BENEVENTO- Il Catanzaro, privo
dello squalificato Zappella, degli infortunati Alfieri, Zattarin e Morello, e
senza Toledo, costretto a saltare la partita per problemi burocratici dovuti al
suo trasferimento allâUdinese, riesce a impattare per 2-2 sul difficile campo
del Benevento e quindi conquista un prezioso punto in chiave play-off.
La partita è
stata avvincente sin dai primi minuti, vibrante e ricca di emozioni, con un
grande equilibrio tra le due squadre.
Sugli spalti,
grande prova di sportività tra le opposte tifoserie, soprattutto di quella
calabrese, accorsa in massa (circa 2000 unità ) nel capoluogo sannita oltre che
da Catanzaro, anche da Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno, che ha
incessantemente incitato la propria squadra, soprattutto nei momenti di
difficoltà .
Da registrare
la buona prova fornita dal neo giallorosso Pierotti e da Biancone che, oltre ad
aver realizzato il gol dellâiniziale vantaggio, ha creato molti spazi in
avanti, che spesso non sono stati sfruttati a dovere dai suoi compagni di
squadra.
LA GARA.
Al 1â arriva
il clamoroso vantaggio della squadra di Braglia: lâex Tommaso Dei sâinvola
sulla fascia e crossa ala centro per il liberissimo Biancone, che di testa
sigla il suo primo gol su azione con la maglia del Catanzaro. Ma al 5â arriva
il pareggio del Benevento con una punizione dai 20 metri del difensore Voria.
Nei minuti
seguenti la pressione dei giocatori sanniti,galvanizzati dal pari si fa
sentire, con il Catanzaro che ha fatto vedere molto poco, con continui lanci
lunghi che erano preda di Tchangai e compagni.
Al 42â un
altro pericolosissimo calcio di punizione di Voria si perde sulla traversa.
Al 45â arriva
il gol del due a uno da parte del Benevento con il centrocampista Vanin, che
inventa un tiro dalla lunga distanza sul quale Lafuenti è esente da colpe.
Nella ripresa
la musica cambia, il Catanzaro è più aggressivo e mette in difficoltà il
Benevento, e trova subito il pareggio al 52â con Corona, che finalizza al
meglio un gran passaggio di Ferrigno. Al 17â prima Di Nardo e poi Molino per la
squadra sannita mancano la deviazione vincente. Al 30â un calcio di punizione
di Caterino si perde lontano dalla traversa.
Eâ lâultima
azione di rilievo di una partita che ha confermato per lâennesima volta le doti
caratteriali del Catanzaro, che possono far ben sperare per il futuro.
Finisce fra
gli applausi dei duemila accorsi in terra sannita, i calciatori giallorossi
(oggi in tenuta blu) sotto la curva a lanciare le maglie ed il Popolo delle
Aquile ad urlare Serie B, Serie B!
                                                                                                                                      Â
P. Gallo