CATANZARO- Dopo una gara decisamente vietata ai deboli di cuore il Catanzaro batte il Crotone e lascia lâultima posizione in classifica a discapito della coppia Cremonese-Ternana.
à ancora lui, sempre lui, il capitano Giorgio Corona, a firmare il gol della vittoria: durante la settimana ha fatto di tutto per esserci e alla fine ha giocato anche âcon una gamba solaâ (si è notata durante tutto il match la sofferenza del bomber di Cinisi per la solita ferita al malleolo che non è ancora guarita).
Un grande Catanzaro che, grazie al prezioso lavoro oscuro di un ottimo Gissi, ha soffocato la manovra pitagorica, con i vari Guzman, Konko e Jeda, protagonisti del sorprendente avvio di campionato della loro squadra, resi praticamente inoffensivi dai vari Di Sole, Zini e Ceccarelli; ma che ha dovuto lottare anche contro la sfortuna (gli infortuni di Rizzato, Nervo e Calzi che hanno costretto Buso ad effettuare i tre cambi a disposizione già nel primo tempo) e contro lâarbitraggio non certo positivo di De Santis, al quale è forse mancato un poâ di buon senso, soprattutto nei primi gialli sventolati a iosa ai padroni di casa.
Quanto al Crotone, stentiamo a credere che quella vista al âCeravoloâ sia la stessa squadra che ha battuto corazzate come Bologna e Catania e che ha fermato lâinarrestabile corsa di compagini come Torino e Mantova. Cardinale e compagni a nostro parere hanno sottovalutato lâincontro contro i giallorossi e hanno giocato con quella sufficienza che poi hanno pesantemente pagato a fine gara.
Vittoria meritatissima quindi per il Catanzaro, nelle fila del quale è emersa lâincoraggiante prestazione del folletto Mattioli, vera spina nel fianco della difesa rossoblu.
Buso decide di confermare a furor di popolo in mezzo al campo il giovane Russo dopo la buona prova offerta al âBragliaâ, con Corona che stringe i denti e guida lâattacco giallorosso affiancato dal promettente Mattioli.
Comincia la partita e cominciano come da copione anche gli sfottò e gli striscioni dei tifosi crotonesi, che questâanno hanno come tema il secondo ripescaggio delle Aquile in tre anni. I tifosi giallorossi con grande âsignorilità â ignorano i cori e sostengono con entusiasmo e incessantemente Corona e compagni, dando loro una marcia in più.
Si intuisce subito che il Crotone non farà una âpasseggiataâ al âCeravoloâ come in molti avevano pronosticato anzi, sono proprio le Aquile a fare il match e a sfiorare più volte il gol.
Al 4â sponda di Corona per Russo che da fuori trova una botta rasoterra che Soviero abbranca con qualche difficoltà di troppo. Allâ8â il pipelet rossoblu prima salva in uscita su Corona e pochi secondi dopo toglie con una plastica uscita il pallone dalla testa del numero nove giallorosso a pochi passi dalla porta.
Al 12â si vede il Crotone, con Sedivec che chiama Belardi alla parata più difficile della serata.
Câè poi un brutto scontro di gioco tra Rizzato e Rossi, con il primo che è costretto ad abbandonare il campo e con il secondo che rientra con una vistosa fasciatura. Esce Nervo per uno stiramento, al suo posto Calzi. Ma non è la sua serata, poiché il centrocampista scuola Samp cade male a terra ed è costretto a lasciare il posto a Pierotti. Provano a forzare gli ospiti che al 40â colpiscono la traversa con una delle solite magie del paraguaiano Guzman.
Al 46â calcio dâangolo di Mattioli che tocca corto per Sussi, il quale smista in area per la testa di Corona che sfugge alla marcatura dellâimmobile Scarlato e di testa fa esplodere il âCeravoloâ e ammutolire la Curva Est dove sono assiepati i tifosi pitagorici.
Nella ripresa brividi in area giallorossa. Lâarbitro De Santis vede un fallo ai danni di Nello Russo e concede il penalty, ma il suo assistente aveva già alzato la bandierina perché il pallone era già uscito sul cross di Juric. Al 74â Corona fallisce incredibilmente solo davanti a Soviero.
Gli uomini di Gasperini col passare del tempo prendono coraggio e attaccano a testa bassa, sbattendo contro il muro-giallorosso. Corona e compagni cercano di arginare la manovra avversaria commettendo dei brutti falli certamente meritevoli di cartellino giallo. Il signor De Santis espelle Gissi e Di Sole per doppia ammonizione e Imbriani per un fallo da tergo su Sedivec. Si assiste ad un finale palpitante con Corona che, tira fuori tutte le energie rimaste e si piazza col pallone vicino alla bandierina del calcio dâangolo nella metà campo rossoblu facendo passare preziosi secondi. Arriva così il fischio finale del signor De Santis che è come una liberazione per tutto il pubblico giallorosso. A fine gara sono gli impareggiabili tifosi catanzaresi a festeggiare con i supporters crotonesi più morti che vivi e ammutoliti dal âclassicoâ: âTutti figghi dà zzà ângiulinaâ (se non è corretto ci scusiamo).
Pier Santo Gallo