Un rullo compressore che entra in campo e asfalta tutto. È questo il Catanzaro che batte allo “Zaccheria” il Foggia nella terzultima giornata di campionato e piazza un bel colpo nello sprint finale per il secondo posto. Zemanlandia esce ridimensionata sul campo e umiliata come città dopo la vergognosa gazzarra scatenata dalle due curve nei confronti dell’ex Iemmello.
Una classica
Foggia-Catanzaro è un big match sia per la classifica sia perché la sfida è una vecchia classica nei campionati professionistici. In Puglia il bilancio è decisamente a sfavore dei giallorossi che hanno vinto solo tre volte. La squadra di Zeman è in forma. Prima del pareggio di Vibo, aveva conquistato quattro vittorie segnando una caterva di gol. Il Catanzaro arriva dalla sconfitta al Ceravolo contro la matricola Monterosi. Le due squadre hanno il dente avvelenato per la vicenda-Catania: sono le più penalizzate dopo la classifica ridisegnata con l’esclusione dei siciliani. La diretta televisiva e la cornice di pubblico fanno il resto. Ci si aspetta un bello spettacolo. Vivarini deve rinunciare a Martinelli squalificato (sconta la seconda giornata) e a Fazio. Senza due titolari, il tecnico giallorosso si affida a De Santis centrale, con Gatti a sinistra e Scognamillo a destra. Per il resto la formazione è quella standard con Cinelli e Verna sulla mediana, Bayeye e Vandeputte esterni, Sounas a supporto degli attaccanti Iemmello e Biasci. Nel classico 4-3-3 di Zeman mancano il centravanti Ferrante, fermato da un guaio muscolare, e Di Pasquale che entrerà a partita in corso.
Ritmi infernali
La partita, com’era prevedibile, parte subito a ritmi alti. Il Catanzaro pressa alto e cerca sin dall’inizio di impaurire i rossoneri. Ma a segnare è il Foggia con un classico contropiede di marca zemaniana. Merola trova la profondità per Curcio e il Catanzaro scoperto e proiettato in avanti va in svantaggio grazie alla conclusione dell’attaccante rossonero che batte in diagonale Branduani. Siamo al quinto minuto e lo Zaccheria esplode. I settemila tifosi rossoneri (50 sono arrivati da Catanzaro) non hanno neanche il tempo di gioire perché Sounas serve magistralmente Iemmello. Il fischiatissimo ex si defila sulla destra e batte imparabilmente Dalmasso. È già 1-1. Da questo momento in poi, tranne uno squillo del Foggia al 10′ con Garattoni, il Catanzaro sale in cattedra con un dominio assoluto che si manifesta in ogni zona del campo. A sfiorare il vantaggio sono Biasci, con un pallonetto, e un monumentale Sounas che davanti al portiere gli spara addosso.
Catanzaro pazzesco
Il Catanzaro gioca a mille, aggredisce sui portatori di palla avversaria, amministra il pallone e sfrutta l’ampiezza. Sia da sinistra sia da destra le azioni si ripetono continuamente e Biasci dopo l’ennesima giocata manovrata al 23’ trova la rete del vantaggio. Dopo due minuti una nuova percussione dei giallorossi trova Sciacca costretto a commettere fallo da ultimo uomo sull’indemoniato Biasci. Foggia in 10, Catanzaro padrone del campo e buio pesto per i tifosi rossoneri. Un palo di Vandeputte, una rete divorata da Biasci oltre a tante altre situazioni pericolose sono il preludio alla terza e alla quarta rete che arrivano negli ultimi 5 minuti del primo tempo e chiudono la partita Prima Vandeputte che si invola sul versante sinistro, poi ancora Iemmello dopo un pregevolissimo uno-due con Biasci.
