CATANZARO â Gran debutto oggi del Catanzaro in C1. Avviene dopo ben dodici anni di purgatorio nella serie inferiore dalla quale non è potuto uscire per una serie di vicende negative (anche societarie) ma anche per i due sfortunati eventi nelle ultime tre stagioni, ovvero le finali play off le cui partite decisive, pur giocate in casa, sono state malamente sfruttate. Ecco perché la C1 a tavolino è stata accettata con grande entusiasmo, quell’entusiasmo che è ancora caldo, con l’ultima dimostrazione data dai tifosi ieri sera allo stadio in occasione della festa organizzata dalla società giallorossa chiamata con un titolo emblematico: «Festa popolare di liberazione dalla C2». Lo stesso entusiasmo dovrebbe essere esternato oggi dagli spalti del «Ceravolo», dove la squadra giallorossa sarà costretta a presentarsi alla «prima» del campionato in formato ridotto: «Siamo in emergenza», ha detto l’allenatore Braglia e senza forzare i termini della situazione che si è venuta a creare. Cinque, infatti, gli inutilizzabili (gli squalificati Toledo e Milone; gli infortunati Andrisani e Caterino, nonché Falco trasferito all’Olbia qualche minuto prima della chiusura del secondo mercato), mentre non possono essere impiegati gli ultimi arrivati in casa giallorossa, ovvero Briano e Biancone. Dei nuovi acquisti sarà in campo soltanto Dei, mentre è in dubbio l’impiego del giovane Piemontese. Insomma il tecnico giallorosso sino a ieri sera non è stato in grado di dare la formazione, pur se le scelte sembrano pressocché obbligate. «Vorrà dire â ha dichiarato â che faremo di necessità virtù nella speranza che, una volta in campo, i ragazzi riescano a ragionare e, quindi, a giocare con raziocinio tattico, anche senza farsi prendere dalla frenesia magari alla cieca ricerca del gol». Quest’ultima raccomandazione di Braglia è collegata alle precedenti partite di Coppa Italia (esattamente contro Cavese e Taranto) durante le quali alcuni giallorossi si sono, fatti prendere troppo dalla tensione nervosa finendo inevitabilmente sul taccuino dell’arbitro. Da parte del tecnico giallorosso c’è il rispetto dovuto alla Vis Pesaro, una squadra collaudata in C1: «à avversaria difficile da incontrare, come ho constatato nelle stagioni passate. Sa chiudersi bene, mentre in avanti dispone di gente veloce». Comunque anche la campagine guidata da Mirko Fabbri lamenta alcune assenze e in particolare quella della sua punta di diamante Borneo, 13 gol nello scorso campionato. Ma più incerottato è il Catanzaro che, comunque, con il sostegno del pubblico â che la società si aspetta numeroso e al di là dei circa duemila abbonati â dovrebbe dare il meglio delle attuali possibilità » «Stiamo tutti attendendo con ansia la prima partita in C1 â ha detto Giorgio Corona â che ci infonde maggiori stimoli. Personalmente sento un pizzico di emozione» Poco preoccupato Corona per le molte assenze: «Fortunatamente abbiamo una rosa ampia, per cui il mister deciderà per una formazione che offra le maggiori garanzie». E a questo proposito la formazione è ipotizzabile con qualche alternativa, come per esempio quella tra i portieri Gentili e Lafuenti; la scelta del giocatore per completare il centrocampo tra Ambrosino e Roverna e dell’attaccante che affiancherà Corona: Piemontese o Machado. Intanto è stato annunciato ieri un altro acquisto; quello di Biancone (di nome Christian), 26 anni, nato a Colleferro, proveniente dal Pescara e già in forza all’Ascoli: «Lo ho voluto io â ha dichiarato Braglia â. Mi piace molto perché consentirà a Corona di continuare a segnare anche in C1». All’ultima ora, cioè prima della chiusura del mercato, ha accettato il trasferimento all’Olbia Falco, già in disgrazia nel Catanzaro causa un comportamento disciplinare censurabile.
Vito Macrina