Lo stadio di Francavilla continua ad essere un tabù per il Catanzaro. La sconfitta maturata, la prima dell’era Vivarini, fa davvero male. Eppure il primo tempo aveva illuso e non lasciava intravedere il crollo verticale visto nella ripresa. È il secondo risultato negativo consecutivo dopo lo stentato pari interno con la Vibonese.
Il ritorno di Carlini
Vivarini rispolvera Bearzotti e Carlini (dal primo minuto) per Fazio e Vazquez squalificati. Martinelli ancora al centro della difesa col rientrante Gatti a sinistra. Il resto è invariato: in campo gli stessi uomini del derby di domenica. Pronti via e nel piccolo terreno di gioco di Francavilla i ritmi sono subito elevatissimi, senza esclusione di colpi. Le due squadre pressano su ogni pallone. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra con una netta superiorità dei giallorossi. Non c’è un attimo di sosta e il Catanzaro sembra davvero in palla.
La sblocca Cianci
Il gol di Cianci dopo dieci minuti di testa può essere decisivo per mettere la partita sui binari giallorossi. Ma le polveri sono bagnate per gli attaccanti del Catanzaro: nei primi 45 minuti troppe le occasioni sprecate. Al 23esimo Maiorino scodella a centro area un pallone su cui si avventa Mastropietro che brucia Martinelli. Il pareggio del Francavilla cambia la partita ma non subito. Nei minuti che mancano alla fine della prima frazione il Catanzaro è ancora in campo e sembra in grado di potersela giocare.
Il crollo nella ripresa
Le brutte notizie arrivano nella ripresa. Catanzaro e Francavilla sono stanche e i ritmi si abbassano notevolmente. Dopo una conclusione di Bombagi ci si affronta nella zona nevralgica dove l’affollamento per le ridotte misure del terreno di gioco è palese, ma i pericoli per i portieri sono minimi perché le difese adesso hanno sempre la meglio. Vivarini vuole vincere. Dalla panchina inserisce Cinelli per Verna per dare più geometrie nel mezzo. La mossa purtroppo è sbagliata. Con Verna c’erano corsa e pressing in coppia con Welbeck. Cinelli invece è nullo. Il pressing sui portatori di palla avversari si allenta e il centrocampista (che rischia anche un rosso) non entra mai nel cuore del gioco.
L’ex Pierno ci castiga
A un quarto d’ora dalla fine il gol di Pierno (unico ex in campo vista la squalifica di Vazquez) è frutto di una disattenzione colossale della retroguardia catanzarese. Vandeputte perde palla in uscita con un pericoloso passaggio all’indietro. Perez si avventa sul pallone e beffa Gatti. Cinelli non raddoppia la marcatura. La palla arriva a rimorchio a Pierno che prima spara su Branduani e poi di testa ribadisce in rete.
La contestazione dei tifosi
Gli altri cambi di Vivarini non servono. Non succede più niente. Alla fine sonora contestazione dei tifosi arrivati da Catanzaro che accusano i propri calciatori di scarso impegno. I sogni di rilancio sono già svaniti a Natale. E non aiuta il morale neanche la lunga sosta per le festività di fine anno che non consente un immediato riscatto.
Vacanze amare
La classifica piange. Ritrovarsi settimi in classifica (ottavi se il Foggia non avesse la penalizzazione) non era certamente quanto si aspettavano società e tifosi. Il mercato estivo, per tanti addetti ai lavori, vedeva il Catanzaro fra le favorite del torneo. Il campo ha detto altro. Sembrava che Bari, Avellino e Palermo se la giocassero con i giallorossi. Il Catanzaro ha speso tanto. Sembrava impensabile che si potesse ritrovare, a inizio girone di ritorno, con un allenatore esonerato e dietro in classifica a squadre come Monopoli, Virtus Francavilla e Turris che avevano un budget di molto inferiore.
Verso il mercato
Il mercato di riparazione è alle porte: l’ultimo spiraglio per continuare a giocarsi questo campionato e la Coppa Italia che garantirebbe una posizione di privilegio nella griglia play off. Non sarà facile riparare agli errori commessi che sono sotto gli occhi di tutti. Liquidare chi non ha reso secondo le aspettative sarà difficile. Spetterà a Foresti e Pelliccioni dimostrare le loro capacità e le loro competenze: anche per loro, al momento, parlano i risultati sul campo.
Di Massimo, Pierno questi erano gioiellini da non perdere, almeno il rinnovo del prestito. E dopo una campagna acquisti “faraonica” ci ritroviamo con una “coperta” corta (a detta anche di Vivarini siamo senza riserve DEGNE di calcare un campo di calcio), almeno 4-5 cessi da sbolognare e non sarà facile. Sicuramente Foresti e Pelliccioni hanno delle grosse, grossissime responsabilità per aver allestito, con o senza l’imput dell’allenatore, una squadra carente in quasi tutti i reparti. Vorrei tanto però che Vivarini almeno non smantelli una difesa che fino a poco tempo fa era la migliore in assoluto, con il ritorno di Fazio al centro, anche se Gatti, De Santis e anche Monterisi in fondo non sono dispiaciuti.
Sono molto pessimista. Ma lo ero anche ad agosto. Forse l’ unico ad avere intuito che la campagna estiva sarebbe stata un flop. Ma quanto prende Cinelli ad es.? Sono irritanti : lavativi, menefreghisti, stanno ingannando la nostra storia e i nostri colori . Non devono passarla liscia !
a sto punto era meglio dare i soldi a Di Gennaro al posto di Cinelli ed avremmo abuto un portiere degno di tale nome perchè secondo me hanno lo stesso ingaggio o quasi
Il problema e’ che dovrebbero risolvere questa situazione “quei due” che l’hanno creata, percio’ la vedo dura intervenire sul mercato con questi fenomeni…
Pensare di poter recuperare 12 punti credo sia impossibile. Né temo che poi sarebbe fattibile una vittoria ai playoff che rimangono una lotteria dove vince una sola e spesso non la migliore La squadra aveva bisogno di qualcosa di importante a destra. Peccato davvero per Pierno e Di Massimo. Quest’ultimo credo tornerebbe volentieri. Sulla destra credo che gli unici che potrebbero cambiare i giri del motore sono Icardi e Bariti