CATANZARO- Non è stata unâumiliazione né una lezione di calcio, ma una beffa per le Aquile. Già perché la vice capolista Empoli ha davvero dovuto sudare le âclassicheâ sette camicie per avere la meglio su un Catanzaro che nelle ultime partite sembra aver tirato fuori un poâ di orgoglio e di dignità . à questo quello che tutti i tifosi vogliono; chiudere unâannata storta con dignità . Ed a proposito di tifosi encomiabili come al solito i supporters giallorossi: siamo ormai abituati nel corso degli anni a vedere i campi delle squadre nelle stesse condizioni di classifica delle Aquile desolatamente semideserti, ma ogni volta che questâanno si gioca al âCeravoloâ sembra che si stia lottando per ben altri obiettivi. Tra le fila giallorosse superlative le prove di Dei, Ascoli, Ottonello, DâUrso e Corona, a nostro avviso il migliore in campo insieme allo straordinario Lodi.
Con questa vittoria lâEmpoli guadagna due punti alla capolista Genoa ed ora è a â3.
La partita è stata avvincente e molto combattuta con le Aquile che fino a quando hanno combattuto ad armi pari hanno messo in difficoltà i toscani.
Parte a spron battuto il Catanzaro che al 12â passa in vantaggio grazie ad una prodezza di Corona (in un periodo di forma straordinario, quasi ai livelli dello scorso campionato) che viene ben servito da Carbone e che dopo essersi destreggiato bene tra due avversari lascia partire una botta che si insacca dietro le spalle dellâincolpevole Balli. Ma neanche il tempo di gioire che lâEmpoli trova subito il pari: cross di Buscè, sponda di Tavano e palla ad Almiron che di testa spiazza DâUrso. Il gol però non scuote i calabresi che si rigettano in avanti e provano da fuori al 16â e al 18â con due coraggiosi tentativi di Vanacore e Corona che non hanno fortuna. Al 29â il bomber di Cinisi, che in questa partita ha davvero fatto reparto da solo, è servito a meraviglia da un passaggio smarcante di Ottonello, ma la sua botta rasoterra viene respinta di piede da Balli.
Nella ripresa è ancora lâex centravanti del Brindisi il protagonista: si procura il rigore per un netto fallo di mani di Pratali e poi realizza lo stesso penalty con estrema freddezza. LâEmpoli attacca a testa bassa, e dopo aver sfiorato il pareggio con un colpo di testa di Buscè lo trova grazie ad una bomba da fuori di Lodi, che toglie letteralmente le ragnatele dallâincrocio dei pali e riporta sotto i toscani. Al 62â nel giro di pochi minuti la sorte sorride agli empolesi: prima è Arcadio su un bellissimo contropiede a colpire il palo a Balli abbondantemente battuto, poi sul rovesciamento di fronte Dei tocca la palla con la mano e si becca giustamente il secondo giallo, che lo costringe alla doccia anticipata. Catanzaro in dieci; entrano Diliso e Pastore ma lâEmpoli pressa fino a chiudere le Aquile nella propria metà campo. Al 92â così arriva la magia di Lodi, che risolve una mischia con un preciso tiro a girare e regala ai suoi una vittoria fondamentale.
Pier Santo Gallo