“L’ASP di Catanzaro con delibera n. 434 del 4 giugno 2013 ha approvato il Piano Aziendale delle Perfomance. Sin qui tutto normale. Leggendo le scarne pagine ci accorgiamo però che di valutazione della performance organizzativa ed individuale c’è ben poco di quanto previsto negli artt. 4, 5, 6, 7, 8, 9 del D. lgs. 150/2009 (decreto Brunetta). – L’affermaSergio Costanzo, consigliere comunale del Pdl di Catanzaro – Manca il Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7) che vuole adottare l’Azienda. Manca l’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance. Non vi è traccia del metodo che l’ASP intende adottare nella distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi. Non c’è alcun accenno al Benessere Organizzativo. Potremmo insomma definirlo, un Piano alla carlona.
Leggendolo con attenzione scopriamo che l’Unità coinvolta è sempre la stessa e cioè Programmazione e controllo, nella duplice veste di valutato e valutatore. – si legge nella nota -Questo fatto di estensore, soggetto valutato e valutatore è chiaramente in contrasto con quanto previsto all’art. 12 del D.lgs.150/2009 che specifica quali debbano essere i soggetti attivi nella stesura e nella valutazione della perfomance. Invece nell’art. 14, comma 9, sempre del decreto Brunetta il principale soggetto che supporta il vertice aziendale nella fase di estensione, misura e valutazione della performance è la Struttura Tecnica Permanente. Nell’ASP di Catanzaro questa struttura è stata costituita. Purtroppo, il responsabile della stessa, il collaboratore amministrativo Nicola Voci (personale del comparto), nominato dal Direttore Mancuso, non risponde affatto a quanto sancito dal comma 10 sempre dell’art. 14 che testualmente recita: “Il responsabile della struttura tecnica permanente deve possedere una specifica professionalità ed esperienza nel campo della misurazione della performance nelle amministrazioni pubbliche”.
Da quello che sappiamo, Voci non ha mai maturato alcuna specifica esperienza nel campo della misurazione della perfomance. Lo stesso, ha sempre fatto parte delle segreterie dei vari Direttori Generali e Commissari dell’Asp , cambiando casacca politica in più occasioni, ed è stato sempre un soggetto valutato e non un valutatore. Se poi non è così, attendiamo che il direttore generale dica quali sono le esperienze maturate dal dipendente in tale settore.- Continua la nota – Il legislatore nel comma 11 dell’art. 14 ha inteso cessare le precedenti strutture di valutazione nelle aziende a favore della struttura a supporto della valutazione delle performance, se correttamente costituita. Questo non è avvenuto nell’ASP di Catanzaro dove si mantengono le precedenti Unità Operative. di valutazione e si soprappone una Struttura a supporto della perfomance diretta da un dipendente non in possesso dei previsti requisiti.
L’ASP si è dotata pure di un OIV (Organismo Indipendente di Valutazione). Anche in questo caso le nomine fatte da Mancuso, seppure di adeguata esperienza, sembrano non essere in linea con la norma. In particolare almeno un componente del nucleo si trova nella situazione di incompatibilità in quanto direttore di struttura complessa all’interno della stessa Asp. – Conclude Costanzo – Un’altra commistione quindi tra valutato e valutatore. A chi è deputato al controllo degli atti chiediamo pertanto un immediato intervento.”