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Catanzaro, il bicchiere è mezzo pieno

Scritto da Ivan Pugliese

I giallorossi si fanno raggiungere dal Messina dopo aver dominato la partita ma mantengono 8 punti di vantaggio sul Crotone

Doveva essere una partita sporca e partita sporca è stata. Non solo per il fango che ricopriva il manto erboso del “Franco Scoglio”, ma per l’atteggiamento in campo del Messina, la sua grinta, la sua voglia di fermare la capolista, anche con un po’ di ostruzionismo e di furbizia. Missione compiuta: i siciliani costringono il Catanzaro al quarto pareggio stagionale in 24 partite.

Si gioca sul fango

Le insidie per i giallorossi sono chiare già alla vigilia della sfida. Il Messina arriva da tre vittorie consecutive ed è in fiducia dopo l’arrivo di Raciti in panchina al posto di Auteri. L’insidia maggiore per il Catanzaro è però un’altra: il terreno di gioco. Si gioca su un campo improponibile per un campionato professionistico, al limite della praticabilità. Il fango imperversa in ogni zona del campo. Nella zona centrale l’erba è stata sostituita con sabbia indurita che sembra cemento. Le pessime condizioni aumentano il rischio di seri infortuni per i calciatori.

Mille cuori giallorossi

Il settore ospiti è gremito da oltre mille tifosi catanzaresi al seguito. Agli 800 biglietti dati in dotazione si sono aggiunti quelli di altri tifosi che hanno fatto il biglietto di altri settori. A Messina è “Giornata Giallorossa”: alla fine gli spettatori sono circa 2.600. Vivarini deve rinunciare a Sounas squalificato e al suo posto lancia il neo acquisto Brignola. Raciti manda in campo gli ultimi due tesserati (Baldé e Celesia) e schiera il Messina con un 4-2-3-1.

Il Catanzaro è autoritario

È difficile giocare a calcio ma il Catanzaro ci prova sin dall’inizio. Si gioca in una sola metà campo, le Aquile attaccano sotto alla curva messinese. Al quarto il primo squillo è di Iemmello. Servito da Ghion nel cuore dell’area il centravanti, tenuto in gioco da Baldé, stoppa di petto e calcia a rete. Fumagalli si tuffa sulla sua destra e respinge la conclusione. Il Catanzaro continua la sua pressione, riconquista palla in ogni settore del campo e tenta di imbastire manovre, rese difficili dai rimbalzi del pallone. A farne le spese è Catania che rimane impantanato: un movimento strano del ginocchio lo costringe alla sostituzione con mister Raciti che manda in campo Iannone.

Tante occasioni sprecate

Le perdite di tempo dei calciatori del Messina dureranno per tutto l’arco dell’incontro. In particolare Fumagalli (ammonito subito dall’arbitro) ritarda sempre la ripresa del gioco e spezza il ritmo della partita più volte durante tutto l’arco della partita. Iemmello, servito da Vandeputte, al 16esimo colpisce di testa l’incrocio dei pali. Difficile giocare con scambi stretti e di prima. Vandeputte e Martinelli ci provano con tiri da fuori senza impensierire più di tanto Fumagalli. Brignola deve ancora trovare l’intesa coi compagni, ma si mette in mostra con qualche buon fraseggio e calcia alta una punizione dal limite. Con il Catanzaro riversato nella metà campo siciliana, le occasioni sono molteplici. L’unico intervento di Fulignati arriva dopo un colpo di testa spizzicato da Perez che chiama il portiere all’uscita bassa.

L’eurogol di Verna

Nel giro di quattro minuti fra il 33′ e il 37′  Vandeputte di testa  impegna Fumagalli, poi è Martinelli che calcia un rigore in  movimento ma il rimbalzo irregolare fa terminare il pallone in curva fra gli spettatori messinesi che tirano un sospiro di sollievo. Prima dell’intervallo, Iemmello addomestica un pallone che Verna calcia con la punta all’angolino. Fumagalli respinge ancora, prima dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro. Il Catanzaro insiste. Una manovra avvolgente porta al tiro Vandeputte con l’estremo difensore che respinge la sua conclusione di destro. Poi, a un minuto dal termine, Ghion serve Verna che da 25 metri s’inventa un gran destro a fulminare Fumagalli proteso in volo sulla sua destra. È l’uno a zero meritato del Catanzaro.

Il Catanzaro si addormenta

Quando inizia la ripresa, la sensazione è che il Catanzaro voglia controllare la partita e gestire il possesso palla. Con il terreno allentato e il Messina che alza il baricentro per recuperare campo, non è facile. I giallorossi adesso hanno difficoltà a ripartire e accusano anche un po’ di stanchezza. Il neo entrato Konate, mandato in campo con l’ex Curiale dopo un’ora di gioco, è fortunato su un rimpallo e s’invola sulla corsia di destra. La difesa giallorossa si lascia sorprendere dall’incursione, sbagliando la pressione sull’esterno che pennella al centro. L’accorrente Baldé, solo soletto da due passi, batte l’incolpevole Fulignati. Siamo al 63′ e quattro minuti dopo, su una palla che si ferma nel fango, Curiale anticipa Vandeputte e di destro calcia verso Fulignati, pronto a respingere.

