Batte forte il cuore della Calabria. Da Reggio, dove domenica il Milan fresco campione dâItalia dovrà confrontarsi con una Reggina affamata di punti- salvezza, fino a Rende, dove la piccola squadra della provincia di Cosenza ha appena conquistato la C2. In mezzo, ecco Catanzaro e Crotone, che in 180â si giocano il salto in serie B dopo una appassionante rincorsa.
Catanzaro e Crotone, divisi da soli 60 chilometri, hanno offerto il meglio in questo campionato, sia dal punto di vista del rendimento che della qualità del gioco. Piero Braglia e Giampiero Gasperini hanno costruito, ritoccato e modificato le loro squadre fino a raggiungere il top, rivelandosi tecnici di grande valore. Oggi sono appaiate, ma il primo posto è del Catanzaro, in vantaggio nello scontro diretto avendo vinto 3- 2 allâandata ( 1- 1 al ritorno).
Quindi se le squadre, nelle ultime due gare, faranno gli stessi punti, il primo posto va al Catanzaro.
Eâ una volata davvero emozionante, anche se si pensa a quello che sarebbe potuto accadere domenica scorsa: il Catanzaro, che aveva 3 punti di vantaggio, avrebbe potuto festeggiare la B in anticipo se avesse vinto e il Crotone avesse perso in casa con il Giulianova. Da questo match- point, invece, siamo passati a una situazione ancora più incerta.
Sia chiaro: se domenica il Catanzaro batte il Teramo e il Crotone perde a Foggia, per i giallorossi sarà fatta. Ma probabilmente si risolverà tutto allâultima giornata, quando il Catanzaro sarà di scena a Chieti e il Crotone riceverà la Sambenedettese. Teramo, Foggia, Chieti e Samb sono fuori da ogni bagarre, sia per la promozione ( anche se, sulla carta, lâaritmetica ancora non esclude dai playoff Samb e Chieti) che per la salvezza: sono curiosamente tutte in fila al centro della graduatoria, senza più nulla da chiedere, ma con il compito pesantissimo di arbitrare la volata per il primo posto.
Come morale sta meglio il Crotone, che non sembra una squadra del Sud, visto il calcio fresco e divertente che propone con un rodato 3- 4- 3; ha il miglior attacco di tutta la C ( 52 reti), con cinque attaccanti che mettono in difficoltà Gasperini quando deve mandarne due in panchina: Tarantino ( 12 reti), Vantaggiato ( 7), Beretta ( 6), Bertolini ( 4) e Pagliarini ( 3), senza contare Porchia, che con 8 reti è il difensore più prolifico di tutta la C1. Dallâaltra parte, però, câè un Catanzaro che ha affrontato la C1 di slancio dopo il ripescaggio e che via via sâè rinforzato prendendo a gennaio anche Pasquale Luiso, che però è stato poco sfruttato ( e non ha ancora segnato).
A buttarla dentro ci pensa Giorgio Corona, acquistato a peso dâoro e autore di 18 reti ( su 39): è lui il terminale di una squadra che ha una tremenda forza dâurto e offre grandi slanci offensivi, ma che soprattutto è tosta in difesa ( 24 reti, il minimo del girone alla pari dellâAcireale).
In quanto a passione e tifo, in entrambe le città si vive un grande fermento.
Ma, se Crotone domenica aveva « solo » 4.500 spettatori, i tifosi giallorossi, dopo i tanti anni in C2, sentono vicino il ritorno in B e si sono risvegliati con commoventi manifestazioni dâaffetto: domenica al Ceravolo ci saranno almeno 10.000 spettatori ( e la diretta su RaiSport Sat).
Quindi, lâentusiasmo del Catanzaro contro il bel gioco del Crotone. Nellâattesa dei playoff, dove la sconfitta in questo testa a testa sarà favorita, a patto che la delusione per il mancato primo posto non cancelli quanto di buono ha già fatto vedere.
Nicola Binda