Oggi, la Festa del Papà, per i tifosi del Catanzaro tutto assume un significato ancora più intenso, più profondo, più viscerale. Perché il legame tra un padre e un figlio si costruisce nei gesti quotidiani, ma si rafforza in quei 90 minuti vissuti insieme sugli spalti dello Stadio Nicola Ceravolo e di qualsiasi stadio d’Italia ove giocano le Aquile.
I colori della memoria
Ci sono padri che ancora oggi stringono forte la mano dei loro bambini mentre salgono i gradoni dello stadio, occhi pieni di emozione e cuori che battono all’unisono. Ci sono figli che, cresciuti tra le urla di gioia e le lacrime di sconforto, oggi portano allo stadio i propri bambini, raccontando loro storie di vecchie glorie e di partite leggendarie. E poi ci sono quelli che il loro Papà non lo hanno più accanto, ma che continuano a sentire la sua voce tra le onde della folla, nei cori che rimbombano nello stadio. Perché chi ha amato il Catanzaro non muore mai davvero.
Un amore scritto a mano
Oggi, i figli dedicano ai loro papà messaggi colmi di amore e passione. Come quello nella foto, dove una figlia ha scritto con il cuore: “Auguri papà! Andiamo allo stadio!” Un disegno semplice, fatto di cuori giallorossi e di figure stilizzate, che racchiude l’essenza di una tradizione che si ripete generazione dopo generazione. Perché il calcio per i tifosi del Catanzaro non è solo sport, è famiglia, è appartenenza, sono radici che affondano nella storia e nei sentimenti più autentici.
A chi il Papà non ce l’ha più
E poi un pensiero a chi oggi porta con sé solo il ricordo. A chi non può più vivere quelle domeniche fianco a fianco, ma che ogni volta che il Catanzaro scende in campo sente ancora il respiro del padre vicino. Ogni gol, ogni coro, ogni bandiera al vento è un modo per dire: “Papà, so che sei qui con me.” Perché il calcio è memoria, è emozione, è il filo invisibile che lega le generazioni. E oggi più che mai, i Papà giallorossi vivono nei cuori dei loro figli.
Auguri a tutti i papà, ovunque essi siano. Forza Catanzaro, sempre!
Disegno realizzato da Costanza A. per il suo Papà
Redazione 24