Curcio spreca il match point

Gli squilli sporadici del Messina e l’arretramento del baricentro giallorosso inducono Vivarini a effettuare i primi cambi. Al 69′ entrano Pontisso, Curcio e Cianci rispettivamente per Verna, Brignola e Iemmello. Da qui in avanti inizia una nuova partita nella partita. Il Catanzaro ritrova il passo del primo tempo e sfiora ripetutamente il vantaggio. Un cross al centro di Vandeputte è fermato dal braccio sinistro di Celesia che lo allarga in direzione del pallone. L’arbitro lascia inspiegabilmente proseguire. Un tiro di Pontisso è bloccato in piena area da un difensore. Il Catanzaro è comunque padrone del campo e potrebbe portare a casa i tre punti con Curcio in due occasioni. A cinque minuti dalla fine, l’attaccante gira di testa su assist di Pontisso: la palla finisce alta sulla traversa. Clamorosa è invece la seconda occasione: Curcio, a tu per tu con Fumagalli, allarga il piattone e spreca da due passi la rete dei tre punti.

Bicchiere mezzo pieno

Finisce la gara. Il Messina esulta per il pericolo scampato. Il pareggio è reso dolce dalle notizie che confermano il pari interno del Crotone contro il Potenza. Per una serie di considerazioni è un punto importantissimo. Alla vigilia era prevedibile che le due squadre vincessero. Entrambe invece hanno conquistato un solo punto: la classifica rimane invariata con i giallorossi che si confermano a +8, con una partita in meno da giocare e la consapevolezza di una superiorità tecnica manifestata anche ieri su un campo improponibile. I giallorossi sono attesi da due partite consecutive in casa in 4 giorni, contro Turris e Andria, prima della trasferta a Viterbo contro l’attuale fanalino di coda. Il Crotone avrà invece due trasferte dure contro Juve Stabia e Avellino, poi la sfida interna col Foggia. Il “Ceravolo” riapre mercoledì alle 18, senza vetrate in tribuna. Arriva la Turris, guidata dal catanzarese Fontana. È fondamentale vincere anche senza Iemmello e Scognamillo che saranno squalificati.

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Ivan Pugliese

8 Commenti

  • E’ MEZZO VUOTO ! SIAMO RIUSCITI NELL’ IMPRESA DI PERDERE 2 PUNTI CONTRO DEI DERELITTI SU UN CAMPO CHE FORSE NON E’ IDONEO NEANCHE PER UN ALLEVAMENTO DI MAIALI . PER QUESTO IL MESSINA VA RADIATO . DI BRIGNOLA POTEVAMO FARNE A MENO VISTO CHE IERI SI E’ PERSO L’ UOMO CHE HA PAREGGIATO . COSI’ , COME SCRISSI , DI ROLANDO 2 ANNI FA . ORA HA TROVATO LA CUCCIA D’ORO E CHI LO SMUOVE PIU’ … LAUTAMENTE PAGATO PER 2 ANNI PERENNEMENTE MALATO . IL MISTER POI A MIO PARERE HA SBAGLIATO : PONTISSO SUBITO .

    • Il campionato è pieno di squadre derelitte. a parte il Crotone, da pescara in giù è un girone scandaloso
      Io lo vedo mezzo pieno perchè il Messina, per derelitto com’è, è una delle squadre più in forma del momento. parliamo sempre di un livello scandaloso quest’anno.
      Juve stabia, avellino, foggia e pescara, non hanno mantenuto le promesse, mettici pure che non ci sono le varie Bari, Reggina etc..
      Insomma, quest’anno o mai più !!!

  • Una settimana fa scrissi che Verna sarebbe stato un giocatore completo se avesse sfruttato qualche tiro da fuori , ieri ha fatto qualcosa di straordinario non solo per la bellezza del gol ma soprattutto perche’ e’ stato bravo a capire che su quel terreno bisognava tirare da fuori , bravo , sono contento per lui dopo tanti tentativi provati e riprovati senza successo .

  • Non c’è dubbio sul valore del punto. Adesso la città sostenga i ragazzi e faccia la sua parte. Difendiamo il sogno a lungo coltivato. Nessuno, a questi punto, deve portarcelo via.

  • Anch’io bicchiere mezzo pieno ..perché il Crotone ha pareggiato in casa .per quanto riguarda Brignola …mercoledì rientra Sounas e abbiamo risolto il problema. È forte ma non vorrei depotensiasse L imprescindibile. Incomparabile Impareggiabile VANDEPUTTE

  • Brignola è un giocatore voluto fortemente da Vivarini è da ricostruire è Viva probabilmente sa come fare non dimentichiamo quanto è migliorato in due anni Vandeputte e poi Brignola è un investimento per il futuro deve inserirlo per entrare negli schemi di squadra ed assimilarli Non dimentichiamo il gol mancato da Jemmello e da Curcio altrimenti parleremmo di altra partita e comunque il pari va bene il Crotone è sull’orlo dei nervi tesi sia giocatori che società non reggerà l’inseguimento

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