Esportare in Calabria il modello lombardo per la gestione dei servizi riguardanti lavoro e formazione: è questo l’obiettivo con cui i vertici della Provincia di Catanzaro e della Regione Calabria hanno incontrato nelle scorse settimane i dirigenti di Afol Milano, Agenzia Formazione Orientamento Lavoro della Provincia di Milano. Al vaglio del team – composto dal neo Presidente di Afol Milano Peppino Falvo, Giuseppe Zingale (dirigente area lavoro di Afol Milano), l’assessore al Lavoro della Provincia di Milano Paolo Giovanni Del Nero, il direttore generale di Afol Milano Giovanni Giagoni e il dirigente dell’area formazione di Afol Milano Giuseppe Prato – la possibilità di esternalizzare i servizi dedicati a lavoro e formazione attraverso un’agenzia simile ad Afol Milano.
Gli incontri, svoltisi prima a Catanzaro e poi a Milano, rappresentano un primo step nel percorso di avvicinamento tra le due realtà italiane sui temi formazione, orientamento e lavoro. Il progetto permetterebbe infatti di rilanciare il ruolo dei servizi pubblici in materia al fine di garantire a cittadini e imprese del territorio un sistema di servizi integrato e qualificato.
Servizi più efficienti in questi ambiti potrebbero infatti aiutare: da un lato a contrastare l’elevato tasso di disoccupazione esistente in una regione dove la disoccupazione giovanile è salita al 65% (primo posto in Europa, 48 punti in più della media comunitaria, dati Unioncamere) e la conseguente emigrazione giovanile (nel triennio 2005/2008 ha raggiunto il primo posto in Italia); dall’altro a migliorare la formazione professionale così da poter far nascere e crescere nuove figure professionali e quindi nuove imprese.
E’ stato attivato dunque, presso Afol Milano, un gruppo di lavoro con lo scopo di studiare l’effettiva esportabilità del modello lombardo e la sua applicazione concreta nel contesto sociale, economico e normativo del territorio calabrese.
Un’attestazione di successo per l’azienda speciale della Provincia di Milano che, nata nel 2007 dal processo di decentramento amministrativo, conta circa 200 dipendenti, un bilancio di 10 milioni di euro e gestisce i servizi per il lavoro e per la formazione professionale.
“C’è bisogno di esportare fuori da Milano le esperienze che mettono al centro la persona, riducono gli sprechi e creano un sistema che funziona, produce posti di lavoro e forma persone in grado di svolgere bene una professione – sottolinea Peppino Falvo, presidente di Afol Milano -. Sono particolarmente soddisfatto che Afol Milano sia stata scelta come modello per la gestione dei servizi dedicati al lavoro e alla formazione professionale; significa che oltre a fare bene sul territorio lombardo potremo sostenere le istituzioni calabresi a fare lo stesso per la loro realtà”.
Servizi più efficienti in questi ambiti potrebbero infatti aiutare: da un lato a contrastare l’elevato tasso di disoccupazione esistente in una regione dove la disoccupazione giovanile è salita al 65% (primo posto in Europa, 48 punti in più della media comunitaria, dati Unioncamere) e la conseguente emigrazione giovanile (nel triennio 2005/2008 ha raggiunto il primo posto in Italia); dall’altro a migliorare la formazione professionale così da poter far nascere e crescere nuove figure professionali e quindi nuove imprese.
E’ stato attivato dunque, presso Afol Milano, un gruppo di lavoro con lo scopo di studiare l’effettiva esportabilità del modello lombardo e la sua applicazione concreta nel contesto sociale, economico e normativo del territorio calabrese.
Un’attestazione di successo per l’azienda speciale della Provincia di Milano che, nata nel 2007 dal processo di decentramento amministrativo, conta circa 200 dipendenti, un bilancio di 10 milioni di euro e gestisce i servizi per il lavoro e per la formazione professionale.
“C’è bisogno di esportare fuori da Milano le esperienze che mettono al centro la persona, riducono gli sprechi e creano un sistema che funziona, produce posti di lavoro e forma persone in grado di svolgere bene una professione – sottolinea Peppino Falvo, presidente di Afol Milano -. Sono particolarmente soddisfatto che Afol Milano sia stata scelta come modello per la gestione dei servizi dedicati al lavoro e alla formazione professionale; significa che oltre a fare bene sul territorio lombardo potremo sostenere le istituzioni calabresi a fare lo stesso per la loro realtà”.
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(Massimo Colombo)