CATANZARO – Il Catanzaro impatta al âCeravoloâ 2-2 contro il Cesena e ritrova un punto al âVecchio Militareâ dopo oltre due mesi dalla vittoria con la Triestina. Un punto che sicuramente non serve a risollevare la deficitaria classifica dei giallorossi. Ma nella partita col Cesena (che in classifica ha 19 punti in più rispetto alle Aquile) i supporters catanzaresi hanno ritrovato una squadra sempre dalle gravi carenze tecniche ma che almeno ha profuso quel minimo impegno che tutti ci aspettavamo. Da registrare le superlative prestazioni di Pierotti, Ascoli e Pastore, questi ultimi unici giallorossi applauditi a fine gara dagli spalti. Per gli altri solo fischi. La partita? Eâ stato un match molto equilibrato tra le due squadre, che hanno giocato alla pari per tutti i novanta minuti e hanno entrambe dimostrato di voler vincere a tutti i costi. Ma câè da dire che sul risultato hanno influito lâingenua espulsione di Nocerino per proteste e il rosso non sventolato a Bocchini, che sembra avere fermato con la mano il pallone che poteva permettere a Corona di involarsi da solo verso la porta di Indiveri.
Il duo Gadda-Castori schiera una squadra con un robusto centrocampo a cinque a supporto dellâunica punta che, a dispetto delle previsioni, è il bomber Cavalli. Partono fortissimo i romagnoli che al 1â sono già in vantaggio: Carbone perde ingenuamente palla nella propria tre quarti e innesca il giovane Piccoli che inventa il âclassicoâ tiro della domenica e batte imparabilmente Micillo. La reazione dei giallorossi tarda ad arrivare (ma ci sarà ) e il Cesena (accompagnato da circa un centinaio di rumorosi supporters) con estrema facilità penetra nella difesa catanzarese, senza però provocare preoccupazioni al buon Micillo. Al 23â Pierotti (forse il migliore dei suoi) suggerisce al centro per Carbone che di mezza rovesciata sfiora il palo. Al 25â finisce alta la punizione di Pestrin. Ma al 32â lo stesso regista romagnolo rischia lâautorete spedendo verso la sua porta un velenoso cross di Pierotti. Per sua fortuna Indiveri è attento. Così Bolchi capisce che lâuomo in meno a centrocampo è un handicap per i suoi e decide di inserire Miceli al posto di Dal Canto. Ma così facendo arretra Pierotti in difesa e così perde quella spinta che lâex Salernitana assicurava. Al 41â comunque arriva il meritato pareggio delle Aquile con una proiezione offensiva di Ascoli che, ben servito da Nocerino si trova davanti ad Indiveri e non sbaglia. Gli applausi del âCeravoloâ sono tutti per lui. Nella ripresa Bolchi osa e inserisce anche Morello al posto di Robert. E le Aquile passano in vantaggio: perfetto lancio di Pierotti per Corona che in area viene spinto da Rinaudo. Rigore sacrosanto che il bomber di Cinisi realizza interrompendo un digiuno che durava da oltre sei mesi. Castori corre subito ai ripari: via Biserni dentro la punta Bernacci. E la pressione dei romagnoli si fa sempre più asfissiante. Al 60â episodio chiave della partita: Nocerino commette un normale fallo di gioco e viene ammonito dal signor Rocchi. Il giovane centrocampista manda poi a quel paese lâarbitro per ben tre volte, commettendo un grave errore di immaturità . Risultato: Nocerino espulso e Catanzaro che dovrà affrontare i restanti 30 minuti in dieci uomini. Al 63â altro episodio decisivo per le sorti del match: Corona viene pescato liberissimo da Morello, davanti a lui câè solo Bocchini e poi la porta difesa da Indiveri. Il centravanti giallorosso prova a superarlo ma il difensore si oppone toccando il pallone con la mano; lâarbitro però non si avvede di tutto ciò e lascia proseguire. Al 69â così Bernacci serve in area Salvetti che, lasciato libero dai difensori di casa sigla il definitivo 2-2. Poi solo una punizione di Ascoli sulla quale Indiveri è bravo e al 45â un tiro al volo del n.9 giallorosso parato con qualche difficoltà dallâestremo difensore ospite.
Pier Santo Gallo