Intervistiamo

Catanzaro – Campobasso 1-2

Scritto da Tony Marchese
E’ notte fonda al Ceravolo

Questo Catanzaro è bene che non lo veda giocare nessuno! Ma proprio nessuno! E cosi dopo le porte chiuse per tenere lontani i pochi coraggiosi malcapitati spettatori, oggi, quel carrozzone politico che si fa chiamare Fc ne ha pensato una nuova: facciamo giocare le squadre al buio, cosi la partita non la vedono neanche i giocatori!

Detto fatto. E non è servito a nulla che Benincasa nel finale di gara dal centro del campo si sbracciasse verso la Tribuna Stampa (unico baluardo al Ceravolo in cui sopravvive una qualche forma di vita) per chiedere che venisse erogata elettricità ai riflettori. Nulla, la partita è finita al buio. Missione compiuta e danni permanenti alla vista dei presenti scongiurati, nonostante “i figli di papà” in campo oggi ce l’abbiano messa tutta per causare danni ai presenti. Il più attivo in tal senso è Santaguida, figlio dell’illustre Amministratore Unico dell’FC, il quale forse pensando di lavorare nell’azienda di famiglia (il papà è uno stimato dentista) ha tentato l’estrazione di un molare ad un avversario ottenendo ovviamente una pronta espulsione.

Per il resto nulla da segnalare, solita squadra di categoria inferiore (il Campobasso) che passeggia al Ceravolo mentre la solita “mandria” di ragazzotti di buona famliglia si trastulla con i soldi della comunità accumulando debiti su debiti.

TM

Autore

Tony Marchese

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