nostri amministratori, ma un pizzico di attenzione in più nei confronti delle zone periferiche non guasterebbe e indurrebbe i cittadini ad avere maggiore fiducia nelle istituzioni”.