Il Catanzaro affronta cinque partite fondamentali da cui emergerà il vero volto della squadra. Dopo alcune prestazioni altalenanti, sarà essenziale capire se la squadra potrà essere protagonista nel campionato o se resterà incerta, incapace di consolidare un’identità chiara. Nelle prossime settimane sarà richiesta continuità e determinazione.
Bari (trasferta, venerdì 18 ottobre)
Prima insidia della serie, il Bari è in grande crescita, con sei risultati utili consecutivi (due vittorie nelle ultime quattro partite). La trasferta al “San Nicola” sarà complicata, sia per il valore della squadra avversaria, sia per l’ambiente meno teso rispetto alla scorsa stagione. Il Bari ora punta decisamente ai playoff, liberato dalla pressione di una tifoseria che un anno fa chiedeva la promozione diretta. Nonostante i biancorossi abbiano solo due punti in più in classifica rispetto al Catanzaro, restano un avversario temibile.
Il Bari ha una squadra compatta e cinica, con un gioco che sfrutta bene le transizioni offensive. Per il Catanzaro, sarà necessario contenere le ripartenze e avere una difesa organizzata.
Sudtirol (in casa, domenica 27 ottobre)
Al “Ceravolo”, il Catanzaro affronterà un Sudtirol che, nonostante la discontinuità, è stabilmente in zona playoff. Gli altoatesini non conoscono mezze misure: quattro vittorie e quattro sconfitte. Squadra fisica, come sempre, capace di mettere in difficoltà le squadre che non sono preparate a gestire il loro ritmo e intensità. Il recente successo contro il Cosenza conferma la loro solidità fuori casa. Per il Catanzaro sarà cruciale evitare di farsi sopraffare dalla fisicità del Sudtirol e imporre il proprio gioco. Il vantaggio di giocare in casa dovrà essere sfruttato al massimo.
Pisa (trasferta, mercoledì 30 ottobre)
Probabilmente la sfida più difficile di questo ciclo. Il Pisa, ora capolista, ha trovato continuità sotto la guida di Pippo Inzaghi. La squadra è passata dalla gestione Aquilani a una compattezza formidabile, con otto titolari su undici rimasti dalla scorsa stagione. Il Pisa non è solo primo in classifica, ma sta dimostrando una grande solidità, vincendo partite in maniera convincente.
Sarà una trasferta difficilissima, con un turno infrasettimanale che aumenta la pressione fisica. Il Catanzaro dovrà essere estremamente compatto e preciso, sfruttando al meglio le rare occasioni che potrà avere contro una squadra che concede pochissimo.
Frosinone (in casa, domenica 3 novembre)
Il ritorno al “Ceravolo” metterà il Catanzaro di fronte a un Frosinone che, pur essendo considerato una delle squadre più forti, sta attraversando un periodo molto difficile. Problemi di infortuni, mancanza di gioco fluido e risultati deludenti hanno reso i ciociari la delusione della stagione. Tuttavia, la qualità della rosa è fuori discussione, e il Frosinone potrebbe risollevarsi in qualsiasi momento.
Nonostante le difficoltà, il Frosinone resta un avversario pericoloso, con individualità capaci di fare la differenza. Il Catanzaro dovrà essere attento a non sottovalutare una squadra in crisi apparente, ma sempre capace di colpi di scena.
Reggiana (trasferta, domenica 10 novembre)
Ultima sfida prima della sosta di novembre. La Reggiana è un avversario storicamente indigesto per il Catanzaro, avendo vinto entrambe le partite della scorsa stagione. Quest’anno la Reggiana ha un nuovo allenatore, Massimo Viali, ma conserva la stessa tenacia e determinazione di una squadra che lotta per salvarsi. Attualmente a quota nove punti, i granata stanno cercando di costruire una base solida per allontanarsi dalle zone pericolose della classifica.
Questa partita rappresenta una trappola per il Catanzaro, che dovrà evitare di farsi sorprendere dalla voglia di lottare della Reggiana. Servirà massima concentrazione e una prestazione senza sbavature.
Fattore gruppo e spirito di squadra
Per uscire al meglio da questa difficile serie di partite, il Catanzaro avrà bisogno di tutta la rosa, sia dei giocatori più esperti che dei giovani che possono portare freschezza e dinamismo. La grigliata di domenica della squadra con le famiglie a Giovino, dopo un allenamento mattutino e una partitella a campo ridotto, è un segnale positivo: la coesione del gruppo è un fattore chiave per affrontare un calendario così impegnativo. La presenza di tutti i giocatori, compreso il recuperato Pagano, è un’ulteriore nota positiva.
Un ciclo che può cambiare la stagione
In queste cinque partite, il Catanzaro si gioca molto, forse tutto. Oltre ai risultati, sarà fondamentale risolvere i problemi di identità e trovare un equilibrio. L’apporto di tutta la rosa, compresa l’integrazione dei nuovi innesti, sarà decisivo. Una serie di risultati positivi potrebbe rappresentare il punto di svolta della stagione, mentre eventuali difficoltà potrebbero accentuare le incertezze della squadra.
Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net
Redazione 24
“31 personaggi in cerca d’autore” questo è il Catanzaro di oggi.
Se a gennaio non vanno via almeno 5 calciatori so cazzi !!
Intanto Turicchia gioca in Nazionale e Sounass, Cianci e Curcio fanno faville, perché sono fuoriclasse? No !! Hanno trovato un allenatore che valorizza le loro qualità, Caserta è un allenatore che riesce invece a MORTIFICARE le qualità dei calciatori.
Quello che è mortificante, caro corner,è il fatto che avevamo in casa i nostri calciatori. Ma tant’è! Vogliamo essere pignoli?
Cianci, Curcio, Schimmenti,. Prendiamo La Mantia e basta.
Koulybaly, Compagnon, D’Alessandro. E teniamoci Verna e Sounas
In difesa che servivano Turicchia, Ceresoli, Bonini ecc. Abbiamo Megna, prendiamo Cassandro e Turicchia e basta. 25 giocatori, dei quali 15/16 già amici. Altro che Pisa i cui calciatori giocano insieme da due anni…………per questo dicono che sia forte
Chi siamo, lo sappiamo, e 5 partite sono troppe!! Perché se dopo 2 settimane di sosta dove ha potuto lavorare con tutta la squadra e provare tutto ciò che poteva e doveva cambiare se non giocano bene e non fa’ risultato deve essere cacciato perché ha già fatto 9 partite di campionato più una di coppa Italia e sono 3 mesi che ha la squadra in mano…