Follia dagli spalti
I cambi di Zeman (Di Pasquale prima, Rizzo e Vitale poi) non cambiano l’inerzia della sfida. Biasci, servito da Bayeye, cala il pokerissimo al 58’ e realizza la doppietta personale. Poi Dalmasso stende Iemmello in uscita bassa: per l’arbitro è rigore. Iemmello prende la palla e la sistema sul dischetto per realizzare la tripletta dell’ex. Ma non ne avrà l’occasione. Si scatena l’inferno. La rabbia dei tifosi foggiani esplode verso il loro ex Re, insultato e fischiato per tutta la partita. La sonora sconfitta e la possibile tripletta di Iemmello sono il detonatore. Dagli spalti piove di tutto. Ma Iemmello è ancora lì pronto a infierire sui rossoneri. A questo punto iniziano le invasioni di campo. Un tifoso entra indisturbato e arriva a pochi centimetri dal colpire il centravanti giallorosso. Seguono altre invasioni di teppisti isolati da altri settori. Sembra che la partita possa essere interrotta definitivamente. Alla fine Iemmello rinuncia a tirare il rigore, viene sostituito da Vivarini e si accomoda in panchina protetto dai suoi compagni. Un dirigente foggiano viene espulso. Alla fine, dopo 13 minuti di interruzione, si riprende, Sounas sbaglia il rigore ma Gatti sulla respinta sigla la sesta rete.
Vergogna Foggia
L’aggressione premeditata e ripetuta a Iemmello è una pagina vergognosa della Foggia calcistica, che macchia anche quel velo di pulizia morale che Zeman si porta dietro come marchio di fabbrica. Penoso il servizio di stewarding della società rossonera, vergognoso il comportamento di alcuni calciatori e dirigenti di casa, impassibili davanti alle invasioni. Le scene televisive di alcuni calciatori foggiani, che vedono l’aggressore arrivare verso Iemmello e si girano dall’altra parte hanno davvero poco di “zemaniano”. Un’offesa alla Foggia sportiva, a quei tifosi che all’andata, proprio a Catanzaro, prestarono soccorso al funzionario di polizia colto da malore, anteponendo il tentativo di salvare una vita umana a una partita di calcio. I restanti minuti della partita sono quasi inutili. C’è solo il tempo di vedere la seconda rete del Foggia di Garofalo, dopo una respinta di Branduani e una dormita di Rolando. E una punizione di Bombagi subentrato durante il parapiglia. Il Catanzaro amministra la partita con tranquillità e tira i remi in barca senza infierire. Anche Vazquez, Bjarkason, Rolando e Tentardini giocano un pezzo di partita inutile e partecipano alla festa giallorossa.
Speranze per il rush finale
A 180 minuti dalla fine del campionato, al Catanzaro servono 6 punti per riprendersi quel secondo posto che gli è stato tolto a tavolino e che sarebbe strameritato per quello che si è visto in campo. Bisogna battere Campobasso in casa il sabato di Pasqua e Vibonese in trasferta il 24. Resta negli occhi, oltre la vergogna foggiana, una splendida prestazione del Catanzaro di Vivarini che ha dato una lezione di calcio con giocate di classe e di altra categoria. Complice della bella partita anche l’arbitro che ha consentito alle due squadre di giocare a calcio, evitando di spezzettare il gioco e di estrarre cartellini inutili a ogni contatto. Per gli statistici, il 2-6 è un risultato inedito. E i giallorossi sfatano anche il tabù RaiSport, riuscendo a vincendo in un posticipo televisivo dopo ben otto anni. L’ultima vittoria risaliva a un Catanzaro-Barletta 2014 che vide i giallorossi vincere 1-0 con goal di Kamara.
Catanzaro da impazzire quando vinceremo una partita chiave per la promozione con un solo tiro in porta.
Anche sul Corriere della Sera, che è un giornale più che serio, viene stigmatizzata l’aggressione a Iemmello e viene anche fornito il video in cui si vede che l’aggressore viaggia tranquillamente verso il calciatore senza essere trattenuto da NESSUNO !!! Molti hanno anche evidenziato l’indifferenza di tutta la società Foggia calcio, per non parlare dei calciatori in particolare il 25-Peterman che vede arrivare l’aggressore, lo guarda distintamente in faccia e si allontana. Vigliacco e disonesto, qualsiasi persona normale avrebbe almeno ostacolato l’aggressore, se non altro. Questo sta a dimostrare quanto umiliazione e cattiveria in quel momento i “tagliagole” foggiani avessero verso il Catanzaro (che vinceva 5 a 1) e i suoi calciatori. Vergogna !!!
hai ragione Corner erano troppo imbunnati
a parte che, una lezione di calcio del genere non l’avevano avuta da parte di nessuno e nè una caterva di gol subiti così e quindi sai che bruciori di culo….
I foggiani a Catanzaro si sono comportati da signori e non hanno colpa di quanto successo. Esistevano evidentemente vecchie ruggini, ma nulla contro il Catanzaro. Basta vave..!