Il primo tempo poteva finire 4-0 per i padroni di casa; la partita invece finisce 2-2. Dividono la posta le due squadre in campo. ma non meriti e demeriti, questi ultimi di quasi esclusivo appannaggio dei padroni di casa i quali sprecano un po’ troppo nel primo tempo e, nel secondo, si dannano inutilmente senza riuscire a trovare le misure giuste per superar l’ostacolo. C’è però da metter nel conto che l’arbitro non è stato per nulla benevolo nei confronti dei padroni di casa, ai quali per due volte ha negato il penalty chiesto da Corona e compagni. E l’eventuale vittoria del Catanzaro sarebbe rientrata nell’ordine naturale delle cose: maggiore pressione offensiva, più determinazione e possesso di palla. Il Benevento è squadra di rango, ben messa in campo, ma non trascendentale. Il Catanzaro ha dimostrato di essere potente in avanti ma fragile dietro; e quando col passare dei minuti a centrocampo le forze sono venute meno, per le âaquileâ tutto s’è fatto più difficile, al punto che non si è riusciti a schiodare – complice, s’è detto, il direttore di gara – il risultato di parità archiviato a conclusione dei primi 45 minuti. La prima frazione è stata giocata con intensità e vivacità su entrambi i fronti, ma con una evidente maggior forza espressiva del Catanzaro che avrebbe potuto in più occasioni chiudere i conti ed invece ha semplicemente raccolto un buon numero di calci d’angolo. Il secondo tempo è stato ben altra cosa, almeno sul piano della qualità . L’impegno c’è stato tutto, ma in quanto a âspessoreâ i risultati ottenuti hanno lasciato a desiderare. La cronaca è lo specchio dei due volti della gara, ed il prologo è tutto per i padroni di casa che per primi si propongono in chiave offensiva e, presto, raccolgono i frutti del gol di Zappella: per un fallo su Toledo, all’8′, c’è un calcio di punizione nei pressi del corner alla sinistra del portiere sannita. Alla battuta provvede Alfieri che con un cross in area serve Zappella che, di testa, insacca senza difficoltà . La reazione del Benevento è rabbiosa ed in due minuti si concretizza con il gol del pareggio, maturato grazie ad un contropiede imbastito da Molino che serve in profondità Poziello il quale brucia in velocità i suoi diretti controllori ed appena in area infilza Lafuenti in uscita. Il botta e risposta lascia prevedere un effluvio di opportunità sui due fronti ed i riscontri non mancano: il Catanzaro infatti non ci sta a dividere la posta e preme immediatamente sull’acceleratore, e al 17′ con Corona torna in vantaggio: angolo di Alfieri battuto corto su Dei che con un cross serve in area il centravanti che, in mischia, è il più lesto di tutti. Per i padroni di casa le cose sembrano mettersi nel migliore dei modi: al 23′ Toledo si procura una buona opportunità resistendo con caparbietà a due avversari e guadagnando spazio in area, ma alla sua conclusione si oppone, pur con difficoltà , il portiere avversario che respinge il pallone. Al 35′ altra possibilità con i calabresi che assediano l’area sannita ma non trovano lo spiraglio giusto per la conclusione a rete. Al 40′ Corona strappa gli applausi dei tifosi con una serie di dribbling grazie ai quali supera tre avversari e cede la sfera ad Ambrosino la cui conclusione impegna severamente Lotti. Sul finire del tempo, al 45′, il Benevento riesce a rendersi pericoloso grazie ad un angolo calciato da Vanacore per la testa di Tchangai che, colpendo con la nuca, spedisce la sfera a sorvolare la traversa. La rete del nuovo pareggio è alle porte, e si concretizza al 48′: punizione di Vanacore, palla deviata dalla barriera e portiere, mossosi con eccessivo anticipo verso altre mete, fuori causa. Come accennato, il secondo tempo si rivela ben più povero, e nei fatti l’unica cosa clamorosa è l’episodio del rigore negato al 10′ a Corona che in area supera due avversari ma viene sgambettato. La punta cade e reclama il rigore, ma l’arbitro dice no. Un secondo episodio, più avanti, con un fallo di mano in area di un difensore sannita, lascia più dubbiosi per via della probabile involontarietà del gesto. Il Catanzaro riesce comunque a costruire due opportunità : al 35′ Briano serve Corona che, spostato sul secondo palo, tira a rete costringendo il portiere a salvarsi in angolo. Al 38′ una gran conclusione di Alfieri vede il portiere sannita respingere il pallone a pugni uniti. Poi la stanchezza ha il sopravvento.
Catanzaro due volte avanti e sempre raggiunto
Contro il Benevento al Ceravolo i giallorossi di Braglia ottengono soltanto un pareggio
da Gazzetta del Sud